Ajarb Bernard Ategwa / Aron Demetz – Shapes of Humanity

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA GIOVANNI BONELLI
Via Porro Lambertenghi 6, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
02/12/2021

ore 18

Artisti
Aron Demetz, Ajarb Bernard Ategwa
Curatori
Alessandro Romanini
Generi
arte contemporanea, doppia personale

Galleria Giovanni Bonelli e Lis10 Gallery rinnovano la loro collaborazione con questa seconda doppia personale nel confronto tra artisti contemporanei africani e italiani.

Comunicato stampa

Galleria Giovanni Bonelli e Lis10 Gallery rinnovano la loro collaborazione con questa seconda doppia personale nel confronto tra artisti contemporanei africani e italiani. A chiudere il ciclo di questo anno, inaugurato con la bi-personale di Massimo Kaufmann e Gonçalo Mabunda di Febbraio 2021, una nuova mostra che mette in dialogo le sculture lignee di Aron Demetz e le pitture del camerunense Ajarb Bernard Ategwa. Scrive a proposito dei due artisti il curatore Alessandro Romanini “Che si tratti di silhouettes policrome o figure scolpite nel legno, di dipinti ascrivibili all’ambito Pop o di ieratiche sculture dalla presenza totemica, l’interesse principale dei due artisti è l’essere umano nelle sue molteplici declinazioni e negli aspetti sociali e l’arte lo strumento per indagare in maniera partecipativa questo articolato universo esistenziale. (…)”. In mostra una decina di dipinti di grandi dimensioni ed altrettante sculture dialogano e si raffrontano nella loro personalissima indagine. Figure anonime, private dei tratti somatici di riconoscimento e, per questo, simboliche e rappresentative di tutta l’umanità accomunano l’operato espressivo dei due artisti. La frenetica vita multiculturale e multietnica della folla per le strade di Douala -la più grande città del Camerun- dove gender e razza si annullano, è la materia da cui Ategwa seleziona le figure che animano i suoi dipinti. Il cromatismo dei suoi lavori fonde l’esotica esplosione di colori della sua terra con echi Pop, stesi in campiture saturate, alternate con aree acquarellate. I contorni sono marcati da un tratto grafico -a volte colorato- che ne esalta la valenza simbolica e dunque universale. In netto contrasto con queste immagini si stagliano nello spazio della galleria le sculture lignee di Demetz, caratterizzate da tonalità più tenui e “naturali” e da un contorno -soprattutto negli ultimissimi lavori- contraddistinto da linee spezzate che ridefiniscono la forma originaria -quella di corpi umani- con incredibile forza, quasi rarefacendo lo spazio intorno nel loro catturare tutta la luce in un incredibile gioco di pieni e vuoti che, formalmente, tende ad che interrompere la dimensione realistica per ascendere a quella esistenziale. Il dialogo tra le due generazioni è aperto e lo sguardo può trovare, declinato in due maniere differenti nelle forme scultoree e nelle immagini pittoriche, un anelito ai grandi temi dell’esistenza, della permanenza nel qui e ora.

Ajarb Bernard Ategwa (1988, Kumba, Cameroon. Vive e lavora in Cameroon)
L’opera di Ategwa è caratterizzata dall’uso di colori accesi e soggetti di tipo quotidiano ripresi da scene cittadine ricorrenti nella sua città. L’artista si definisce un “testimone” del suo tempo e traduce in pittura -con modalità vicine alla pop art- scene quotidiane dove l’uomo è protagonista. Appena trentenne ha esposto al Museo Nazionale del Cameroon (2019) e alla Biennale del Cairo (2019). Importanti esposizioni si sono tenute poi presso Espace Doual’Art, Douala (2020); Zuzeum Art Center (2020) e presso la Jack Bell Gallery, Londra (2021). La mostra milanese rappresenta la prima personale in Italia dell’artista.

Aron Demetz (Vipiteno, 1972. Vive e lavora Selva di Val Gardena, Bolzano)
I lavori di Demetz sono sempre stati caratterizzati da una indiscutibile abilità manuale nella lavorazione del legno, suo materiale di elezione ma non esclusivo. Negli anni l’artista si è specializzato nella realizzazione di figure androgine che alternavano profili estremamente lavorati a punti di materia grezza che divenivano, per questo, oggetto di riflessione simbolica sul senso profondo dell’essere umano e della propria esistenza. Nel 2009 è stato invitato alla Biennale di Venezia e, negli ultimi anni, suoi lavori sono stati esposti con mostre personali e collettive presso varie istituzioni internazionali tra le quali: l’OMM Foundation, Turchia (2019); Museo di Arte Contemporanea si Cluji Napoca, Romania (2019); Museo Archeologico Nazionale di Napoli (2018); Galleria Civica di Trento (2017); Taipey World Trade Center, Taiwan (2016).