Gyotaku Levante – Quel che resta
Officina Parnaso presenta “Quel che resta“ secondo capitolo del progetto Metamorfosi.
Comunicato stampa
QUEL CHE RESTA
築地市場
Gyotaku Levante
A cura di Officina Parnaso
Inaugurazione 20.02.2022
Fino 20/03/2022
realizzato in collaborazione con
Palazzo Giorgi
Dipartimento di Scienze fisiche della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Siena
con il patrocinio di Università degli Studi di Siena
C/O Palazzo Giorgi, chiasso del Bargello 5, Siena
Officina Parnaso presenta “Quel che resta“ secondo capitolo del progetto Metamorfosi: ospiti delle stanze di Palazzo Giorgi, affacciate su Piazza del Campo, 10 opere dell’artista Gyotaku Levante (Elena Dicapita, 1985), in dialogo con una xilografia della serie Toto Shokei Ichiran dell’artista giapponese Katsushika Hokusai, comporranno una narrazione che porti attraverso la delicatezza della carta giapponese, e la magia dell’impressione Gyotaku, a toccare con mano la fragilità e la bellezza al contempo del nostro mare. La tecnica Gyotaku (魚拓, da gyo "pesce" + taku "impressione”, “litografia") è il tradizionale metodo giapponese di realizzare stampe di pesci, una pratica che affonda le proprie radici alla metà del XIX secolo. Questa forma di stampa naturale era in origine usata dai pescatori giapponesi per testimoniare le proprie catture, ma finì presto per divenire una forma d’arte a sé stante. Questo percorso di “impressioni” su carta di riso o di soia offre un calco, un’istantanea del nostro mare, creando così l’occasione per una riflessione sullo stato di salute della natura, supportata dai dati scientifici del Dipartimento di Scienze fisiche della Terra e dell’Ambiente.
Palazzo Giorgi è una dimora storica nel cuore della città, che da sempre unisce all’accoglienza di ospiti una proposta culturale: la mostra QUEL CHE RESTA è il battesimo per una collaborazione con Officina Parnaso che porterà in futuro il percorso a comporsi di nuovi passi.
Elena Di Capita (Chiavari, 1985), frequenta l'istituto d'arte di Chiavari (100/100): successivamente si trasferisce a Brescia per studiare restauro a Botticino (diplomata nel 2007) e lavora come restauratrice soprattutto in ambito architettonico. Nel 2014 si laurea in Beni Archeologici presso l'università degli studi di Genova. Durante questo periodo lavora soprattutto in trasferta in Italia e all'estero in paesi come Yemen, Oman, Emirati Arabi Uniti, Francia. Nel 2017 con la nascita del figlio Damiamo le trasferte finiscono e con loro il lavoro di restauro. Nel 2018, scopre l'arte dei gyotaku. Nel 2019 apre il suo studio a Lavagna (GE) di Gyotaku e il suo marchio Gyotaku Levante. Nel 2022 diventata membro del Gyotaku Art Takuseikai Europe, va a Zanzibar per insegnare gyotaku in progetto tutto al femminile con l'associazione turca Umutsensin, Prossima ad inaugurare mostre a Siena e Rennes (Francia).