Vicoli & Ruelles
Rappresentazioni dello spazio urbano nel fumetto tra Italia e Québec.
Comunicato stampa
La mostra Vicoli e Ruelles – allestita inizialmente a Genova e in seguito a Montréal – presenta tavole di fumetti realizzate da 24 giovani autori italiani e quebecchesi, sul tema della rappresentazione dello spazio urbano.
Mentre in Italia la cultura fumettistica sta infine decollando, pur restando da un lato una cultura di nicchia (con il graphic novel) e dall’altro trovandosi in competizione con il manga dominante tra i giovanissimi, nell’area francofona è radicata da tempo, tanto che Montréal, anche grazie al suo Festival BD che nel maggio 2021 ha festeggiato i dieci anni di attività, è una capitale del fumetto nordamericano.
Lo spazio urbano è sicuramente un argomento stimolante per una mostra sul fumetto, poiché si tratta dello spazio in cui noi tutti ci muoviamo quotidianamente, che percorriamo, che percepiamo e che così plasma profondamente le nostre vite.
Vicoli e Ruelles nasce da una collaborazione precedente tra i curatori italiani e il Festival de la Bande Dessinée de Montréal e dal desiderio di mettere a confronto le modalità di rappresentazione di due spazi che, pur con profonde differenze, presentano punti di contatto. Infatti, sebbene si tratti di spazi europei e nordamericani, vi si può identificare una tangenza nella presenza di vicoli e di ruelles, ovvero spazi urbani ristretti, intimi, protetti, che possono facilmente diventare metafora della nostra interiorità e delle nostre relazioni.
Le due città al centro della mostra, che non si limita però a rappresentarle, sono Genova e Montréal. Per Genova, i vicoli sono l’essenza del centro storico medievale, il nucleo centrale della città. Tutti i genovesi sanno che l’impianto urbano antico si divide in due zone: quella dei vicoli o caruggi, la città bassa, vicina al porto, animata da una variegata umanità, talvolta in crisi ma sempre pulsante, e quella delle ”crêuze”, le stradine di mattoni che si inerpicano sulle colline ripide, ancora costellate di giardini e di orti. Le “ruelles” di Montréal sono viuzze che scorrono sul retro delle case a tre piani, sulle quali si affacciano i giardini, spesso occupate dai ragazzini che giocano a hockey e dai cani accompagnati dai loro padroni. Sono vie “abusive” in quanto non hanno una numerazione, ma accolgono forme di vita solidale, locandine, incontri.
Gli autori in mostra sono 12 italiani e 12 quebecchesi: Eliana Albertini, Paolo Bacilieri, Bianca Bagnarelli, Lorena Canottiere, Sara Colaone, Andrea Ferraris, Emanuele Giacopetti, Gabriella Giandelli, Marino Neri, Davide Reviati, Silvia Rocchi, Pietro Scarnera, e Caroline Breault alias Cab, Samuel Cantin, Ariane Dénommé, Pascal Girard, Michel Hellman, Mélanie Leclerc, Tania Mignacca, Djibril Morissette-Phan, Michel Rabagliati, Salgood Sam alias Max Douglas, Shaghayegh Moazzami, Mireille St-Pierre.
La mostra – a cura di Elisa Bricco, Johanne Desrochers, Anna Giaufret, Ferruccio Giromini, Franco Melis, Greg Nowak – è organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura con il Festival BD de Montréal (FBDM), il Dipartimento di Lingue e Culture Moderne (DLCM), il Centro di Ricerca Interdipartimentale sulle arti VIsive (ciVIS) e il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Americhe (CIRAM) dell’Università di Genova ed è stata finanziata dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura (MiC) nell’ambito del progetto “Promozione Fumetto 2021. Cultura del Fumetto e del Fumetto contemporaneo in Italia e all’estero”.