Valery Franzelli / Stefano Riboli

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO 15
Via Giovanni Bruni,15 25128, Brescia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
03/12/2021

ore 16

Artisti
Valery Franzelli, Stefano Riboli
Generi
arte contemporanea, inaugurazione, doppia personale

SPAZIO15 apre per la prima volta al pubblico le porte del nuovo studio, un ambiente destinato alla creazione e all’esposizione dei lavori degli artisti Valery Franzelli e Stefano Riboli.

Comunicato stampa

Testo a cura di Francesca Bresciani
SPAZIO15 ha il piacere di aprire per la prima volta al pubblico le porte del nuovo studio, un ambiente destinato alla creazione e all'esposizione dei lavori degli artisti Valery Franzelli e Stefano Riboli. Durante le giornate di venerdì 3 e sabato 4 dalle ore 16 alle ore 20 sarà dunque possibile visitare lo spazio, scoprire opere inedite e avere uno scambio diretto con gli artisti stessi. SPAZIO15 nasce dalla volontà di dare vita a un ambiente dinamico, attivo e di condivisione, all'interno del quale le personali ricerche artistiche di Valery e Stefano avranno modo di godere di un respiro nuovo, soggette a stimoli e suggestioni costanti proprio grazie alla convivenza di due linguaggi espressivi profondamente diversi tra loro, ma che, insieme, dialogano in un contesto di confronto e arricchimento reciproco.

La ricerca di Valery Franzelli (Chiari, BS, 1998) indaga le tematiche del vuoto, del silenzio e della memoria, rappresentate dall'artista attraverso l’utilizzo della parola come mezzo d’espressione. Medium che ritroviamo in Oblio, opera realizzata attraverso l'unione di libri e quaderni della sua infanzia. Piccoli frammenti di ricordi passati riaffiorano dalla superficie di cartoncini apparentemente comuni come testimonianze dello scorrere di un tempo che sembra spazzare via i ricordi, lasciando solo cumuli di memorie indistinte, indecifrabili.
Forme di linguaggio nascoste e pensieri intangibili sono, invece, i protagonisti della serie In segreto, all'interno della quale ritroviamo le opere A gran voce e Grido. Un percorso, questo, di scoperta interiore, nel quale parole latenti appaiono congelate, in un'attesa di ascolto silenziosa e agognata.
Elisir rappresenta per l'artista un processo di purificazione della parola stessa, possibile attraverso una simbolica purificazione. L’estrema semplicità dell’atto del parlare si trasforma, ora, in un complesso e articolato processo chimico che intende liberare l’essenza più pura da sostanze estranee e inquinanti.
Fuori portata, infine, induce il fruitore a rapportarsi con una dimensione governata dall'inaccessibilità e dall’incomprensione. Valery intende proprio riflettere sulla tendenza dell’essere umano di soffermarsi a una prima lettura superficiale, causa per la quale risulta impossibile instaurare un rapporto empatico con la realtà circostante.

Attraverso l’utilizzo di mezzi tanto digitali quanto fisici, Stefano Riboli (Crema, CR, 1998) concentra la sua ricerca sul rapporto tra contrasti: dimensione reale e virtuale, naturale e artificiale trovano, all'interno dei suoi lavori, la propria ragion d'essere proprio nell'equilibrio che risiede nell'incontro tra polarità.
La serie di lavori intitolata Cieli nasce da una ricerca estetica all’interno del mondo digitale. Sin dalle loro prime forme di rappresentazione, esperienze naturali come il sorgere o il tramontare del sole, vengono inscenate all'interno dei videogiochi con un'attenzione quasi anacronistica se comparate a una resa generale così evidentemente lontana dalla ricerca rivolta al naturalismo. Stefano ha deciso di indagare tale paradosso esperienziale attraverso la sovrapposizione di differenti tonalità cromatiche del cielo - catturate direttamente da screenshot di videogame - a complessi reticoli estratti da file 3D, al fine di celebrare ed esaltare il legame armonico che si instaura tra l'esperienza naturale e il bug.
Contemplazione, opera nata parallelamente alla creazione della serie Cieli, intende mostrare proprio quel rapporto estetico che lega le immagini estratte dei mondi digitali agli scatti realizzati nel mondo reale. Un melting pot all'interno del quale realtà apparentemente inconciliabili trovano il loro punto d'incontro, scambiandosi e intrecciandosi fino a rendere quasi impossibile il riconoscimento dei loro sempre più labili confini.