57 dialoghi con gli artisti del teatro nel libro di Chiara Pirri Valentini
La storia del teatro è irrimediabilmente plurale, discontinua, tellurica. La studiosa, giornalista, curatrice, nonché responsabile della nostra sezione dedicata alle arti performative, Chiara Pirri Valentini trova nel dialogo un mezzo per guardare al futuro senza dimenticare il passato
“Il ‘linguaggio’ non è uno strumento di comunicazione, e la comunicazione non è uno strumento per l’essere: ma, per l’appunto, la comunicazione è l’essere, e l’essere di conseguenza non è che l’incorporeo in cui i corpi si annunciano gli uni agli altri in quanto tali […]”. Questo passo di Essere singolare plurale di Jean-Luc Nancy sembra ben cogliere una delle peculiarità di Dialoghi con artisti di teatro, il volume di Chiara Pirri Valentini (Roma, 1989) edito da Bulzoni. La pratica del dialogo è ascolto, accoglienza, incontro in una dimensione squisitamente corporea fatta di vocalità, prossemica e intesa – come ci ricorda sempre Nancy: “‘Corpo’ significa dunque anzitutto: in presenza di altri corpi”.
IL TEATRO SECONDO CHIARA PIRRI VALENTINI
Dialoghi con artisti di teatro è un’ampia selezione dei colloqui che dal 2011 l’autrice produce in un costante corpo a corpo col teatro e le sue presenze – e sono molteplici i nomi che incontriamo, da Peter Brook a Romeo Castellucci, dal Collettivo Cinetico a When Hui, Santasangre e tanti altri. Nel sito-archivio Voice of others, curato da Chiara Pirri Valentini, abbiamo già incontrato la sua metodologia, raccontarsi l’effimero potremmo chiamarla, un insieme di operatività dove la ricerca sullo spettacolo della studiosa incontra quella delle autrici e degli autori. Focus di ogni intervista è infatti uno spettacolo preciso, oppure una edizione di un festival (nella sezione prendersi cura, dedicata ai dialoghi con curatrici e curatori), così da procedere “dal particolare al generale”, scrive l’autrice nella breve introduzione metodologica. La ricerca sullo spettacolo diventa così incontro, condivisione e traccia, ovvero la possibilità di darsi voce per farsi storia, per rifarla, come giustamente scrive Stefano Tomassini nella sua postfazione.
LE INTERVISTE DI CHIARA PIRRI VALENTINI
Nelle quasi 300 pagine, ad accompagnare le parole degli artisti, oltre alla precisa e attenta post-fazione di Stefano Tomassini, sono l’introduzione dell’autrice e due testi di Matteo Antonaci e Fabrizio Grifasi, direttore generale e artistico della Fondazione Romaeuropa.
Dialoghi con artisti di teatro è anche un ricco catalogo di immagini e parole che ci permettono di attraversare le ultime edizioni del Romaeuropa Festival, progetti come Drodesera di Centrale Fies e Atlas of Transitions, spettacoli e performance importanti come Necropolis di Arkadi Zaides, Affordable Solutions for Better Living con cui Théo Mercier e Steven Michel vinsero il leone d’argento alla Biennale di Venezia, l’iconico Still Life di Dimitris Papaioannou, il poetico La Mélancolie des dragons di Philippe Quesne, per citarne solo alcuni tra i molteplici presenti. Nelle 57 interviste che formano il volume incontriamo gli spazi, le scritture, i movimenti, le urgenze operative e tematiche che hanno contraddistinto la nostra contemporaneità scenica, quella appena passata, quella pre-pandemica, quella con cui fare i conti per riannodarci alle idee e ai corpi che le hanno prodotte, per non disciogliere in un indistinto sfondo passato le operatività che oggi continuano a insistere.
‒ Daniele Vergni
Chiara Pirri Valentini – Dialoghi con artisti di teatro
Bulzoni Editore, Roma 2021
Pagg. 288, € 27
ISBN 9788868972387
www.bulzoni.it
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