Le Gallerie degli Uffizi stringono un accordo con Shanghai per portare i propri capolavori in Cina
Dieci mostre in cinque anni, che si svolgeranno dal 2002 al 2027 al Bund One Art Museum di Shanghai. Sono gli estremi della nuova partnership che permetterà di portare i maestri della storia dell’arte italiana sul palcoscenico del Sol Levante. Si parte nella primavera del 2022 con “Botticelli e il Rinascimento”
“La presenza continuativa degli Uffizi a Shanghai nei prossimi cinque anni è strategica per la conoscenza diretta delle nostre collezioni e dell’Italia stessa in Cina. Si tratta di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa di rilevanza globale“. Così il direttore Eike Schmidt ha commentato la partnership stretta tra le Gallerie degli Uffizi di Firenze e il Bund One Art Museum di Shanghai, che si concretizzerà nella programmazione di 10 mostre in cinque anni, dal 2002 al 2027, affiancandola a occasioni di scambi culturali e di studio. Un’iniziativa che ha “il valore strategico di intensificare la conoscenza e l’apprezzamento per il patrimonio culturale italiano in un hub come Shanghai”, ha aggiunto il Ministro della Cultura Dario Franceschini, “che affacciandosi sul grande palcoscenico cinese offre alla cultura italiana risonanza globale“.
UFFIZI IN CINA A SHANGHAI. LE MOSTRE
Nell’ambito di questo accordo internazionale, sono già stati firmati i contratti per la realizzazione delle prime tre mostre che porteranno per la prima volta al museo di Shanghai alcuni fra i più celebrati capolavori della storia dell’arte, e alle quali il Bund One Art Museum contribuirà con oltre 2 milioni di euro, più una quota variabile dipendente dagli incassi di bigliettazione. La prima esposizione, che aprirà nella primavera del 2022, sarà Botticelli e il Rinascimento, con circa 50 opere, mentre la seconda prevista fra settembre 2022 e gennaio 2023, proporrà una delle collezioni di autoritratti più suggestive al mondo: Autoritratti, capolavori dagli Uffizi, con i protagonisti della vita culturale dal 1500 al XXI secolo. Da marzo a luglio 2023, invece, sarà la volta di Capolavori del Settecento dagli Uffizi, opere classiche ed espressioni della varietà di scuole del Settecento. “L’accordo che porterà gli Uffizi a Shanghai è un traguardo storico della diplomazia culturale italiana”, ha sottolineato il sindaco Dario Nardella, che guarda al ritorno economico e promozionale che questa iniziativa potrà avere sulla stessa città di Firenze. “Si realizza un obiettivo che ho cercato di favorire fin dal 2015, mio primo anno da sindaco. Ora l’Italia lancia il più ambizioso piano di promozione internazionale culturale verso l’Asia. È anche una risposta ‘amichevole’ al progetto francese del Louvre ad Abu Dhabi. Per Firenze si tratta di una grande opportunità di promozione turistica e culturale in Cina, le ricadute economiche e politiche per i prossimi anni a favore dell’Italia e della città sono inestimabili“.
– Giulia Ronchi
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