Faccia a faccia con il mare. La mostra di Elena Bellantoni a Pescara

16 Civico è uno spazio non profit a Pescara: un appartamento che ospita progetti di arte contemporanea in una dimensione intima. In questa cornice Elena Bellantoni presenta la sua quadrilogia del mare, con un titolo tratto dai versi della poesia del surrealista Paul Éluard “La terre est bleue comme une orange”, del 1929

La mostra di Elena Bellantoni (Vibo Valentia, 1975) negli ambienti di 16 Civico a Pescara presenta quattro video dove il mare è un alter-ego dell’artista. Italo Calvino sosteneva che “la poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere” e in un certo senso le azioni paradossali di Bellantoni vanno nella stessa direzione: riaffermare il potere di sovvertimento della parola. Per l’inaugurazione, l’artista ha presentato anche una performance inedita dal titolo Il mare si è scocciato.

Elena Bellantoni, Si è scocciato il mare, 2021, azione performativa

Elena Bellantoni, Si è scocciato il mare, 2021, azione performativa

LA PERFORMANCE DI ELENA BELLANTONI

Nella stanza vuota, Bellantoni ha giocato con una palla di gomma arancione (palese riferimento all’arancio eluardiano), indossando bracciali/rotoli di scotch che le disegnano braccia costruttiviste. Sulla pagina bianca della parete, Bellantoni ha steso scotch a righe orizzontali e parallele, come onde. La risultante linea dell’orizzonte non si contiene ed esonda sulle altre pareti, accede alla cucina agli arredi e avvolge tutto.
Lo scotch è alfabetizzato e scrive un testo rispettando le righe incerte: “Il mare si è scocciato”. Semanticamente il soggetto non può reggere questa emozione. È un cortocircuito tanto quanto la similitudine della terra blu come un’arancia. L’azione inedita è preludio al viaggio nella quadrilogia del mare, che si articola in un arco temporale di sette anni di carriera (2013-20), fra la Patagonia e la Puglia.

Elena Bellantoni, Maremoto, 2016

Elena Bellantoni, Maremoto, 2016

IL MARE SECONDO ELENA BELLANTONI

Il mare, elemento estetico centrale, protagonista indiscusso delle quattro opere, è un soggetto agìto con il quale Bellantoni si relaziona rispettosamente e dolorosamente, compiendo in parallelo un viaggio nel proprio Io, che è singolo ma anche collettivo, cogliendo spunti dall’attualità della storia del nostro Paese.
Bellantoni ha prodotto quattro video, senza legarli volontariamente fra loro, per poi rendersi conto negli anni che il confronto con l’elemento naturale è una sua costante.
Il mare sottolinea la fragilità dell’essere umano, il suo affanno nel sopravvivere, la sua violenza usurpatrice, la sua paradossale ricerca di superamento che si tramuta in virulento parassitismo distruttore. Le diverse angolature con le quali l’artista si rapporta al mare sono coerenti fra loro: un mare estremo, minaccioso, nero, selvatico, incombente in Patagonia (HALA, YELLA adiòs/addio, 2013, Capo Horn). Un mare melodrammatico (Maremoto, 2016, costa siciliana), colorato alle prime luci dell’alba, che diventa testimone di un incontro impossibile fra una donna, che insensatamente vuole attraversarlo in bicicletta, perdendosi tra i flutti in cerca di qualcosa/qualcuno, e un uomo, dalla bellezza esotica e straniante, che recita una litania incomprensibile (babelica) cercando risposte che non ci sono. Un mare in lutto (Ho annegato il mare, 2018, Palermo), che legge la cronaca nera di una città che si è venduta al calcestruzzo e alla violenza, il quale fronteggia una piccola pellegrina che cerca il riscatto trascinando una torre di avvistamento.
Infine, il corpo a corpo fra la donna e il mare (Corpo morto, 2020, Tricase), dove l’ancoraggio è placenta che rimette in connessione i piani dell’Io, travolto dalla storia e dalla cronaca della sua ambigua malvagità di Caino.

Neve Mazzoleni

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Neve Mazzoleni

Neve Mazzoleni

Neve Mazzoleni. Background di storica dell’arte e filosofa, perfezionata in management dell’arte e della cultura e anche in innovazione sociale, business sociale e project innovation. Per anni è stata curatrice ed exhibition manager della collezione corporate internazionale di UniCredit all’interno…

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