La mitica DeLorean di “Ritorno al Futuro” diventa un’auto elettrica

Fu prodotta negli anni Ottanta dalla DeLorean Motor Company e progettata dall’azienda italiana di Giorgietto Giugiaro. Ora dopo 40 anni l’icona ritorna, ovviamente all’insegna della trazione elettrica

Per festeggiare il 54° anniversario dalla sua fondazione, la torinese Italdesign ha annunciato sul proprio sito la collaborazione con DeLorean in “un nuovo elettrizzante viaggio”. Un gioco di parole per nulla casuale che volutamente, insieme al nome della nuova vettura, svela il dettaglio, forse, più innovativo di questo interessante progetto ancora avvolto nel mistero. Si tratterà, infatti, di un’auto elettrica che debutterà nel corso dell’anno dotata molto probabilmente della nuovissima piattaforma modulare EVx, architettura che Italdesign ha sviluppato insieme agli ingegneri della scuderia F1 Williams Advanced Engineering. Questo nuovo schema strutturale prevede come elemento centrale del telaio proprio la batteria, contenuta in un guscio di carbonio, garantendo in questo modo le alte prestazioni di una vettura GT, come la EVolved, capace nello specifico di generare una potenza di 1.341 CV e un’autonomia massima di mille km.

DE LOREAN EVOLVED: IL CONCEPT TRAILER

Con lo slogan “The past can be your future”, la DeLorean Motor Company ha annunciato sul proprio sito il lancio del suo ultimo progetto, che vede proprio la classica DMC-12 tornare nel futuro. Un salto temporale per l’iconica auto di Back to the Future che avviene dopo 40 anni di stop, con un’estetica e una tecnologia tutta rinnovata, sotto il nome di EVolved. Pronta a conquistare i cuori di tutti i fan della trilogia di Zemeckis, la vettura è recentemente apparsa in un concept trailer alquanto criptico. In un gioco di luci e ombre della durata di una manciata di secondi, è possibile intravedere alcuni dettagli senza che venga data un’idea complessiva del design rinnovato dell’auto. Senza dubbio moderna ed in linea con il fascino futuristico delle più recenti auto elettriche di lusso, DeLorean mantiene pressoché inalterati i tratti più iconici disegnati dalla sapiente mano di Giorgetto Giugiaro alla fine degli anni ‘70. VolkswagenFiatMaseratiLotus e Alfa Romeo possono vantare, insieme a DeLorean, la produzione di numerosi modelli che portano la firma del celebre designer ed imprenditore italiano che proprio per quest’ultima aveva previsto le inconfondibili porte ad ala di gabbiano. Un tratto inconfondibile che ritroviamo anche nel nuovo modello, accompagnato da un cofano dai contorni taglienti ed un emblema illuminato a V.

Doc Marty DeLorean Zemeckis

Doc Marty DeLorean Zemeckis

DELOREAN, LA SCELTA DI ZEMECKIS

Mi stai dicendo che hai costruito una macchina del tempo con una DeLorean?”; “Dovendo trasformare un’automobile in una macchina del tempo, perché non usare una bella automobile?”. Il famoso scambio tra Marty (Michael J. Fox) e Doc (Christopher Lloyd) entrato nella storia del cinema pone una domanda interessante della quale non tutti conoscono la riposta. Fra tante auto perché è stata scelta proprio la DeLorean DMC-12? La spiegazione viene fornita in un’intervista al grande regista della saga di “Ritorno al Futuro (1985-1990), Robert Zemeckis, nella quale l’autore spiegava come la scelta fosse stata dettata principalmente da necessità narrative. Infatti, le porte ad ala di gabbiano e la caratteristica carrozzeria in acciaio inossidabile, volutamente non verniciata, della DeLorean conferivano all’auto un aspetto insolito e futuristico, plausibile per giustificare lo sgomento della famiglia Peabody che nel 1955, quando Marty appena giunto dal futuro piomba nel loro granaio, scambia la vettura per un’astronave aliena.

DeLorean, One, California 1984

DeLorean, One, California 1984

LA STORIA DELL’AZIENDA DELOREAN

Allo stesso modo, è ancora meno conosciuta la storia dell’omonima casa automobilistica fondata da John DeLorean nel 1975 e chiusa successivamente per bancarotta nel 1985, solo pochi mesi prima del debutto sul grande schermo dell’unico modello fabbricato — la DeLorean DMC-12 per l’appunto — che avrebbe reso famosa l’azienda produttrice della “macchina del tempo” in tutto il mondo. Così si è concluso, apparentemente, un capitolo della storia automobilistica che sembrava ormai destinato a non avere futuro, almeno fino all’arrivo di Stephen Wynne. Originario di Liverpool, inizialmente gestiva una struttura indipendente di assistenza auto in California, quando un cliente si fece avanti portando la sua DeLorean in riparazione. In seguito alla cessazione delle attività da parte della società, i proprietari delle DMC-12 smisero di ricevere assistenza anche dai concessionari ufficiali, rimanendo di fatto abbandonati a sé stessi. Quando si sparse la voce della presenza di un centro di riparazioni capace di mettere mano con efficienza sui motori PRV V6 — Peugeot, Renault, Volvo — montati sulle DeLorean, Wynne divenne un punto di riferimento negli Stati Uniti. Così, nel 1985, decise di fondare una società in Texas, la DeLorean One, dedita alla vendita di parti di ricambio — precedentemente acquistate da fabbriche in liquidazione — e un servizio di assistenza dedicato. Ribattezzata con l’attuale nome di DeLorean Motor Company nel ’95, Wynne ottenne due anni più tardi i diritti di distribuzione esclusivi, costruendo nei primi anni del 2000 una nuova struttura, abbastanza grande da ospitare tutte le auto, gli strumenti e le parti di ricambio necessarie e che oggi rappresenta la sede ufficiale.

Althea Novari

https://www.delorean.com/
https://www.italdesign.it/

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Altea Novari

Altea Novari

Vive a Roma dove si è laureata in Cinema e televisione presso il DAMS di Roma Tre. Spesso si trova a Milano per trasformare la passione per la fotografia, il cinema e i nuovi media in un lavoro appagante.

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