Francis Carl Fuerst (1894-1977)
A fianco di fotografi già affermati sia per la fotografia industriale sia per le immagini della Dolce Vita della Riviera, quali Francesco Leoni, Pillola, Publifoto, l’opera di Francis Carl Fuerst conferma Genova come una capitale della fotografia di quell’epoca.
Comunicato stampa
Come un coniglio dal cappello della storia, spunta dall'archivio privato della famiglia Merli il materiale di un fotografo sperimentatore e reporter, che a metà Novecento, agli apici della fotografia internazionale, dei ritratti dei protagonisti del Jet set della moda e protagonista dell’avanguardia sperimentale, nel secondo Dopoguerra da Pieve Ligure, da Santa Margherita e da Sori portò i Golfi Paradiso e del Tigullio, la nostra Regione e parte dell’Italia all’estero, attraverso la sua collaborazione con le principali agenzie fotografiche del mondo.
Con questa mostra e questo volume anche noi, oggi, possiamo scoprirne il talento e recuperare immagini di un passato recente del nostro territorio.
A fianco di fotografi già affermati sia per la fotografia industriale sia per le immagini della Dolce Vita della Riviera, quali Francesco Leoni, Pillola, Publifoto, l’opera di Francis Carl Fuerst conferma Genova come una capitale della fotografia di quell’epoca.
Francis Carl Fuerst, nato a Budapest nel 1894 e morto a Pieve Ligure nel 1977, ha attraversato tre quarti del Novecento. L’analisi del fondo fotografico e composto da oltre 25 mila soggetti, ha portato alla riscoperta di un protagonista di livello mondiale. In ogni suo scatto c’è il documento, la memoria di uno scorcio, la visione di un paesaggio. Indimenticabili i reportage su una Genova che cerca di ritrovare la vita tra le macerie alla ricerca di una quotidianità andata perduta; Unici nel suo genere gli scatti dedicati agli ebrei (1946) in attesa al porto de La Spezia di partire per Israele.
L’archivio fotografico Fuerst è stato dichiarato di interesse storico dal Ministero per i beni e le attività culturali, con decreto N. 41 (repertorio 13) del 19 marzo 2019.
Francis Carl Fuerst, born in Budapest in 1894, the photographer, who died in Pieve Ligure in 1977, lived through three quarters of the twentieth century. Analysis of his photographic archives (more than 25 thousand subjects) has revealed an artist of worldwide stature. Every photograph documents and commits to memory a glimpse, a vision of a landscape; extraordinary and unique photographs of Jewish refugees (1946) waiting at the Port of La Spezia to leave for Israel.
Fuerst’s photographic archive has been declared of historic interest by the Ministry of Cultural Heritage and Activities, with Decree no. 41 (ref. 13) of 19 March 2019.
Si ringrazia per il patrocinio il Consolato Onorario di Ungheria per la Liguria e la Regione Liguria. Si ringrazia per il supporto al progetto l’Associazione Culturale EventidAmare e l’Associazione Culturale Liguria-Ungheria. Questo progetto è stato coordinato dall’Associazione memorie&progetti di Pieve Ligure. Il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo ha reso possibile l’azione di valorizzazione dell’archivio Fuerst.
L’Associazione culturale memorie&progetti di Pieve Ligure ha curato la presentazione di un progetto alla Fondazione Compagnia di San Paolo, volto alla valorizzazione dell’archivio fotografico di F. C. Fuerst, fotografo e reporter di respiro internazionale. Il finanziamento ottenuto ha contribuito alla realizzazione di questa pubblicazione e della relativa mostra, oltre a permettere una migliore indicizzazione dell’archivio e la salvaguardia dei materiali in esso contenuti. Il finanziamento accordato dalla Compagnia di San Paolo all’iniziativa “L’ARTE, I VOLTI, I LUOGHI – La multiforme carriera fotografica di F. C. Fuerst da Budapest alla Riviera Ligure” ha permesso di valorizzare la figura del fotografo ungherese Francis Carl Fuerst, riscoprendo un artista di statura internazionale che pur operando in tutta Europa, amava in particolare la Liguria dove ha soggiornato a lungo. L’iniziativa ha permesso inoltre di avviare un intervento conservativo del corposo archivio fotografico e cartaceo, evitando il rischio di dispersione della documentazione, dichiarata di importante interesse storico con Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Questa pubblicazione e la relativa mostra consentono pertanto una fruizione pubblica di un bene privato, che era inaccessibile e in parte sconosciuto. La ricca documentazione fotografica ha inoltre il merito di mostrare un innovativo punto di vista sulle trasformazioni urbanistiche e sociali del territorio ligure, e non solo, a partire dal secondo dopoguerra.
Le sezioni della mostra
- L’eccentrico, il fantastico, il mito | Eccentricity, fantasy and myth
- Genova e la miseria senza confini | Genoa, misery without end (Uno spaccato di vita quotidiana in una Genova che, ancora profondamente sfregiata dai bombardamenti, cerca di ritornare ad una normalità che stenta a manifestarsi. Così, diventa normale un misero mercato ai piedi delle imponenti case-torri di Piacentini, una culla con un bimbo su un cumulo di macerie, un tavolo in attesa del pranzo appoggiato su uno scheletro di casa, mobili ordinati in una stanza senza pareti né pavimento, cuocere il cibo nelle rovine di una cucina… A glimpse of daily life in a Genoa which, still deeply scarred by the air raids of the Second World War, is trying to return to a normality which is struggling to emerge. Thus, it becomes normal to have a market at the foot of the imposing Piacentini skyscraper, a baby’s cot on a pile of rubble, a table ready for lunch perched on the skeleton of a house, furniture arranged in a room with no walls or floor, to cook food in the ruins of a kitchen...)
- La Porta di Sion | Gateway to Zion
- Il mare: ritmo e orizzonte | The sea: rhythm and horizon
- Villa Palme – Recco (A Villa Palme, a Recco, era una scuola straordinaria, diretta dai coniugi Weil: accoglieva ragazzi ebrei fuggiti dalla Germania a causa delle persecuzioni razziali. Poi, nel 1938, con l’arrivo delle Leggi Razziali anche in Italia, la scuola è stata forzatamente chiusa. A Villa Palme si alternavano momenti di studi teorici ad attività pratiche: fotografia, teatro, nuoto, falegnameria, giardinaggio, allevamento di piccoli animali e si facevano tante gite nei dintorni. At Villa Palme in Recco there was an extraordinary school run by the Weils for Jewish children who had fled from Germany as a result of racial persecution. Then, in 1938, with the arrival of the Racial Laws in Italy, the school was forcibly closed. At Villa Palme theoretical and practical studies were alternated: photography, theatre, swimming, carpentry, gardening, rearing of small animals and frequent trips to the surrounding area.)
- Paesaggi umani | Human landscapes
- Scatti in Riviera | Images of the Riviera
- Ricostruire non è guarire | Reconstruction without healing
- Il teatro della vita: case e giardini | The theatre of life: houses and gardens
- La vita che riprende: il turismo | Life resumes: tourism
- La vita che riprende: il Festival internazionale del Balletto di Nervi | Life resumes: Nervi International Ballet Festival
- Le feste patronali | Saint’s Days
- I volti delle arti: le didascalie originali di F.C. Fuerst | The faces of the arts: original captions by F. C. Fuerst
- I ritratti sovrapposti | Superimposed portraits
- Personaggi e personalità in Riviera e non solo: le didascalie originali di F.C. Fuerst | People and personalities in the Riviera and elsewhere: original captions by F. C. Fuerst
Istruzioni di visita
La mostra (21 dicembre 2021- 9 gennaio 2022) si articola in varie sezioni che ripercorrono il volume nel quale una prima selezione dell’opera di F. C. Fuerst è raccontata attraverso le sue immagini. I QR code inseriti nei pannelli della mostra permettono di accedere alla narrazione contenuta nel volume. Scarica l’App Vesepia, Inquadra con il tuo smartphone la copertina e i QR Code delle pagine interne e guarda i
video
Visitor Guide
The exhibition (from 12-21-2021 to 01-09-2022) consists of various sections mirroring the structure of the book in which the work of F. C. Fuerst is analysed through his images. The QR codes give access to the text from the book. Download the free Vesepia App. Scan the QR Codes and the cover with your smartphone and watch the videos.
