Alberalia
Mostra che offre uno sguardo alla montagna veneta,
all’insegna della resilienza di un popolo e della rinascita di un territorio.
Comunicato stampa
Si inaugura domani, venerdì 3 dicembre alle 19.00 a Venezia, nelle splendide sale dell’Ateneo Veneto, la mostra ALBERABILIA, convincente e avvincente sintesi artistica del progetto ‘La Montagna nel cuore e nella penna’ curato dall’Associazione THINK SAY DO e finanziato nell'ambito dell'Accordo tra Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione del Veneto per valorizzare i territori colpiti dall'Evento Vaia in memoria della Grande Guerra.
ALBERABILIA è un atto di fiducia in un presente che continua a fluttuare in una perpetua crisi sociale, economica, culturale.
Nove sguardi panoramici a infrarosso ad opera di Luca Vascon, uno dei più famosi fotografi panoramisti italiani, che indagano la materia viva e la materia morta, le ferite rimarginate e quelle aperte da Grande Guerra e Vaia in tre aree target, l’Altopiano di Asiago, Le Dolomiti e le Prealpi Bellunesi.
Una collezione di nove schizzi panoramici ad opera di Chiara Masiero Sgrinzatto apre la visione dell’Altopiano di Asiago, delle Dolomiti e delle Prealpi Bellunesi sul piano, consentendo di cogliere l’insieme degli eventi che li hanno interessati 100 anni fa e ieri, e al contempo di esplorarli in dettaglio.
Le immagini - vere e proprie visioni panottiche sulla carta di ambienti e scene - se navigate attraverso un monitor, uno smartphone o appositi occhialini per VR, si trasformano in ambienti esplorabili in 3D consentendo allo spazio di tornare ad essere reale nella dimensione immersiva.
E ancora, nove serigrafie d’autore in mostra, realizzate dalla rosa di artisti e designer selezionati in tutta Italia nell’ambito del progetto, e protagonisti delle tre residenze d’artista che si sono tenute a luglio 2021. Grazie alla collaborazione con la Serigrafia Fallani Venezia, Moira Franco, Sara Rambaldi, Chiara Tronchin, Davide Salvemini, Mattia Caracciolo, Cristina Amodeo. Elisabetta Percivati, Marco Paschetta, Laura Pedizzi hanno tradotto contenuti, emozioni ed esperienze dai tre territori target.
Per immaginare il presente e il prossimo futuro di questi luoghi, tutti gli sguardi, gli orecchi, le emozioni, gli intelletti sono indispensabili. Studenti delle scuole d’arte e non, ricercatori e professionisti sono stati chiamati a collaborare nel progetto.
La scommessa lanciata da ALBERABILIA è stata di affrontare il tema della ripartenza dopo la distruzione, per pensare e costruire una nuova storia per territori, città, borghi e persone attraverso intelligenza e sensibilità collettive.
E’ stato così dopo la Grande Guerra, e -100 a cento anni di distanza-, lo stesso sta capitando con il ventomoto Vaia.