Prima della Prima
Il rito dell’inaugurazione della Scala nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo.
Comunicato stampa
Le Gallerie d’Italia-Piazza Scala, museo di Intesa Sanpaolo a Milano, presentano dal 2 dicembre 2021 al 14 febbraio 2022 la mostra fotografica PRIMA DELLA PRIMA. Il rito dell’inaugurazione della Scala nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo.
Nell’anno difficile della pandemia, il «rito collettivo» della Prima della Scala, tradizionalmente atteso per il 7 dicembre, rivelerà a pieno il suo particolare significato, portando il suo necessario messaggio di resistenza e di rinascita.
Omaggio all’evento, con la curatela di Aldo Grasso, la mostra Prima della Prima vuole essere un’occasione per ripercorrere la storia della ‘cerimonia sociale’ rappresentata dall’inaugurazione del Teatro alla Scala attraverso una selezione di 83 immagini, in parte inedite, provenienti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo.
Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, dichiara: “Il patrimonio di immagini custodito dall’Archivio Publifoto è una fonte preziosa di storia e di memoria che Intesa Sanpaolo intende promuovere come strumento per riscoprire il senso e il valore dell’identità nazionale. Prima della Prima è un percorso che fa rivivere una grande tradizione milanese e anticipa la valorizzazione permanente che l’Archivio troverà a Torino nel nuovo museo della banca in Piazza San Carlo, dove sarà messo a disposizione di tutti gli italiani”.
Il ritmo dell’esposizione è scandito cronologicamente, soffermandosi su alcuni anni esemplificativi della storia del Teatro: dalla rinascita del 1946, con la direzione del Maestro Arturo Toscanini, al 1951, primo anno in cui la Prima sarà anticipata dal tradizionale giorno di Santo Stefano al 7 dicembre, festa di Sant’Ambrogio (divenendo così il vero inizio della vita rituale, simbolica della città di Milano); si attraversano poi gli anni Sessanta, dal boom economico alla contestazione del 1968, per concludere con gli anni Settanta, fermandosi alla vigilia della crisi.
Insieme alle immagini dell’Archivio Publifoto, il viaggio viene accompagnato da alcuni spezzoni di filmati delle teche RAI e dalle cronache pubblicate sulle pagine del quotidiano milanese per antonomasia, il Corriere della Sera.
Un nucleo particolarissimo e per molta parte inedito è dedicato ai lavoratori del backstage del Teatro: i falegnami, le sarte, gli uomini e le donne delle pulizie, ma anche i lavoratori della tipografia.