Una creatura mitologica al giorno: tutti i mostri di Iman Joy El Shami-Mader su Instagram
Giunta a più di mille disegni in quattro anni e mezzo, la creator dietro il profilo “Mythical Creaturologist” condivide con gli 11mila follower su Instagram le sue opere tratte dalle leggende di oltre 150 Paesi.
Una creatura mitologica (quasi) ogni giorno: è fantasy e poetico il viaggio di Iman Joy El Shami-Mader attraverso le tradizioni e leggende di 150 Paesi. Il progetto della disegnatrice amatoriale sudtirolese, diventato molto popolare sui social nel corso di quattro anni e mezzo di lavoro, consiste nel riprodurre con delicati e dettagliati disegni le creature delle diverse mitologie mondiali. Il seguito è nutrito: sono più di 11mila i follower su Instagram che attendono di scoprire, con i suoi quotidiani aggiornamenti, nuovi fantasiosi mostri. Dalla francese Bestia di Gévaudan all’Uccello-Diavolo dello Ski Lanka, passando per il serpente infernale Praester e gli islandesi vitelli di mare, ogni creatura dell’account mythical.creaturologist è accompagnata da una suggestiva descrizione e un piccolo sigillo rosso.
COME IMAN JOY EL SHAMI-MADER È DIVENTATA MITHICAL CREATUROLOGIST
Tutto è cominciato nel settembre 2017. “Facevo cinque lavori, ero esausta. Avevo bisogno di gestire lo stress e fare qualcos’altro, avere un outlet che mi tenesse sana”, racconta Iman Joy El Shami-Mader, nata e cresciuta a Merano. “Avevo ordinato il libro Fantasmagoria, di Terry Beaverton, che mi è arrivato il primo di ottobre. Era stupendo: ho pensato, in pausa pranzo farò un disegno al giorno per tutto il mese di ottobre. Ha funzionato benissimo, e il 31 ottobre ho scelto di andare avanti”. E va avanti da allora, anche mentre l’artista classe 1988 lavora come orafa e traduttrice. I disegni, fiabeschi e minuziosi, sono frutto di un talento intuitivo: “Sono autodidatta, ho disegnato fin da piccola, poi più niente per molti anni e a un certo punto ho ricominciato. Disegno ogni giorno solo dal 2017. Una volta all’anno, sempre il primo di ottobre, ridisegno il primo mostro che ho fatto, l’Amphisbaena (un drago con due teste, una normale e una alla fine della coda), e lì si vede che disegnare tanto ogni giorno serve”. Questo impegno costante ha ripagato sia in soddisfazione sia in attenzione mediatica, con tanto di volano social: “Il mio profilo è andato virale la prima volta quando mi ha intervistata la rivista online Atlas Obscura, poi mi hanno sentita Artnet e Fortune, così come dei media dall’Argentina e dalla Turchia”. Ad attirare non sono solo i disegni, ma anche l’attenzione culturale e la sensibilità di Iman Joy: “Cerco sempre risorse e materiali del luogo da cui provengono le creature mitologiche: se c’è un cane georgiano con le ali, cerco una razza di cane che sia solo georgiana, se trovo una sirenetta delle Filippine, disegnerò una donna filippina. Anche solo imparare qualcosa di nuovo ogni giorno è una cosa fantastica per me”. Il suo interesse onnivoro per il fantastico l’ha portata anche ad avvicinarsi a mostri della pop culture, come quelli di Miyazaki e Star Wars, che a suo dire non sono che “la versione moderna delle vecchie fiabe”. El Shami-Mader non ha preferiti ma ogni volta che studia scopre una nuova bestia che la colpisce. L’ultima con cui le è capitato, racconta, è la brasiliana Bragança, una specie di spettro che vive nelle paludi e protegge i granchi durante i riti di accoppiamento, così come le donne in fuga dagli stupratori, “una figura molto particolare, enorme, ricoperta di pelo e con un pene così lungo che a volte se lo lancia alle spalle”. Piani per il futuro? Nuove bestie: “Potrei continuare per tutta la vita, ci saranno sempre nuovi mostri da disegnare”.
– Giulia Giaume
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