Sylvester Stallone festeggia 75 anni con una mostra in Germania
Una mostra su Sylvester Stallone in occasione del suo 75° compleanno. Dalla fine degli anni Sessanta fino ad oggi, la mostra all’Osthaus Museum Hagen presenta oltre 50 dipinti, tra autoritratti e opere inedite
Non tutti sanno che la pittura è stata una costante dell’espressione artistica di Sylvester Stallone negli ultimi 55 anni, capace di alimentare il suo lavoro cinematografico e viceversa. Tanto che il suo personaggio più famoso, ROCKY, è stato creato per la prima volta su tela molto prima della sceneggiatura del film uscito nel 1976. Dopo le mostre museali al Museo di Stato russo, San Pietroburgo (2013) e al Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain, Nizza (2015), la sua vena creativa riceve ora un’ulteriore consacrazione in occasione di un’importante retrospettiva delle sue opere organizzata dall’Osthaus Museum Hagen, in Germania, per festeggiare i 75 anni compiuti a luglio: dalla fine degli anni Sessanta fino ad oggi, la mostra presenta oltre 50 dipinti, tra autoritratti e opere inedite.
L’AMORE PER LA PITTURA DI STALLONE PARTE DA LONTANO
Stallone ha scoperto l’amore per la pittura in giovane età. I suoi primi lavori, che ha firmato “Mike Stallone”, erano sperimentali. Per motivi finanziari, ha lavorato come sceneggiatore e attore prima di intraprendere la carriera artistica. “Questo è ciò che amo della pittura, è l’unica vera comunicazione che puoi avere”, afferma la star di Hollywood. “Mentre la scrittura può essere manipolata, la pittura è il traduttore più veloce e puro del subconscio. Quando qualcosa sta succedendo dentro di te e colpisci la tela, è difficile fingere. L’artista sulla tela è il numero uno per me quando si tratta di trasmettere i propri sentimenti“. I dipinti di Stallone – che attinge dal surrealismo, dall’espressionismo e dall’astrazione – sono da un lato “densi di azione” ed espressivi come i suoi film e dall’altro pieni di riferimenti simbolici e allusivi. Ecco le immagini.
Sylvester Stallone – 75th Birthday Retrospective
dal 4 dicembre 2021 al 20 febbraio 2022
Osthaus Museum Hagen, Museumsplatz 1 58095 Hagen
www.osthausmuseum.de/web/de/
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