Le Missioni Consolata di Torino diventano un nuovo polo culturale e museale
Uno spazio da duemila metri quadri dedicato al dialogo e all’apprendimento con una sala espositiva, un’aula magna e dei laboratori. Sarà inaugurato all’inizio del 2023 nella casa madre di corso Ferrucci.
Dopo 120 anni, le Missioni Consolata di Torino si reinventano: nello spazio principale di corso Ferrucci 14, l’ala che dà su via Cialdini, nascerà un polo museale e culturale di duemila metri quadri dove incontrarsi e fare comunità, corredato da una aula magna, una sala espositiva, laboratori e una biblioteca. L’investimento da circa due milioni di euro è stato annunciato in occasione dell’anniversario della fondazione dell’istituzione da parte del beato Giuseppe Allamano il 29 gennaio, e la fine dei lavori è prevista per il gennaio 2023.
IL NUOVO POLO CULTURALE DEI MISSIONARI
“La città si arricchisce di un luogo di esposizione di collezioni museali già esistenti ma da decenni non più accessibili al pubblico, un luogo di incontri sul mondo e le grandi sfide del nostro pianeta”, ha detto il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Il nuovo polo, che si svilupperà su tre piani, andrà a integrarsi con la rete museale torinese, ha detto il Superiore generale dell’Istituto Missioni Consolata Stefano Camerlengo, il cui istituto ha formato anche l’abate Ogliari in corsa per il soglio dell’Arcidiocesi torinese. L’allestimento immersivo del 150mila fotografie conservate nella struttura insieme a mille film d’epoca e 10mila reperti vari (tra collezioni etnografiche, minerali, lettere e diari dei missionari) è stato assegnato alla torinese Mediacor, che con la Consolata aveva già realizzato Mater Amazonia ai Musei Vaticani. La ristrutturazione, eco-consapevole, è stata affidata agli architetti Massimo Venegoni e Margherita Bert, che hanno collaborato con la Consolata e Mediacor per lo sviluppo del progetto, e lo spazio sarà gestito da tre missionari della struttura. Una sorta di “luogo della memoria” sorgerà anche a Nairobi, in Kenya, approdo dei missionari nel 1902.
I MISSIONARI DELLA CONSOLATA A TORINO
Lo spazio, ha detto Camerlengo, sarà “a disposizione della Chiesa piemontese, da cui siamo nati e che ci ha inviati nel mondo e con la quale condividiamo il nostro patrimonio affinché continui a mantener vivo il fuoco della missione”. Nati nel 1902 come organizzazione para-cattolica – il loro fondatore è stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II – i Missionari della Consolata sono laici e religiosi, ma votati a vita alla castità e all’obbedienza, e hanno come primo “compito” quello dell’evangelizzazione, secondariamente quello di eventuali attività benefiche. Hanno ampliato nel giro di oltre un secolo la propria presenza nel mondo: oggi la Consolata è in Argentina, Brasile, Canada, Corea del Sud, Kenya, Mozambico, Mongolia, Polonia, Portogallo, Taiwan, Stati Uniti e Sudafrica.
-Giulia Giaume
https://www.consolata.org/new/
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