CoviDiaries
Progetto multimediale dell’agenzia fotogiornalistica Parallelozero che racconta due anni di pandemia, invitando a una riflessione sui grandi temi emersi in questi 24 mesi.
Comunicato stampa
9 Marzo 2020: una data che non dimenticheremo. L’Italia entra ufficialmente in lockdown. Cambierà tutto per sempre. I fotogiornalisti dell’agenzia Parallelozero hanno tenuto una cronaca puntuale e capillare di un Paese stremato che con tenacia ha saputo reagire.
È nato così CoviDiaries, progetto collettivo che documenta, attraverso la fotografia, i segni indelebili della pandemia su ciascuno di noi. Una narrazione per immagini protratta nel tempo, diventata un’occasione per riflettere sulle cose del mondo e sulla loro complessità.
Organizzata da Fabbrica del Vapore, Associazione Fotografica e agenzia Parallelozero, in collaborazione con il Comune di Milano e con il sostegno di Fondazione di Comunità Milano e di Vivisol - Sol Group, l’esposizione CoviDiaries apre gratuitamente al pubblico dal 29 gennaio al 25 febbraio, presso le sale della Fabbrica del Vapore a Milano.
Una mostra che, dopo l’esposizione nel 2020 a Bergamo in occasione di un’edizione speciale di Fotografica, Festival di Fotografia e nel 2021 al Salone Internazionale del Libro di Torino, giunge dopo due anni di lavoro anche nel capoluogo lombardo.
Voci, volti e avvenimenti emblemi della pandemia italiana in una serie di proiezioni e circa 60 foto esposte, selezionate sulle diverse linee narrative di questi mesi: emergenza sanitaria, impatto sociale, conseguenze economiche, ritorno alla normalità e poi ripartenza e campagna vaccinale, attraverso tutte le trasformazioni che la pandemia ha portato nella nostra società e nelle nostre vite. La fruizione della mostra è accompagnata dai brani di “Quarantine Scenario” dei Casino Royale.
Come sottolinea Daniela Sonzogni, Presidente dell’Associazione Fotografica: “La fotografia non chiede permessi e non lascia spazio a scuse. È un linguaggio universale che documenta e fa riflettere sulla necessità di assumerci nuove responsabilità. Fotografica – Festival di Fotografia di Bergamo è nato per narrare la contemporaneità, il mondo che cambia, i luoghi remoti della terra ma anche le piccole o grandi storie di comunità. La prestigiosa collaborazione con Parallelozero trova origine nel desiderio di raccontare insieme un evento epocale, per testimoniare le nostre vite durante un periodo terribile, che ha mostrato la fragilità dei nostri equilibri ma anche la forza di reagire e di guardare avanti. Ecco allora che la fotografia ci aiuta a non dimenticare. Diventa il punto di partenza di una riflessione collettiva, necessaria per dare un senso e per cogliere l’opportunità di cambiare”.
Riflessione e memoria: “Fin da subito come Parallelozero abbiamo sentito l’esigenza di realizzare una sorta di scatola della memoria, da aprire quando tutto questo sarebbe finito - aggiunge Sergio Ramazzotti, giornalista, fotografo e cofondatore di Parallelozero - È con questo presupposto che abbiamo creato CoviDiaries. Oggi che si avvicina il secondo anniversario dell’inizio della pandemia, benché non siamo ancora usciti dal tunnel, ci sembra il momento giusto di aprire quella scatola, e vedere cosa contiene. È un atto simbolico, che ci auguriamo possa tenere vivi o riportare a galla i ricordi di un’esperienza collettiva durante la quale ci siamo scoperti capaci di cose che non sospettavamo, e che ci hanno resi orgogliosi di essere cittadini del nostro Paese. Ed è anche un modo per rendere un tributo e, ci auguriamo, dare un senso alle troppe vittime del virus”.
I panel tematici di CoviDiaries: quattro incontri e think tank.
CoviDiaries è prima di tutto mostra fotografica e proiezioni, ma anche una serie di incontri tematici sui grandi temi che, nati e mutati con l'evolversi della pandemia, attendono approfondimenti e risposte urgenti.
Nei quattro appuntamenti previsti (a partire dal 3 febbraio ogni giovedì alle 18) esperti e rappresentanti di rilievo di diversi ambiti (ricercatori, scienziati, innovatori, imprenditori, filosofi, urbanisti, sociologi, virologi, economisti e policy maker) si confronteranno sul presente in un confronto aperto e rivolto al futuro sui temi cruciali imposti dalla pandemia: le nuove povertà e il welfare, la socialità e i giovani, la cultura e lo spettacolo, la sanità locale e globale, il lavoro e l’impresa.