L’essenza è nel dettaglio. La mostra di Radu Oreian a Milano
Le opere multiformato di Radu Oreian esaltano la precisione tecnica e compositiva dell’artista rumeno, in mostra negli spazi di NOVO a Milano
La forza espressiva di Radu Oreian (Târnăveni, 1984) sorprende per vigore e impatto visivo, in un continuo dialogo dicotomico tra la maniacale cura della restituzione materica e la visceralità organica delle forme tracciate.
Tele di grandi, piccole, medie dimensioni si alternano a sculture dal forte richiamo naturale. Cera, terracotta, gesso e resina accompagnano e simboleggiano la laboriosità del compimento progressivo delle opere proprio dello studio d’artista. La grande manualità si traduce nella meticolosa tecnica di stratificazione e densificazione a punta di pennello della pittura, che rende la produzione di Oreian estremamente plastica e una ricerca continua per l’occhio.
LO STILE DI RADU OREIAN
Intrecci, tortuosità, voli e sinuose sovrapposizioni affondano le radici in riferimenti che spaziano dalla dimensione quotidiana, come i limoni in disintegrazione conservati nel frigorifero, a ispirazioni che scoprono le trame stratificate di decorazioni parietali pompeiane, romane e rinascimentali. Il ricordo e l’abilità manuale fanno da perimetro al continuo rimbalzo tra la memoria intellettuale e quella corporea, evidente in tutte le rappresentazioni. La liquidità di geometrie colanti o filiformi fa da contralto alla dimensione sacrale di annunciazioni innestate in predelle da pala d’altare che ripartiscono la tela come un mistico color-field di Mark Rothko. In un mondo abituato a fruire digitalmente la quasi totalità dei contenuti, Oreian pone l’attenzione sulla produzione artistica manuale frutto di tempo e tecnica artigiana costringendo, nel senso buono del termine, il visitatore a contemplare le sue opere dal vivo per coglierne l’essenza.
‒ Davide Merlo
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