Andreas Ragnar Kassapis – the Shallow Room
Partendo dalla psicoanalisi, dalla fenomenologia e la critica culturale contemporanea come strumenti metodologici di base, il lavoro di Andreas Ragnar Kassapis si concentra su temi riguardanti i meccanismi di percezione, memoria e rappresentazione.
Comunicato stampa
Partendo dalla psicoanalisi, dalla fenomenologia e la critica culturale contemporanea come strumenti metodologici di base, il lavoro di Andreas Ragnar Kassapis si concentra su temi riguardanti i meccanismi di percezione, memoria e rappresentazione. Avendo come punto di partenza le teorie cognitive della percezione degli oggetti, i suoi dipinti sollevano interrogativi sull'impronta delle immagini tecnologiche sulla percezione e sulla memoria nei tempi moderni.
Andreas Ragnar Kassapis (Atene 1981) osserva a proposito dei suoi lavori recenti: “I miei soggetti sono paesaggi o almeno 'aree' che conservano al loro interno oggetti inseparabili. Continuo la mia indagine sul concetto di Nuance e di conseguenza sul concetto di Mood (Stimmung); il concetto della Durata (la durée) e di conseguenza dell'esperienza soggettiva e del tempo vissuto; la nozione di distanza e quindi il concetto di prospettiva e le sue distorsioni".
Tra le mostre ricordiamo la sua partecipazione a Documenta 14 a Kassel e Atene curata da Adam Szymczyk, ad Haeven per la seconda Biennale di Atene del 2009, e le collettive al Palais de Tokyo di Parigi, al Benaki Museum di Salonicco, alla galleria Anthony Reynolds di Londra e alla Deste Foundation di Atene, tra le altre.
La mostra, intitolata the Shallow Room, è curata da Massimiliano Scuderi, promossa dalla Fondazione Zimei e realizzata in collaborazione con la galleria Kalfayan di Salonicco, resterà aperta dal 26 Febbraio al 30 Aprile 2022, nel rispetto delle misure anti-Covid 19.