Il Museo Novecento di Firenze contro la guerra. Tutte nere le prime pagine de La Nazione
Quattro pagine completamente coperte di nero, in segno di lutto e anche di protesta contro gli orrori della guerra che si sta combattendo in Ucraina. Così il museo fiorentino esprime la propria solidarietà al popolo ucraino
“È un segno di solidarietà e anche un messaggio ben preciso quello che vogliamo dare, con un museo italiano che risponde così all’articolo della Costituzione in cui si afferma che l’Italia ripudia la guerra”. Con queste parole Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento di Firenze, spiega ad Artribune la decisione, da parte dell’istituzione da lui guidata, di acquistare quattro pagine de La Nazione di Firenze per esprimere il proprio dissenso nei confronti della guerra tra la Russia e l’Ucraina. Pagine completamente nere, in segno di lutto, in cui compare solo la scritta “NO WAR”.
IL NO ALLA GUERRA IN UCRAINA DEL MUSEO NOVECENTO DI FIRENZE
“Credo che tutto il popolo italiano sia dalla parte della pace, come dimostrano le manifestazioni tenutesi in questi giorni”, continua Risaliti. “Abbiamo così scelto di acquistare quattro pagine de ‘La Nazione’ e di coprirle di colore nero, in segno di lutto ma anche per esprimere quanto sia oscura e buia la situazione attuale. Il nero cancella tutto, e sembra non esserci più spazio per il lume della ragione, a prevaricare è il nero della follia che è la guerra”. Sulla facciata del Museo, da quando è iniziata la pandemia è installata la scritta al neon di Claire Fontaine Siamo con voi nella notte; opera, questa, che “torna tragicamente d’attualità”, sottolinea Risaliti.
GUERRA IN UCRAINA. LE INIZIATIVE DEL MUSEO NOVECENTO DI FIRENZE
Nei prossimi giorni, ci anticipa Risaliti, sulla facciata del Museo Novecento verrà esposta una grande fotografia scattata da Alessandra Cinquemani durante la manifestazione tenutasi a Piazza Signoria per protestare contro la guerra in Ucraina. “È stata scattata dall’alto”, conclude Risaliti, “si vede il mezzo busto della copia del ‘David’ di Michelangelo circondato dalla folla e dalle bandiere della pace, la manifestazione ha riempito completamente Piazza della Signoria. Mi sembra di capire che tutto il mondo sta reagendo perché nessuno ha voglia di cadere nella follia della guerra”.
– Desirée Maida
https://www.museonovecento.it/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati