Tracce di umanità nella scultura di Ezia Mitolo. La mostra a Bari
Le impronte nell’argilla cruda dei cittadini, raccolte nel centro di Bari, simboleggiano l’appartenenza alla comunità oltre le barriere sociali e culturali nella mostra di Ezia Mitolo presso Ars Toto
I valori della collettività e dell’appartenenza, raccontati attraverso piccole sculture di argilla cruda, caratterizzate dall’unicità delle impronte praticate da cittadini e passanti e che vengono successivamente sciolte nell’acqua, tornando a essere un “unicum” e divenendo un’“opera totale”, costituiscono l’architrave tematico di Tracce, la mostra/installazione di Ezia Mitolo. L’esposizione, a cura di Domenico Toto e Claudia Poggi, con testo critico di Cristina Principale, è in corso nella sede di Ars Toto a Bari fino al 16 dicembre 2021.
LA MOSTRA DI EZIA MITOLO A BARI
Le “tracce scultoree” che divengono “impronte di umanità”, sono state raccolte tra settembre e novembre 2021, nei quartieri Murat e San Nicola del capoluogo barese, nell’ambito di Io, Tu, Noi, il progetto interattivo/partecipativo ideato da Ezia Mitolo e scelto da Ars Toto per la IV edizione di “IsolArt. Città, isolato e arti”. In mostra vi sono documenti video e foto, realizzati durante le azioni partecipative da Beppe ed Edoardo Gernone, ma anche svariati utensili adoperati, tra i quali la carriola piena d’argilla, trasportata a più riprese da Ezia Mitolo fra le vie del centro di Bari, per raccogliere le testimonianze artistiche dei partecipanti. Secondo l’artista, è possibile raggiungere un rapporto autentico con l’alterità attraverso la disgregazione dell’Io, simboleggiato dalla purezza dell’acqua che scioglie l’argilla secca, sottolineando così l’importanza dell’appartenenza a una comunità, che oltrepassa le differenze di estrazione sociale e culturale.
‒ Cecilia Pavone
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