Carlo Michele Schirinzi – Suite Taciturna
Dittico filiale per schermi incomunicabili.
Comunicato stampa
Luogo: MUSEO NUOVA ERA
Indirizzo: Strada dei Gesuiti 13 – 70122 Bari
Periodo: dal 26 al 28 novembre 2021
Vernissage: venerdì 26 novembre, ore 17.30
Titolo: SUITE TACITURNA - dittico filiale per schermi incomunicabili
Autore: Carlo Michele Schirinzi
Testo critico: Antonio Capocasale
Curatore: Rosemarie Sansonetti
Comunicato Stampa
Suite Taciturna dittico filiale per schermi incomunicabili di Carlo Michele Schirinzi si svolgerà al Museo Nuova Era a Bari, dal 26 al 28 novembre 2021, organizzato da ass. cult. Trani Film Festival progetto “GENUS RAD” residenze artistiche digitali e MUSEONUOVAERA Bari.
L’evento si compone di due opere audiovisive a presentazione e cura rispettivamente di Antonio Capocasale e Rosemarie Sansonetti.
I due componimenti audiovisivi sono dedicati ai propri genitori, sospiro al padre, e milkmo(M)on alla madre. Si potrebbe dirli, a tutta prima e in parte, “ritratti”.
Questo considerando lo spazio consistente dell’inquadratura e di tempo, nell’economia delle rispettive durate (9’40’’ e 11’25’’), che vi occupano i volti nella loro frontalità (forse, una possibile personale declinazione della figurazione bizantina di Puglia, o tardomedievale, le cui suggestioni già serpeggiavano in alcuni lavori precedenti dell’artista).
Ritratti, però, a patto che li si intenda anche in una seconda e più decisiva accezione. Quella di “trattosi indietro”, fattosi da parte. Perché coloro che nel dittico è dato vedere, padre e madre, oltre a trovarsi separati nello spazio installativo (e quindi “ritratti” tra loro), essendo proiettati in diversi locali, sono lontani.
E perché, soprattutto, l’intimità della relazione che nell’atto di filmarli si costruisce, nel dittico ci si riconsegna, sì, nella sua intensità; ma è un legame dove noi non siamo. È, appunto, intimo, come inviolabile. E quell’intimità non è meno intensa se promana e riluce da una distanza siderale. In tema di “sidera”, poi, si sa questo: anche di stelle che non sono più - già morte - dalla Terra ci è ancora dato vedere la luce.
Le opere sono caratterizzate da una musicalità intrinseca allo scorrere delle immagini, ciascuno controcanto dell’altro: crepuscolo/notte; padre/madre; il vociare lontano, indistinto di sospiro; l’assenza di sonoro in milkmo(M)on… Schirinzi riesce con un grazia e pudore a registrare qualcosa come uno sfigurarsi delle immagini (le proprie; o le altrui, come la Puglia assolutamente straniera de I resti di Bisanzio) nell’atto stesso di crearle.
Organizzazione: Associazione Culturale Trani Film Festival progetto “GENUS RAD” residenze artistiche digitali, MUSEONUOVAERA Bari
Giornate ed orari di apertura: dal martedì al sabato, dalle 17.30 alle 21.00
Info e contatti: 333.4462929; www.museonuovaera.com; [email protected]
Ingresso libero (l’evento si svolgerà nel rispetto delle norme anti-Covid)