A Palermo Palazzo Butera raddoppia: apre centro studi nell’adiacente Palazzo Piraino
A Palazzo Piraino, giusto a fianco di Palazzo Butera, nascerà un centro studi dedicato alle arti e ai mestieri. Il cantiere è già in corso e Massimo Valsecchi ce lo racconta
Palazzo Butera, lo straordinario edificio che a Palermo ospita l’altrettanto straordinaria collezione di Francesca Frua de Angeli e Massimo Valsecchi, è oggi un contenitore d’arte impeccabile. Opere incredibili che hanno fatto la storia del design dal settecento al novecento, pezzi di arte contemporanea di prim’ordine, coraggiosi interventi in situ come i tanti affreschi di David Tremlett. Il tutto in un contenitore sbalorditivo per qualità, cura dei dettagli e accuratezza dei restauri che sono stati approntati da quando Valsecchi lo ha acquistato, nel 2016, fino ad oggi, grazie al lavoro dell’ingegner Marco Giammona e dell’architetto Giovanni Cappelletti.
I NUOVI PROGETTI DI PALAZZO BUTERA
Il punto è che Palazzo Butera, così come lo immagina Massimo Valsecchi, non ha nessuna voglia di essere (solo) un contenitore. “Il progetto deve essere vivo, continuamente attivo, un posto dove la gente si incontra, parla, impara qualcosa, fa formazione e approfondisce. Il punto non è venire a vedere una bella collezione. La collezione esiste solamente in funzione della ricerca e lo studio che l’ha generata e solamente in funzione delle ricerca e dello studio che può generare in futuro” spiega Valsecchi un po’ rammaricato dal fatto che la pandemia abbia limitato molto le attività dell’enorme spazio nel centro di Palermo in questi anni. Negli ultimi tempi ci si è messo anche il Comune che con la scusa del Covid ha chiuso il camminamento lungo le mura (la Passeggiata delle Cattive) togliendo al museo uno sfogo importantissimo verso l’esterno e rendendo impossibile il continuamento delle attività di ristorazione che proprio sulle Cattive affacciavano.
IL CENTRO STUDI A PALAZZO PIRAINO A PALERMO
Al di là delle numerose attività che comunque si fanno e si faranno, Palazzo Butera è appena nato, è uno dei musei privati più sorprendenti d’Italia per contenuti e contenitore eppure già vuole evolvere di molto. L’evoluzione la vedi da dentro e da fuori guardando a fianco del palazzo, la mole enorme della facciata settecentesca è adiacente ad un edificio neoclassico coperto da impalcature, da lavori in corso e sovrastato da una gru. Lì nascerà il nuovo progetto. “Ho accorpato tutte le proprietà catastalmente. Così è tutto a destinazione culturale e non si può pensare di farci altro” spiega Valsecchi raccontando una operazione immobiliare largamente mecenatistica che perde diritti residenziali a vantaggio di volumetrie che diventano irrevocabilmente a destinazione culturale. E così a Palazzo Piraino (questo il nome dell’edificio a fianco al Butera) nascerà il centro studi. “Un luogo dove cercheremo di valorizzare in primo luogo le arti e i mestieri, dagli scalpellini ai restauratori, un luogo dove si approfondiranno le tecniche a partire da quelle che abbiamo usato per restaurare il palazzo. Un luogo dove si farà formazione, dove accoglieremo scuole e studenti ancor più di quanto facciamo ora e dove ci saranno archivi, spazi di studio e sale di consultazione. Un luogo” conclude Valsecchi “dove ancor più che a Palazzo Butera dialogheremo con le grandi istituzioni internazionali per un racconto nuovo della Sicilia“. All’insegna dell’artigianato d’eccellenza, del saper fare e del know how che c’è dietro ogni museo. Una faccenda che fa pensare per certi versi ai contenuti del nuovo Depot del Boijmans di Rotterdam.
IL DISTRETTO CULTURALE DELLA KALSA
Il Palazzo Piraino, anche se risalente ad un periodo successivo, è proprio adiacente a Palazzo Butera e lo separa da un altro palazzo in qualche modo a vocazione culturale, il Palazzo Trinacria sede della Fondazione Pietro Barbaro. Insomma – senza dimenticare gemme come Palazzo Abatellis – nella zona della Kalsa si va creando un’autentica museum mile panormita tutta da seguire. Intanto, come fa da quando è approdato in città, Massimo Valsecchi non smette di seguire i cantieri: “mi avete trovato qui a Palazzo Butera solo perché è sabato, altrimenti stavo di là con gli operai…“.
– Massimiliano Tonelli
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