Forever green – Mark Rothko & firends
Una mostra dedicata al terzo colore del nostro Tricolore. Dopo White Not e Red, Ersel, in collaborazione con Robilant+Voena, Chiara Massimello e alcuni collezionisti privati, propone nello spazio espositivo di Palazzo Ceriana, una panoramica sul tema del colore verde, dalla pittura antica all’astrazione.
Comunicato stampa
Il verde è il colore della primavera e della rinascita. È ovunque segnale di via libera. È libertà e trasformazione. Il verde è pace ed equilibrio. Oggi è simbolo del movimento ambientalista e sinonimo di ciò che non inquina ed è biologico. È la luce rassicurante della batteria carica e il nostro lasciapassare dopo la pandemia. Colore benefico nell’Islam, simboleggia gioia e leggerezza. È il mantello di Beatrice nella Divina Commedia e la speranza sul fondo del vaso di Pandora. Poco usato nella pittura antica a causa della tossicità dell'arsenico contenuto nel suo pigmento, il verde conquista la scena nella pittura di paesaggio dell’Ottocento per non abbandonarla più.
Ersel presenta “Forever Green”, una mostra a cura di Chiara Massimello, dedicata al terzo colore del nostro Tricolore, con Mark Rothko e “amici”, gli artisti che hanno usato il colore che Piet Mondrian definiva invece inutile. Dopo “White Not” e “Red”, Ersel, in collaborazione con Robilant+Voena e alcuni collezionisti privati, propone nei suoi nuovi spazi espositivi una panoramica sul tema del colore verde, dalla pittura antica all’astrazione. La mostra, in programma dal 29 Ottobre al 26 Novembre, accoglie opere di Bertozzi & Casoni, Remo Bianco, Giulio Boetto, Maurizio Cattelan, Ceretti-Derossi-Rosso, Giulia Crespi “Cerana”, Hsiao Chin, Roberto Crippa, Gerardo Dottori, Tano Festa, Lucio Fontana, Franco Garelli, Peter Halley, Cesare Maggi, Luigi Mainolfi, Mario Merz, Armando Marrocco, Aldo Mondino, Gianfranco Pardi, Giuseppe Pelizza da Volpedo, Tania Pistone, Mauro Reggiani, Mimmo Rotella, Mark Rothko, Salvo, Sergio Sarri, Paolo Scheggi, Mario Schifano, Tino Stefanoni, Hendrik Frans van Lint, Francesco Zuccarelli.
Ersel ritorna a parlare d’arte nel mese in cui la città ospiterà Artissima e gli ATP Finals e lo fa con una mostra che parte dal colore come unico motivo e vero pretesto per accostare dipinti, disegni e sculture di epoche molto diverse tra loro. Dal Seicento al XXI secolo. Forever Green.
<< Il verde ci fa pensare a Torino e a un momento di rinascita, esprime un senso di positività ed energia, di voglia di tornare a frequentarsi in occasioni di cultura e cittadinanza attiva, in un mese di grandi appuntamenti, tra l’art week e il tennis alle Atp Finals. L’arte e la solidarietà sono orizzonti della filantropia pubblica di Ersel, impulsi di passione della nostra famiglia, un modello che stiamo trasferendo e riproponendo anche a Milano>> dichiara Paola Giubergia, Responsabile relazioni esterne di Ersel.
<< Questa mostra nasce da un lavoro di collaborazione e armonizzazione. Collaborazione tra Ersel, la galleria d’arte Robilant+Voena e alcuni collezionisti privati che hanno gentilmente prestato le loro opere. Armonizzazione tra antico moderno e contemporaneo e artisti molto differenti tra loro, per provenienza ed esperienze. Il nostro obiettivo è di mostrare come un quadro seicentesco possa essere felicemente accostato ad un’opera di Schifano, oppure come un paesaggio ottocentesco dialoghi perfettamente con un’opera di Lucio Fontana. Unico denominatore comune deve essere la qualità. Una mostra internazionale con un sguardo attento agli artisti torinesi o che hanno gravitato nell’ambiente fecondo della città.>> commenta Chiara Massimello, curatrice di Forever Green.
A proposito di Ersel
Dal 1936 specialista nella gestione di patrimoni, Ersel è una realtà unica nel panorama italiano, per l'assoluta indipendenza, per la professionalità e la qualità del servizio, per il rapporto diretto e personale con il cliente. Nata a Torino come Studio Giubergia, prima società di fondi comuni autorizzata in Italia, Ersel affianca da sempre alla sua attività principale servizi di consulenza sugli investimenti, servizi fiduciari, di asset protection e di corporate advisory. Il profondo legame con il territorio e la consapevolezza della responsabilità sociale di un’impresa presente da 85 anni sono i principi che ispirano l’azione di Ersel nel campo della cultura; non solo ritorno di immagine e possibilità di incontro personale con clienti e opinion leader, ma partecipazione attiva alla vita culturale e sociale. Tuttora guidata dalla famiglia del fondatore, con oltre 20 miliardi di euro di asset dei clienti ed uno staff di più di 300 persone, Ersel rappresenta oggi un modello di continuità e innovazione, una scelta sicura, capace di offrire a ogni cliente, privato, istituzionale o azienda, la certezza di un servizio autorevole, trasparente e personalizzato.