A.R. Penck
Una retrospettiva dedicata a A.R. Penck,(1939-2017) tra i più importanti artisti tedeschi della seconda metà del Novecento.
Comunicato stampa
Il Museo d’arte di Mendrisio inaugura la stagione autunnale con una importante retrospettiva dedicata a A.R. Penck,(1939-2017) tra i più importanti artisti tedeschi della seconda metà del Novecento, colui che, insieme ad altri suoi amici e compagni - Baselitz, Lüpertz, Polke, Richter, Immendorf e Kiefer - ha saputo esprimere le contraddizioni della Germania post-nazista e del conflitto Est-Ovest mediante un linguaggio originalissimo seppur concepito nelle forme espressive tradizionali, come pittura, disegno e scultura.
La mostra, a cura di Simone Soldini, Ulf Jensen, Barbara Paltenghi Malacrida, presenta oltre 40 dipinti di grande formato, 20 sculture in bronzo, cartone e feltro, oltre una settantina di opere su carta, libri d’artista e quaderni e intende ripercorrere le principali tappe di uno degli esponenti più significativi dell’arte internazionale degli anni Settanta e Ottanta.
Le retrospettive degli ultimi due decenni (Francoforte, Parigi, Dresda, St. Paul-de-Vence, Oxford e L’Aja) hanno fornito un’ampia panoramica sulla più importante produzione penckiana.
Con questo progetto il Museo d’arte di Mendrisio si pone l’obiettivo di presentare il percorso creativo di A.R. Penck - per la prima volta in ambito culturale italofono - attraverso le sue espressioni multiformi, cercando di fornire al pubblico gli strumenti per poter comprendere la struttura complessa e profonda di questo grande protagonista dell’arte contemporanea.