In ITALIANO e INGLESE con QR Code e VIDEO
Chi era l’artista
Francis Carl Fuerst. Nato a Budapest nel 1894 e deceduto a Pieve Ligure (?) nel 1977, ha attraversato tre quarti del Novecento, fotografando, con un’ottica moderna, il mondo che lo circondava, fondendo la propria formazione culturale di radici ungheresi con le istanze del surrealismo viennese e delle avanguardie europee, anticipando il realismo cinematografico e interpretando quotidianamente il suo irrinunciabile animo di reporter.
In ogni suo scatto c’è il documento, la memoria di uno scorcio, la visione di un paesaggio, il calore di uno sguardo. Foto che fissano volti, animano ritratti, scandiscono la ripresa dopo la distruzione della Seconda guerra mondiale.
Ma non solo. Fuerst è il testimone dei cambiamenti del dopoguerra che ha stravolto, rivoltato e ribaltato il senso della vita. E, cosa ancora più interessante e, potremmo dire, intrigante, è che la sua macchina fotografica si posa in mezza Europa ma si sofferma, più a lungo che altrove, in Liguria, nella Riviera ligure di Levante dove coglie preziose testimonianze che raccontano la nascita di un nuovo modo di vivere, di interpretare e di modificare il territorio di quella Liguria “morsa dal sale... combattuta dai venti”.
Francis Carl Fuerst. Born in Budapest in 1894, Fuerst, who died in Pieve Ligure (?) in 1977, lived through three quarters of the twentieth century, photographing, from a modern viewpoint, the world that surrounded him, merging his Hungarian cultural roots with traces of Viennese surrealism and the European avant-garde, anticipating cinematographic realism and interpreting daily events with the essential spirit of a reporter.
Every photograph documents and records a glimpse, a vision of a landscape, the warmth of a glance. Photos which capture faces and animate portraits, scanning the period of recovery after the destruction of the Second World War. Fuerst bears witness to the changes of the post-war period which upturned everything, moving life in a different direction. More intriguing still is the fact that the camera that travelled half of Europe lingered in Italy and, more than anywhere else, on the east coast of Liguria, where Fuerst collected precious evidence recounting the birth of a new way of life, of interpreting and modifying the landscape of a Liguria “stung by the salt… battered by the wind”.
Chi sono le autrici
Enrica Melossi, attualmente consulente editoriale e organizzatrice di eventi culturali, ha diretto l’archivio fotografico Einaudi e successivamente quello Electa Mondadori. Ha progettato con Martina Mondadori la collana “Supercontemporanea” curata da Francesco Bonami, “L’Ottocento in Italia. Le arti sorelle” curata da Carlo Sisi e “Arte contemporanea”, Electa Mondadori. Ha insegnato ai Master di Economia dei Beni culturali presso l’Università Bocconi e alla Scuola di Specializzazione della Statale di Milano. Currently editorial consultant and cultural events organizer, managed the Einaudi photographic archive and subsequently the Electa Mondadori archive. She designed with Martina Mondadori the “Supercontemporanea” series edited by Francesco Bonami, “L’Ottocento in Italia. Le arti sorelle” edited by Carlo Sisi and “Arte contemporanea”, Electa Mondadori. She taught for the Masters in the Economics of Cultural Heritage at Bocconi University and the Graduate School at Milan University.
Alessandra Rotta, architetto, storico dell’urbanistica; attenta alle tematiche ambientali e studiosa della storia del territorio, ha ricoperto diversi incarichi di docenza e di consulenza per Enti pubblici e privati per i quali ha sviluppato progettazioni integrate anche a livello europeo, soprattutto in ambiti sensibili e sottoposti a tutela. Architect and historian of urban planning, concerned with environmental issues and the study of local history, has occupied various roles as a teacher and consultant for public and private bodies, developing projects, also integrated at a European level, above all for sensitive and protected areas. Tra le sue pubblicazioni / Her publications include: Rapallo, La storia nei secoli (Erga, 2019); Expo2015 Fuoriporta - Due golfi e un promontorio, 2015 Catalogo mostra; I mulini dell’Acquaviva sul Monte di Portofino (Sagep 1988); Suoi contributi in:/She has contributed to the following publications: Santa Margherita Ligure (Sagep, 2017); Villa Durazzo in Santa Margherita Ligure (Schirà ed., 1996); L’onda di Marconi nel Tigullio (1995); Medioevo a Rapallo (1995); Tutela e recupero del patrimonio architettonico, paesistico-ambientale Ligure, (Erga 1994).