Unconventional Still Life
NP ArtLab propone come progetto di apertura una mostra collettiva dal titolo “Unconventional Still Life” che racconti alcuni punti focali di questo nuovo progetto dedicato all’arte contemporanea.
Comunicato stampa
NP ArtLab propone come progetto di apertura una mostra collettiva dal titolo “Unconventional Still Life” che racconti alcuni punti focali di questo nuovo progetto dedicato all’arte contemporanea. L’esposizione mette in dialogo artisti appartenenti a diverse generazioni che si relazionano attraverso media differenti che vanno dalla pittura, alla scultura e alla fotografia. L’intermedialità e il dialogo, estetico e concettuale, tra artisti emergenti, mid-career e storicizzati sono alla base dell’idea progettuale di NP ArtLab.
La proposta di un tema come quello della natura morta in chiave non convenzionale, fa riferimento a uno dei grandi nuclei tematici della storia dell’arte e ci permette di vedere come la rappresentazione di questi soggetti inanimati sia mutato con il passare del tempo rispetto all’utilizzo di linguaggi diversificati e rispetto alla scelta degli elementi ritratti ma come permanga la perfetta sospensione nel tempo.
L’ immutevolezza è uno degli aspetti che ha caratterizzato le nature morte del Seicento che si avvalevano della pittura per fissare eternamente un’immagine di natura e vita. La capacità di ritrarre fiori e frutta, animali e piante, diviene frequente alla fine del Cinquecento e nei primi anni del Seicento conosce un successo senza precedenti, soprattutto se si considera la pittura nordica fiamminga e tedesca e la pittura italiana, con forte riferimento a Caravaggio e ai pittori che si ispirarono al grande maestro.
Tra le opere parte dell’esposizione “Unconventional Still Life” è indubbio il riferimento a Giorgio Morandi e alla rivisitazione del concetto di natura morta nel Novecento, in cui le sagome sfumano una dentro l’altra in giochi di luci e colori diventando suggestioni. Le composizioni di oggetti e le geometrie oscillano tra le soluzioni formali dettate dalla realtà e la poetica evocativa data dall'immaginazione.
Nelle opere parte dell’esposizione “Unconventional Still Life” è indubbio il riferimento, esplicito e non, a Giorgio Morandi e alla rivisitazione del concetto di natura morta nel Novecento, in cui le sagome sfumano una dentro l’altra in giochi di luci e colori diventando suggestioni. Le composizioni di oggetti e le geometrie oscillano tra le soluzioni formali dettate dalla realtà e la poetica evocativa data dall'immaginazione.
Cambiano i soggetti, le sperimentazioni e i processi che in questa mostra vengono raccontati attraverso grandi maestri come lo spazialista Lucio Fontana, passando per la ricerca della luce e trasparenza dei bicchieri rappresentati quotidianamente da Peter Dreher, fino ad artisti emergenti che rompono definitivamente gli schemi della tradizionale rappresentazione di oggetti inanimati con uno sguardo al passato ma prendendone anche le distanze. L’accostamento tra i vari artisti avviene secondo connessioni tematiche, studi di oggetti inanimati e armonie estetiche.
Con opere di: Giorgia Agnese Cereda, Peter Dreher, Lucio Fontana, Krizia Galfo, Jack Pierson, Giulio Polloniato, Federico Polloni, Francisco Tropa, Aldo Sergio, Guendalina Urbani, Marco Maria Zanin