Il 2022 del Palaexpo di Roma. Programma di Palazzo delle Esposizioni, Macro e Mattatoio

Presentato in conferenza congiunta il calendario di mostre e appuntamenti del polo del contemporaneo capitolino. Ancora nessun nome per il successore di Cesare Pietroiusti alla presidenza di Palaexpo

A tre anni e mezzo dalla costituzione del CdA in carica, il Palaexpo è maturo abbastanza per mettere l’accento su ciò che si sta facendo, più che su quello che si vorrà fare. È questa l’idea del presidente Cesare Pietroiusti, che ribadisce l’importanza di lavorare sulla continuità, pur avviandosi ad abdicare a breve al suo ruolo.

Conferenza stampa alla Rotonda, Palazzo delle Esposizioni, Roma

Conferenza stampa alla Rotonda, Palazzo delle Esposizioni, Roma

IL PROGRAMMA 2022 DI PALAEXPO A ROMA

Nel presentare la programmazione per il 2022 di Palazzo delle Esposizioni, Macro, Mattatoio e Museo delle Periferie (quest’ultimo ancora sprovvisto di una sede fisica) si è scelto, non a caso, di indire una conferenza congiunta. La progettualità del polo del contemporaneo ha scelto infatti di fondarsi sul dialogo: sotto il profilo concettuale, è l’incontro tra diversi linguaggi, nel segno della ricerca umanistica e scientifica, il faro guida; mentre nell’incontro con altri soggetti e istituzioni della città, per un proficuo scambio di risorse, si esprime la vocazione di Palaexpo, “la cui formula peculiare è la complessità”, sottolinea Pietroiusti. Gli fa eco Clara Tosi Phampili, nell’annunciare il concretizzarsi di un’idea di “rete espansa” che caratterizzerà il programma culturale per l’anno in corso.

Marinella Pirelli Film ambiente, 1968-1969/2004. Installazione 35 mm trasferito su digitale, colore, sonoro, struttura modulare in metallo, pannelli serigrafati in policarbonato, cm 375 x 375. Archivio Marinella Pirelli, Varese. Courtesy Richard Saltoun Gallery. In mostra per Il video rende felici, Palazzo delle Esposizioni

Marinella Pirelli Film ambiente, 1968-1969/2004. Installazione 35 mm trasferito su digitale, colore, sonoro, struttura modulare in metallo, pannelli serigrafati in policarbonato, cm 375 x 375. Archivio Marinella Pirelli, Varese. Courtesy Richard Saltoun Gallery. In mostra per Il video rende felici, Palazzo delle Esposizioni

LE MOSTRE A PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI

In dialogo con la Galleria Comunale d’Arte Moderna, il 12 aprile, inaugurerà a Palazzo delle Esposizioni la mostra Il video rende felici, progetto sulla videoarte italiana a cura di Valentina Valentini, che da un lato all’altro del Traforo Umberto I veicolerà un programma condiviso di performance, festival, proiezioni. Il catalogo, edito da Treccani, ha l’ambizione di diventare “un atlante della videoarte italiana”, ribadisce la Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali Maria Vittoria Marini Clarelli. Nel 2022 del Palazzo delle Esposizioni si rinnova l’appuntamento con il World Press Photo (27 aprile – 12 giugno), ma i riflettori sono puntati sull’autunno, per l’apertura del grande progetto curatoriale condiviso con la Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini e il MAXXI per riflettere sulla figura, il ruolo e la modernità di Pier Paolo Pasolini, nel centenario della sua nascita. Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo prenderà forma dal 18 ottobre, protraendosi fino all’inizio del 2023, vantando un comitato curatoriale congiunto e una visione univoca, pur nell’autonomia di narrazione di ognuna delle tre sedi coinvolte: “Si tratta di uno stimolante esperimento di ragionamento curatoriale, indotto anche dalla riflessione scaturita dalla pandemia. Come la città pensa alle proprie istituzioni culturali? Come si rapportano i musei con il proprio pubblico?”, si domanda Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini e Corsini.

