Il giardino pensile sul tetto del Lingotto a Torino. Con le opere della Fondazione Maeght
La Pinacoteca Agnelli propone opere en plein air grazie a Pista 500, il nuovo giardino pensile sul tetto del Lingotto. Presenti le sculture di Mirò e Arp del celebre museo di Saint-Paul-de-Vence in attesa della mostra sulla sua collezione
Dopo New York, anche Torino ha la sua High Line. In questo caso il giardino pensile non cresce su di un vecchio tracciato ferroviario ma su una pista di collaudo auto sul tetto di una celebre ex fabbrica, quella del Lingotto, dove ha sede anche la Pinacoteca Agnelli. “Grazie a un’intuizione di Ginevra Elkann che voleva qualcosa simile alla High Line di New York, ho disegnato questo giardino su questa pista abbandonata pensando a un nuovo Rinascimento Green”, spiega l’architetto paesaggista Benedetto Camerana, di casa in questa porzione della città dove ha progettato anche l’area del Villaggio Olimpico collegata al vicino Lingotto attraverso l’Arco: anche questo di sua firma insieme alla passerella pedonale sopraelevata che scavalca la sede ferroviaria, struttura hi-tech diventata simbolo dei Giochi Olimpici di Torino. Sulla storica pista, oggi ribattezzata Pista 500, ora ci sono 28 isole ricche di oltre 40mila piante di 300 specie diverse, per lo più autoctone, dell’Appennino Tosco Emiliano e delle Alpi Marittime, tra essenze erbacee perenni, aromatiche, edibili, fitoterapiche e tintorie, con l’obiettivo di creare un caleidoscopio che cambi colore a seconda della stagione.
LE OPERE DELLA FONDAZIONE MAEGHT NEL GIARDINO PENSILE IN ATTESA DELLA MOSTRA
La pista apre al pubblico i primi di ottobre con un’area fitness, yoga, jogging, per la meditazione e la lettura, per circolare in auto (Fiat 500) elettrica, con un dehor, un ristorante, un bar and last but not least uno spazio all’aperto per l’arte contemporanea che si affianca alla nuova Casa 500, l’ex spazio di accoglienza della Pinacoteca Agnelli (anche area espositiva), ora adibito al racconto della storia della Fiat. Il giardino pensile accoglie già delle opere di arte contemporanea – di alcuni dei massimi scultori del Novecento, abitualmente ospitate negli splendidi giardini della Fondazione Maeght di Saint-Paul-de-Vence – in vista dell’imminente mostra Fondazione Maeght. Un atelier a cielo aperto a cura di Daniela Ferretti che aprirà al pubblico il 16 ottobre presso la Pinacoteca. In attesa dell’esposizione, ecco qualche scatto del giardino e delle opere en plein air: una scultura e una lamiera di Miró e due bronzi di Zadkine e Jean Arp cui si affiancano opere molto importanti di Riopelle, Claude Viseux, Norbert Kricke e Barbara Hepworth…
–Claudia Giraud
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