In questo periodo di forte incertezza, poche cose sono sicure come il fatto che la Cina festeggerà in grande il Capodanno. Alle celebrazioni per il 2022 si è unito anche la maison di lusso Bottega Veneta, che ha “colonizzato” un pezzo della Grande Muraglia con un monumentale schermo digitale: qui, con toni verdi su arancione e viceversa, compaiono il nome del marchio a caratteri cubitali, un mandarino portafortuna e l’augurio di un “Felice Anno Nuovo” (新春快乐). L’installazione di arte pubblica del brand, in mostra dal 6 al 12 gennaio 2022, è stata svelata in previsione del primo febbraio, data in cui cade l’inizio dell’anno per il Celeste impero. A questo intervento – tutto in palette con i colori che hanno caratterizzato l’ultima campagna pubblicitaria del marchio, incluso il classico “verde Bottega” dalle tonalità lime – si accompagna un più ampio impegno dell’azienda del gruppo Kering (lo stesso di Gucci e Ysl) nel sostenere il restauro e la manutenzione del “Passo Shanhai”, la roccaforte più ad Est della Muraglia storicamente nota come il “primo passo sotto i cieli”.
BOTTEGA VENETA E L’ARTE
Bottega Veneta – casa di moda fondata a Vicenza nel 1966 e da oltre quindici anni acquisita dal gruppo di lusso monsieur François Pinault – è da sempre vicina al mondo dell’arte (avevamo parlato, per esempio, delle mostre organizzate durante la direzione creativa di Tomas Maier). Con la nuova direzione di Matthieu Blazy, succeduto a Daniel Lee nel 2021 e in procinto di presentare la sua prima linea moda il prossimo febbraio, la connessione tra moda e arte nel marchio è rimasta molto solida, complice il l’appartenenza al gruppo Kering, il cui presidente è un mega collezionista con tanto di celebri musei e centri d’arte a Venezia e a Parigi. È proprio in questo filone, infatti, che il brand ha lanciato durante le feste natalizie 2021-2022 la campagna Bottega for Bottegas, un’iniziativa per celebrare e far conoscere l’artigianato italiano. Durante le festività natalizie il marchio ha condiviso i propri spazi fisici e online con 12 botteghe da tutta Italia: sono i Krumiri Rossi, storico marchio di biscotti di Casalmonferrato; Respighi Drums, eccellenza per batterie e tamburi; il Pastificio Martelli di Lari, nel pisano; la fornace veneziana Orsoni (l’unica che ancora usa il fuoco vivo); la prestigiosa Cantina Bisson; i cartai amalfitani di Amatruda; il Gin Ginepraio; il Premiato Oleificio Vanini; il Saponificio Varesino; la Riso Pozzi del pavese; gli storici cioccolatai napoletani di Gay-Odin; le ceramiche di Enza Fasano. Insomma Bottega Veneta è sì uscita da tutti i social chiudendo nel corso dello scorso anno agli account ufficiali, ma sta continuando – come da propositi – a dar modo ai social di parlare di lei.
– Giulia Giaume
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