Misurare la Terra

Informazioni Evento

Luogo
PARCO ARCHEOLOGICO DELL'APPIA ANTICA
Via Appia Antica 251, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
28/10/2021

ore 11.30

Curatori
Ilaria Sgarbozza, Aura Picchione, Stefano Roascio
Generi
archeologia

Un’epigrafe napoleonica dai Musei Vaticani al Mausoleo di Cecilia Metella.

Comunicato stampa

La mostra “Misurare la Terra. Un’epigrafe napoleonica dai Musei Vaticani al Mausoleo di Cecilia Metella”, ospitata presso il Parco Archeologico dell’Appia Antica nelle due sedi espositive del Complesso di Capo di Bove e del Mausoleo di Cecilia Metella, cade nel bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte e vuole raccontare il contesto scientifico e culturale romano di fine XVIII e inizio XIX secolo, quando ebbe inizio la redazione delle mappe geografiche di tipo scientifico, ed in particolare il ruolo del Mausoleo di Cecilia Metella, scelto in ancien régime come base geodetica e utilizzato per le rilevazioni e misurazioni cartografiche dei territori pontifici e napoleonici e per una nuova misurazione del meridiano terrestre.

L’esposizione, curata da Aura Picchione, Stefano Roascio, Ilaria Sgarbozza, nasce dalla fortunata riscoperta nei Musei Vaticani di un’epigrafe che, tra il 1810 e il 1813, fu posizionata sul sepolcro. Sfuggita alla distruzione dei simboli dell’impero, rappresenta una delle poche testimonianze materiali superstiti dell’occupazione francese. Ricollocata in copia nel punto della sistemazione ottocentesca, l’epigrafe restituisce al Mausoleo la sua valenza di luogo della scienza cartografica.

L’esposizione si presta a due fondamentali chiavi di lettura: la ricostruzione del milieu scientifico in cui l’epigrafe viene concepita e utilizzata e il ruolo del Mausoleo nella cultura e nelle arti.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da De Luca Editori d’Arte.

Fulcro della mostra è l’epigrafe napoleonica originale, accompagnata da libri, documenti, ritratti, strumenti di misurazione, bussole, compassi, uno scrittoio da viaggio, bastoni “animati”, tabacchiere, ventagli e una serie di disegni e dipinti dedicati a Cecilia Metella e al singolare rettifilo dell’Appia nel primo quarto del XIX secolo.