Jakub Woynarowski – Sol Salutis: il linguaggio dei numeri

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE PASTIFICIO CERERE
Via Degli Ausoni 7, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00
Ingresso esclusivamente con green pass e su prenotazione su www.pastificiocerere.it

Vernissage
06/12/2021

ore 18

Artisti
Jakub Woynarowski
Generi
arte contemporanea, personale

Che cosa ci dicono i numeri? L’approccio razionale e i sistemi matematici sono gli unici modi possibili per descrivere il mondo? Queste sono solo alcune delle domande che vuole scatenare Sol Salutis: il linguaggio dei numeri, la nuova installazione dell’artista polacco Jakub Woynarowski.

Comunicato stampa

Che cosa ci dicono i numeri? L’approccio razionale e i sistemi matematici sono gli unici modi possibili per descrivere il mondo? Queste sono solo alcune delle domande che vuole scatenare Sol Salutis: il linguaggio dei numeri, la nuova installazione dell’artista polacco Jakub Woynarowski che inaugurerà lunedì 6 dicembre all’interno del suggestivo Spazio Molini, ricavato dal recupero dell’antico mulino del Pastificio Cerere.

La mostra, organizzata dall’ Istituto Adam Mickiewicz in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, in partnership con la Fondazione Pastificio Cerere e cofinanziata con i fondi del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale della Repubblica di Polonia, resterà aperta al pubblico al pubblico fino a sabato 18 dicembre 2021.

La ricerca pitagorica di un equilibrio tra i significati pratici e simbolici della matematica sembra prendere forma nella società tecnologica. Ad esempio nella struttura dei mercati finanziari globali l'elemento non razionale risulta essere fondamentale; la fiducia cieca nel potere di anticipazione degli algoritmi o una "crisi di fede" negli investimenti con conseguente crollo della borsa possono essere decisivi per la funzionalità di un sistema.

Quasi due secoli fa, il poeta romantico polacco Adam Mickiewicz (1798-1855) descrisse l’intreccio tra matematica e metafisica nella sua opera Storia del futuro. I manoscritti delle versioni successive sono andati persi o distrutti, ma diverse informazioni emergono dalla corrispondenza e dagli appunti superstiti del poeta. Sappiamo che questa utopica visione romantica conteneva riflessioni futurologiche sorprendentemente accurate sullo sviluppo della civiltà umana, anticipando di decenni le opere di Julius Verne e Herbert George Wells. La visione dello scrittore include, tra l’altro, descrizioni pressoché realistiche di invenzioni tecniche non ancora realizzate, come aeroplani, veicoli spaziali o apparecchi per registrare e trasmettere suoni e immagini. I dispositivi progettati includono anche le fibre ottiche, che hanno ispirato l'installazione multimediale di Jakub Woynarowski "Sol Salutis" (lat.: il sole della salvezza), facente riferimento al sistema di specchi archimedei ai quali era attribuito il potere di riflettere i "segni di fuoco" della scrittura solare.
L'idea di trasmettere "segni di fuoco" per mezzo di un sistema di specchi induce a riflettere sulla forma del linguaggio del futuro. Il poeta stesso suggerisce la possibilità di tradurre le parole in valori numerici, come sottolineato da Zdzisław Kępiński nella sua opera "Mickiewicz hermetyczny", che è stata un punto di riferimento per Jakub Woynarowski per la creazione dell’opera.

Durante la sua visione "Sol Salutis" offre una decodifica graduale dei significati nascosti nelle combinazioni testuali e numeriche, che si rivelano progressivamente allo spettatore. L’installazione audiovisiva si presenta quindi come un metaforico "apparecchio ricevente" che potrebbe permettere di leggere e interpretare il significato di un segnale proveniente dal futuro.

La data di apertura del progetto a dicembre non è casuale: oltre ad essere il mese di nascita di Mickiewicz, è il mese di solstizio invernale, celebrato dagli antichi come la festa del Sol Invictus (lat.: il sole invincibile).
Anche la scelta della località non è fortuita: il progetto viene realizzato in cinque città europee legate alla figura di Adam Mickiewicz: Parigi, Vilnius, Roma, Istanbul e Cracovia.

Jakub Woynarowski – artista interdisciplinare, designer e curatore. Laureato e docente dell’Accademia di Belle Arti di Cracovia. Autore del concetto artistico della mostra nel padiglione polacco alla 14a Biennale Internazionale di Architettura di Venezia.
L'Istituto Adam Mickiewicz è un'istituzione culturale nazionale alla quale è delegata la missione di promuovere un interesse duraturo per la cultura polacca nel mondo. L'Istituto collabora con partner stranieri, iniziando lo scambio culturale internazionale in dialogo con il pubblico, secondo i principi della politica estera polacca. L'Istituto ha realizzato progetti culturali in 6 continenti, 70 paesi, tra cui in Francia, Italia, Regno Unito, Russia, Israele, Germania, Turchia, USA, Canada, Australia, Ucraina, Lituania, Lettonia, Cina, Giappone e Corea. Nell'ambito delle sue attività fino ad oggi l'Istituto ha presentato 38 programmi strategici a 60 milioni di spettatori. L'Istituto Adam Mickiewicz opera sotto la vigilanza del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale.