Marco Sabadin – Sguardi di Pietra

Informazioni Evento

Luogo
T FONDACO DEI TEDESCHI
Fontego dei Tedeschi, Calle del Fontego, 30100 , Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

10 – 18.30

Vernissage
14/01/2022
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Marco Sabadin
Generi
fotografia, personale

Mostra fotografica “Sguardi di Pietra. Venezia vista dalle sue statue”, una selezione di 52 immagini del fotografo Marco Sabadin su Venezia attraverso l’occhio privilegiato di un drone.

Comunicato stampa

Il Fondaco dei Tedeschi presenta dal 14 gennaio al 30 marzo 2022 la mostra fotografica “Sguardi di Pietra. Venezia vista dalle sue statue”, una selezione di 52 immagini del fotografo Marco Sabadin su Venezia attraverso l'occhio privilegiato di un drone che ha sorvolato la città nel 2020 durante il lockdown della primavera scorsa e continuato nel 2021.

Un viaggio che inizia dalla stazione e arriva fino all'Arsenale, passando per San Marco, Rialto, San Polo, toccando S. Nicolò dei Mendicoli per risalire ancora fino alla Salute giungendo finalmente attraverso la Giudecca all'isola di San Giorgio.

52 pannelli fotografici stampati di diversa grandezza e posti a diverse altezze rispetto al punto di ripresa; immagini di generose dimensioni che vanno dal 100 x 140 cm per arrivare al formato 200 x 140 cm.

“Ho pensato di girovagare per Venezia immaginando di essere un uccello che sorvola a bassissima quota la città, accarezzando tetti e statue, campanili e capitelli. – dichiara il fotografo Marco Sabadin – Un punto di vista che mi ha sempre affascinato e che nel corso del tempo ho cercato di rendere concreto attraverso gli strumenti che avevo a disposizione, ma purtroppo con scarsi risultati, fino all’avvento dei droni. Durante il lockdown ho avuto l’occasione e i permessi per far sorvolare un drone sulla città per documentare Venezia e ho così realizzato un sogno: guardare questa meravigliosa città da punti di vista inconsueti”.

Marco Sabadin nasce il 4 dicembre 1959 a Venezia, città dove vive e lavora.

Pilota di APR dal 2014, da quarant’anni vive di fotografia, operando non solamente nel veneziano ma spostandosi spesso anche nel triveneto, corredando con le sue foto le notizie di varie testate giornalistiche locali, nazionali e agenzie internazionali. Vision, agenzia del quale è socio dal 1986, fornisce inoltre servizi fotografici a diverse istituzioni veneziane. La sede in centro storico arricchisce la proposta fotografica ai propri clienti grazie ad una sala di posa allestita sia per still life che per ritrattistica.

Fondaco dei Tedeschi

L’edificio che accoglie Fondaco dei Tedeschi fu eretto nel 1228 per ospitare i mercanti d’Oltralpe e divenne rapidamente uno dei luoghi di scambio commerciale tra Occidente e Oriente più significativi di Venezia, sede di contrattazioni e compravendite di metalli e pietre preziose, spezie rare, seta, vetri, broccati, velluti e pizzi.

Distrutto due volte dagli incendi, fu ricostruito nella forma attuale nel 1508. Oggetto di radicali interventi strutturali agli inizi del XX secolo, nel 1925 le Poste ne divennero ufficialmente proprietarie. Nel 2008, Edizione Property acquista l’edificio e affida il restauro all’ architetto olandese Rem Koolhaas dello studio OMA. Nel 2016, DFS Group apre in questo spazio Fondaco dei Tedeschi, il suo primo lifestyle department store in Europa e incarica l’inglese Jamie Fobert del progetto di riqualificazione degli spazi interni e degli arredi.

Al Fondaco dei Tedeschi i visitatori possono vivere un’esperienza, olistica e autenticamente veneziana. Al suo interno si trova un'offerta di prodotti e di brand appartenenti ai settori della moda, degli accessori, del beauty, della gastronomia e prodotti di altissima qualità scelti fra i più rappresentativi del Made in Italy e della moda internazionale ma, anche, una selezione accurata di artigianato del territorio, la cucina di qualità di uno chef stellato e, ancora, storia, architettura nonché arte e cultura. Fondaco dei Tedeschi si conferma infatti anche importante polo culturale per la città di Venezia, grazie alle mostre di arte contemporanea e al nutrito calendario di eventi che hanno animato e animano il padiglione degli eventi al quarto piano, richiamando un pubblico sempre più numeroso e affezionato.