Serafino Maiorano – Possibili atmosfere
Filippo Pananti propone ai suoi collezionisti la mostra di Maiorano Possibili atmosfere, a cura di Alessandra Maria Sette in collaborazione con Giuliana Lamanda.
Comunicato stampa
Nel solco dell’eredità del Mecenatismo culturale fiorentino, accanto alle
storiche attività, la Galleria Pananti Casa d’Aste avvia una nuova stagione
dedicata all’arte contemporanea.
Venerdì 5 novembre, alle ore 18, presso la prestigiosa sede di Palazzo Peruzzi
de’ Medici, Filippo Pananti propone ai suoi collezionisti la mostra di Maiorano
Possibili atmosfere, a cura di Alessandra Maria Sette in collaborazione con
Giuliana Lamanda.
L’esposizione, la prima di un ciclo che si snoda nella stagione 2021 – 2022,
presenta al pubblico opere recenti dell’artista Serafino Maiorano. Opere inedite
apriranno i saloni della Galleria, inaugurando questa importante iniziativa
culturale.
Possibili atmosfere
Serafino Maiorano, calabrese di nascita e romano di adozione, propone un
linguaggio caratterizzato da commistioni, contaminazioni, sconfinamenti tra più
tecniche espressive.
La fotografia, medium dal quale Maiorano inizia la sua ricerca, diviene una
sorta di tela sulla quale l’artista traccia i segni della sua poetica con pochi,
sapienti tocchi di colore, pennellate leggere ma decise, che lasciano un solco
lieve e al contempo fortemente distintivo.
I soggetti privilegiati sono le architetture, espressioni della città nella quale
l’artista vive, che sono il suo paesaggio, la sua casa, luoghi concreti e solidi.
Questi luoghi, attraverso lame di luce ricreate nello studio e segni cromatici,
attraverso una decostruzione e ricostruzione, divengono spazi dell’anima,
visioni, dialoghi muti tra il paesaggio e le persone.
Noi spettatori riconosciamo Roma, ma non l’abbiamo mai vista con questa
prospettiva, con questi occhi, con queste atmosfere.
La presenza di monumenti ed edifici, di luoghi interni ed esterni è costante, ma
il lavoro di Maiorano non è solo fotografico. Il dato reale sfuma nella visione, la
realtà sconfina nell’astrazione e ci restituisce un’emozione piuttosto che una
veduta.
Le geometrie prendono il sopravvento, governano la composizione, si
impongono e guidano lo sguardo dello spettatore verso i punti focali dell’opera.
Ed è la luce, anch’essa astratta e inconsistente, la vera protagonista di questi
lavori. La luce, che si posa dove vuole, per enfatizzare, e di conseguenza
esclude tutto ciò che non interessa. La luce, che trasforma le immagini reali in
sogni e visioni.
La Galleria Pananti Casa d’Aste
Fondata nel 1968, la Galleria Pananti – Casa d’aste è divenuta negli anni un
punto di riferimento e di incontro per collezionisti, critici d’arte, artisti e
intellettuali.
Nello storico Palazzo Peruzzi de’ Medici, Filippo Pananti e il padre Piero portano
avanti un accurato e appassionato lavoro di valorizzazione, esposizione,
catalogazione e vendita di rare opere dell’Ottocento e del Novecento.
Con più di 300 esposizioni e 400 pubblicazioni (cataloghi, monografie, collane
di saggistica e di poesia), la famiglia Pananti si è resa degna erede del grande
mecenatismo rinascimentale, nato proprio a Firenze.
In questo lungo periodo di attività, la Galleria ha promosso anche un’attività
espositiva in sedi istituzionali, collaborando con Comuni e Musei italiani e
stranieri, dedicata ai grandi Maestri dell’arte italiana e internazionale, come
Mino Maccari, Ottone Rosai, Giovanni Fattori, Filippo De Pisis, Renato Guttuso,
Piero Dorazio, Andy Warhol, Alberto Burri, ed altri, fino a ottenere l'Alto
Patrocinio della Presidenza della Repubblica italiana, riconoscimento che viene
concesso solo ad eventi culturali di forte valenza nazionale.