Safe House
Safe House è la mostra collettiva che avvia la seconda stagione di Verso, il programma espositivo ed educativo rivolto alle giovani generazioni.
Comunicato stampa
“Safe House” è la mostra collettiva che inaugura la seconda stagione di Verso,
programma della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, progettato e prodotto con
l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte, nell’ambito del Fondo
nazionale per le politiche giovanili. In inglese una “safe house” è un luogo segreto
utilizzato da soggetti in pericolo, in regime di legalità o illegalità, per proteggersi
scomparendo temporaneamente: un nascondiglio, un rifugio, un covo. In quanto
architettura privata e sicura, la “safe house” garantisce una condizione di invisibilità
per individui e piccoli gruppi che instaurano rapporti di complicità per tutelare la
propria incolumità.
“Safe House” riflette sulla segretezza e sull’invisibilità come forme di governo e
(auto)organizzazione delle vite umane. La non trasparenza è osservata come il
terreno in cui hanno luogo le politiche che disciplinano i rapporti tra stato e
cittadinanza e i processi di raccolta dati e gestione della privacy delle società
private. In questo senso, pratiche e posture che implicano il nascondimento e
l’anonimato diventano strategie efficaci contro i regimi di visibilità e sorveglianza
che plasmano le società. In mostra le voci dominanti e rumorose sono silenziate
per lasciare spazio al brusio e ai suoni sotterranei. Le identità geopolitiche
diventano terreni porosi, costruiti da narrazioni e contro-narrazioni gestite da
algoritmi, ma anche spazi di conflitto sociale sul quale sono ancora oggi proiettate
le ombre di violenze e oppressioni. Le tecniche belliche di mascheramento sono
adottate come strumenti di resistenza da parte di comunità e sottoculture giovanili.
L’invisibilità, fisica e digitale, è impiegata come tecnica di sopravvivenza, luogo
privilegiato in cui stare insieme, riscrivere la propria storia e agire senza essere
vistə. “Safe House” è un ambiente clandestino, abitato da diverse collettività riunite
insieme per sviluppare nuove modalità di condivisione e ragionamento politico,
corpi in allenamento in attesa di cospirare alla luce del sole.
Artistə: Arthur Jafa, Sharon Hayes, Sandra Mujinga, Muna Mussie, Ho Tzu Nyen,
Samson Young, Tobias Zielony