Emilio Fantin – Improvvisazione interiore

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE BARUCHELLO
Via del Vascello 35, 00152 , Roma , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì – venerdì ore 16.00-19.00

Vernissage
08/02/2022

ore 18

Artisti
Emilio Fantin
Curatori
Gabi Scardi, Carla Subrizi
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra prosegue una ricerca decennale compiuta da Emilio Fantin sugli stati di coscienza da svegli, durante il sogno e nel sonno.

Comunicato stampa

Martedì 8 febbraio 2022 la Fondazione Baruchello inaugura la mostra di Emilio Fantin Improvvisazione interiore, che resterà aperta fino all’11 marzo 2022.

L’esposizione è in continuità con il progetto Risvegli, a cura di Gabi Scardi e Katherine Desjardins, incentrato sul tema dei flussi di coscienza e immaginazione, e arriva a Roma dopo essere stata presentata nel 2021 a Torino, Chicago, Milano e Bologna con performance, mostre, proiezioni e seminari. Il progetto Risvegli è stato presentato da Centro Itard Lombardia e sostenuto dall’Italian Council VIII edizione, programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

A Roma la mostra Improvvisazione interiore si presenta come una tappa ulteriore di questo lungo progetto che continua una ricerca decennale compiuta da Emilio Fantin sugli stati di coscienza da svegli, durante il sogno e nel sonno. Si tratta di un’indagine complessa ed articolata che ha portato l’artista ad esplorazioni degli stati di coma, coinvolgendo persone che seppur reduci da traumi profondi erano in grado di esprimere forza vitale e nuovi orizzonti.

La mostra presso la Fondazione Baruchello è pensata come un dispositivo a più tappe all’interno del quale il dialogo tra immagini, racconto, performance, produrrà giustapposizioni aperte e performative: l’installazione The Light of Darkness, consiste in sette video sul tema della coscienza che narrano le testimonianze di alcune persone che hanno partecipato al progetto, condividendo le proprie esperienze sullo stato di coma, e che fanno capo all’associazione Amici di Luca, della Casa dei Risvegli dell’Ospedale Bellaria di Bologna; una serie di dieci disegni e fotografie riferiti a diversi stati di coscienza; la proiezione del film Sciamani tratto dalla performance realizza al MAMbo nel 2021.

Prima dell’inaugurazione della mostra si svolgerà la performance Improvvisazione interiore, a cui prenderanno parte, oltre a Emilio Fantin, Marco Fellini, Pani Galeazzi, Martina Magno, Elisa Ottaviani e Carla Subrizi. La performance consiste in una pratica collettiva basata sui flussi di immaginazione che, come spiega lo stesso Fantin “intende coagulare in un’unica immagine, anche se poliedrica, i flussi di immaginazione di sei persone”. La performance è stata preceduta da sedute online dove si sono sperimentati modalità, parole, tempi per raggiungere un risultato di forte intensità estetica. Gli esiti di questa performance potranno essere ascoltati, attraverso una installazione audio, all’interno della mostra.

Parallelamente agli eventi programmati in Risvegli è stata lanciata la piattaforma

www.poeticsofnonperceptible.com, inoltre è in corso di pubblicazione The light of darkness che raccoglie la ricerca svolta da Emilio Fantin per il progetto Risvegli.
BIOGRAFIA

Emilio Fantin pone le condizioni per un confronto dialettico tra saperi diversi, dalla logica matematica, all’agricoltura, al mondo dei sogni. Indaga le relazioni tra piante, terra e altre forme di vita e, partendo da una visione biodinamica, mette in atto processi artistici che ne manifestano il carattere estetico. Le sue incursioni nel campo della logica intendono illuminare il confine tra ragione e intuizione, terreno fertile per immaginari sorprendenti. Crea spazi e situazioni in cui invita a condividere l’area non geografica del sonno e del sogno, un’area in cui si generano intense dinamiche di scambio, intendendo mostrare ciò che chiama “l’aspetto sociale dei sogni”, alla ricerca di quei legami speciali e nascosti che animano la vita di una comunità. Delle sue ricerche, Emilio Fantin cura in particolare l’aspetto pedagogico; pone grande attenzione al dialogo che si esprime come Arte della Conversazione e al concetto di Comunità Invisibile, dove gli aspetti poetici ed evocativi del vivere sociale diventano pratica quotidiana. Dal 2005 è docente alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove ha iniziato assieme ad altri docenti una sperimentazione didattica, passando dai singoli corsi al corso integrato fino a culminare nel laboratorio Architettura e Arte negli spazi pubblici. Parallelamente è stato creato L’Osservatorio Public Art, struttura di ricerca per l’arte negli spazi pubblici. È promotore del progetto Dynamica, gruppo di studio nomade, per una ricerca sul rapporto tra i diversi saperi. Ha dato vita, assieme agli altri artisti del progetto Lu Cafausu, alla Fondazione Lac o le Mon, (San Cesario di Lecce, Puglia) per la ricerca artistica. Ha tenuto lezioni all’Art Institute of Chicago (2012) e collaborato con Free Home University, promosso dalla fondazione canadese Musagetes (2013/14). Ha partecipato a manifestazioni nazionali e internazionali tra cui: Sensibile Comune NAM, Galleria Nazionale Arte Moderna, Roma (2016); ASU (Arizona StateUniversity) Art Museum (2013): Documenta 13 a Kassel (2102); Frasq, Festival internazionale della performance, Parigi (2011); Performa, Festival Internazionale della performance, New York, (2007); Biennale di Venezia (1993, 1999, 2008).