Cinzia Ruggeri, Cinzia Says … Ritratto di / Portrait of Cinzia. Photo Occhiomagico. Courtesy Occhiomagico

Cinzia Ruggeri, Cinzia Says … Ritratto di / Portrait of Cinzia. Photo Occhiomagico. Courtesy Occhiomagico

LE MOSTRE AL MACRO NEL 2022

In parallelo, e con auspicate tangenze, si sviluppa la programmazione del Macro, sotto la direzione artistica di Luca Lo Pinto. Venti sono le mostre che compongono il palinsesto per il 2022, già guardando al 2023: “C’è la volontà di proporre l’idea di un museo non autoreferenziale, che non offra un semplice intrattenimento, ma sia un luogo per far convergere i pensieri e stimolare il confronto. Esso stesso contenuto, aperto alla città”. Finora l’alto numero di presenze ha premiato il progetto, stimolato anche dalla gratuità del museo. Gli highlight in calendario illuminano figure da riscoprire come quella dell’artista lituana Cathy Josefowitz, protagonista della retrospettiva internazionale The Thinking Body, ma anche grandi personalità della musica come Lee Scratch Perry. Tra gli appuntamenti più attesi, dal 16 marzo, Cinzia says…, prima antologica dedicata a Cinzia Ruggeri, fashion designer e artista visionaria. Il programma estivo, a partire dal 21 giugno, prevede l’inaugurazione di sei mostre, che coinvolgono anche grandi nomi, come quello di Richard Serra: il Macro riscoprirà con foto e documenti d’archivio la personale presentata dall’artista alla Galleria La Salita nel 1966. “L’idea che ci guida è quella di includere la città e la sua storia nella nostra programmazione”, sottolinea a riguardo Lo Pinto, che preannuncia anche la terza edizione di Buffalo in collaborazione con il Teatro di Roma, una giornata di incontro (il 21 maggio) dedicata ai diversi project space romani, e la personale di Diego Perrone in programma a partire dal 29 settembre, con una grande produzione che entrerà nella collezione del museo grazie al sostegno del PAC.

Teresa Margolles, Periferia dell’agonia, 2022. Installation view Padiglione 9B del Mattatoio. Photo Teresa Margolles Courtesy the artist e Azienda Speciale Palaexpo / Mattatoio

Teresa Margolles, Periferia dell’agonia, 2022. Installation view Padiglione 9B del Mattatoio. Photo Teresa Margolles
Courtesy the artist e Azienda Speciale Palaexpo / Mattatoio

IL MATTATOIO E LE ARTI PERFORMATIVE

Il Mattatoio, intanto, si conferma centro di produzione e formazione (con il master MAP_PA) al lavoro per valorizzare le arti performative. La stagione si apre, da subito (24 febbraio – 19 giugno) con l’installazione site specific dedicata alla città di Roma da Teresa Margolles in Periferia dell’agonia (a cura di Angel Moya Garcia), sesto episodio del progetto triennale Dispositivi sensibili. Spetta a Miguel Gotor, assessore alla cultura della Capitale, sottolineare come il Mattatoio potrà beneficiare dei fondi stanziati dal PNRR, stante la necessità di valorizzare la struttura e ristabilire una situazione di decoro urbano.

Cesare Pietroiusti

Cesare Pietroiusti

QUALE FUTURO PER PALAEXPO?

Allo scambio di battute tra Gotor e Pietroiusti è affidata la chiosa che non scioglie il futuro di Palaexpo: “Vorrei tornare a fare l’artista, posso?, ho chiesto all’assessore quando ci siamo incontrati”, esplicita Pietroiusti. Le domande della stampa non lasciano spazio a indiscrezioni sul successore alla presidenza, ma solo a qualche nota di Gotor sul futuro auspicato per un polo culturale ritenuto fondamentale per una città che “ha come sua missione la contemporaneità, decisiva per fornire una chiave di lettura complessiva di Roma, superando il confronto sterile tra antico e moderno. Prospetto un’attenzione crescente per i giovani e una propensione all’internazionalizzazione che però non ci faccia dimenticare dove abbiamo radici, nella città e nei suoi quartieri”.

– Livia Montagnoli

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati