Martin Parr – We love Sports
Una grande mostra sullo sport negli scatti del celebre Martin Parr.
Comunicato stampa
Mancano poche settimane a “Martin Parr. We ❤ Sports”, la grande mostra dell’autunno a CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia che unisce fotografia e sport: un ampio e ironico percorso tra gli scatti di un mito assoluto della fotografia contemporanea che si tiene dal 28 ottobre 2021 al 13 febbraio 2022 negli spazi di via delle Rosine 18 in occasione della prima edizione torinese delle Nitto ATP Finals.
L’esposizione, a cura di Walter Guadagnini con Monica Poggi e realizzata in collaborazione con Gruppo Lavazza, partner istituzionale e storico sostenitore di CAMERA e con Magnum Photos, ripercorre la carriera del grande autore inglese attraverso 150 immagini dedicate a numerosi eventi sportivi, con un focus tematico incentrato sugli scatti realizzati da Parr in occasione dei più rilevanti tornei di tennis degli ultimi anni.
Con un percorso che prende avvio da una selezione di rare opere in bianco e nero, già sintomatiche della capacità di Martin Parr di raccogliere le contraddizioni dell’Inghilterra thatcheriana, la mostra si concentra sugli atteggiamenti delle persone intente a osservare e praticare le più disparate discipline in ogni parte del mondo, dalle corse di cavalli sulle spiagge irlandesi fino al Tai Chi per le strade di Shanghai. È però con l’elezione del colore a elemento distintivo della sua poetica, utilizzato a partire dalla metà degli anni Ottanta, che Parr sposa l’estetica amatoriale in un arguto gioco di critica, consapevole di far lui stesso parte della società che ritrae con spietato cinismo. Appropriandosi degli atteggiamenti spesso goffi e dal gusto per il kitsch che caratterizzano i soggetti immortalati, l’autore rifiuta uno sguardo distaccato e altezzoso a favore di un linguaggio facilmente comprensibile da chiunque e, per questo, maggiormente in grado di rivelare qualcosa del nostro presente. Ritratti tendenzialmente nei momenti di riposo piuttosto che in quelli di vera e propria performance, in queste immagini gli atleti diventano il pretesto attorno al quale si svolgono azioni e situazioni che hanno regole proprie e dinamiche consolidate. Ad attirare l’attenzione di Parr sono principalmente i tifosi, con le loro coreografie, i gadget vistosi utilizzati per manifestare goliardicamente la propria fede, i travestimenti grotteschi e gli ingegnosi escamotages di chi cerca di osservare le competizioni da una posizione privilegiata.
Lo sport a cui, tuttavia, è dedicata maggiore spazio il tennis, con le immagini realizzate da Parr, a partire dal 2014, da quando ha avuto accesso esclusivo al Grande Slam, i quattro tornei di tennis più prestigiosi: gli Open d’Australia e di Francia, Wimbledon e gli US Open.
Gli scatti vividi di Parr, dai più toccanti ai più esilaranti, regalano una panoramica unica della vita dentro e fuori dal campo. Le immagini in mostra, e non solo, sono inserite nel volume Match Point, edito da Phaidon, che include oltre 80 fotografie tratte dal suo lavoro più recente, con una selezione di scatti totalmente inediti.
Martin Parr
Nato nel 1952 a Epsom, fin da giovanissimo Martin Parr sviluppa una grande passione per la fotografia, alimentata dagli incoraggiamenti del padre, fotografo amatoriale. Poco dopo la laurea al Manchester Polytechnic, nel 1974 espone i primi scatti in una mostra personale alla Impression Gallery di York, intitolata Home Sweet Home. Già in queste prime immagini emergono alcuni dei tratti distintivi della sua poetica, come l’uso della pellicola a colori e del flash per esasperare gli aspetti più singolari e kitsch del quotidiano, elementi che lo renderanno nel giro di pochi anni uno dei protagonisti della cultura fotografica britannica e internazionale. Con uno stile documentario pungente e anticonvenzionale, nel 1994 diventa membro a pieno titolo di Magnum Photos, rivestendone il ruolo di presidente dal 2013 al 2017. Nel corso della sua carriera Martin Parr ha pubblicato più di 100 libri e il suo lavoro è apparso in mostre personali e collettive nei musei e nelle istituzioni più importanti di tutto il mondo. Sono diverse anche le mostre e i libri da lui curati, come i tre fondamentali volumi dedicati all’editoria fotografica pubblicati da Phaidon, a cui ha lavorato insieme a Gerry Badger. Fra i tanti riconoscimenti per il suo contributo in ambito fotografico si contano numerosi premi, tra cui il Sony World Photography Award nel 2017, il premio Erich Salomon nel 2006 e il premio Baume et Mercier nel 2008. Nell’autunno 2017 istituisce la Martin Parr Foundation, con sede a Bristol, che si occupa di gestirne l’archivio, oltre a collezionare e promuovere i lavori di numerosi artisti che si sono concentrati sulla Gran Bretagna.