Alberto Marci – La nave che ti porta

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA MACCA
Via Lamarmora 136, Cagliari, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

ogni martedì, giovedì e venerdì dalle 19 alle 21, o su appuntamento. Nel rispetto delle disposizioni anti COVID-19 è consigliata la prenotazione a [email protected]

Vernissage
10/03/2022

ore 19

Artisti
Alberto Marci
Generi
arte contemporanea, personale

La nave che ti porta, seconda mostra personale di Alberto Marci (Cagliari, 1985), e i testi critici di Efisio Carbone, Direttore Artistico del Museo MACC, e di Veronica Paretta, artista visiva.

Comunicato stampa

Galleria Macca è lieta di presentare La nave che ti porta, seconda mostra personale di Alberto Marci (Cagliari, 1985), e i testi critici di Efisio Carbone, Direttore Artistico del Museo MACC, e di Veronica Paretta, artista visiva.

La mostra sarà visitabile dal 10 marzo al 20 maggio, ogni martedì, giovedì e venerdì dalle 19 alle 21, o su appuntamento. Nel rispetto delle disposizioni anti COVID-19 è consigliata la prenotazione a [email protected]

LA NAVE CHE TI PORTA

Alberto Marci appare nel panorama artistico isolano come uno dei più dotati e qualificati delle giovani generazioni. Il suo percorso, sempre molto rigoroso, predilige il linguaggio della grafica e dell'incisione. Numerosi viaggi, residenze e borse di studio gli hanno permesso di approfondire nel tempo l'esperienza artistica aprendo la ricerca a costanti indagini territoriali e comunitarie.

La sua è sempre una poetica dello specchio che non cessa mai di considerare autobiografica forse per prendere le necessarie distanze da un parallelo percorso professionale.

Le capacità di Alberto Marci sono davvero notevoli, come evidenziano le serie in mostra: dalla serigrafia alla pittura gestuale fino alla sagomatura a laser, l'artista si serve di molteplici procedimenti ma tutto è condotto con estremo equilibrio estetico e sintesi concettuale, uniformato da una luce tonale che è ironica brezza vitale.

Il sorriso di Alberto solleva anche i pensieri più drammatici e ossessivi, feroci e paranoici, spesso annidati dentro forme liquide e li stende al sole, lascia che danzino la canzone del tempo.

La nave che ti porta sottolinea col suo passaggio l'orizzonte, tra acqua e cielo, come un dito che scorre sul libro della vita.

Alberto Marci dispiega le vele al vento per lasciarle attraversare da colore e segni. Tutto fluisce sotto i piedi, anche l'esistenza che lascia traccia di sé per pochi istanti prima di dissolversi nella spuma di mare.

La nave è salpata, il molo svanisce e l'aria salmastra continua a bruciare vecchie cicatrici e nuove ferite.

[Efisio Carbone]

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Entrare nell'allestimento delle opere di Alberto Marci significa riportarsi in una situazione ambigua ma di grande serenità. Colori acerbi vibrano all’interno di uno spazio grande e pulito, si alternano e si sovrappongono toni caldi e freddi in una sorta di dolce combattimento tra tecniche calcografiche e tecniche pittoriche.

La nave che ti porta è il titolo di questa serie composta da tele finissime di cotone che si muovono libere, parole come ME e YOU sono state incise con una stampante laser, vengono sussurrate su grosse macchie blu e gialle come un mare aperto che ospita un corpo che galleggia. Alcuni elementi neri di stampo monotipo e serigrafico sono decisi, duri ed emergono su chiazze leggere di acquerello che quasi, come su una culla, cercano di essere trasportate in luogo sicuro. I colori, gli accostamenti e le composizioni giocano un ruolo importante nell’equilibrio cromatico dove l’armonia e il caos vivono una perfetta simbiosi.

La stesura dei colori ad acqua viene data come su carta d’acquerello, ricalcando su grande dimensione, la stessa vibrazione che emana questa tecnica, usata solitamente per abbozzare velocemente un paesaggio.

Alcune tele vengono lavorate in più riprese, campiture acquerellate vengono stese sulla tela bagnata, altre quando è asciutta, ricreando così delle stratificazioni riportate da diversi interventi.

Questo connubio di tecniche calcografiche e pittoriche ricrea atmosfere astratte e riporta sensazioni di unicità, di solitudine sconfinata e un continuo rimbalzare di tensioni.

Proseguendo l’installazione ci ritroviamo di fronte a due cerchi di carta di cotone. Sono due opere che compongono la serie Halos dove serigrafie e monotipi diventano protagonisti pur essendo seminascosti dalle tinte di alcune pennellate pittoriche. Le tecniche grafiche si sovrappongono l’una sull’altra con piccole immagini editabili che contengono impressi oggetti intimi e personali.

In questa lettura emergono sensazioni che non trovano margini nell’uso consapevole di affinate tecniche di stampa.

[Veronica Paretta]

BIO

Alberto Marci (Cagliari, 1985; vive e lavora a Cagliari), diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze nella sezione Arti Visive e Discipline dello Spettacolo/Grafica d’Arte. Dal 1999 al 2009 partecipa ai Master’s di sperimentazione e ricerca dell’atelier Casa Falconieri, è docente di grafica alla Fundación CIEC, Galizia. Artista segnalato nell'edizione 2006 del Premio di Grafica Pietro Parigi, nel 2008 e nel 2009 partecipa alle residenze sul libro d’artista alla Fondazione Stazione dell’Arte a Ulassai (Sardegna) in collaborazione con la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, e nel 2010 al festival IKASART II a Bilbao. Artista invitato per il 1° Encuentro Alfara-CIEC nello studio Alfara a Salamanca, selezionato per le residenze artistiche della Bienal de Cerveira in Portogallo. Dal 2015 al 2018 partecipa a vari programmi di residenze artistiche come ospite, tra i più importanti Progetto Borca a cura di Dolomiti Contemporanee, e La Ceiba Grafica a Coatepec (Messico). Attualmente sviluppa il proprio lavoro di ricerca e parallelamente si dedica all’insegnamento delle tecniche di stampa, all’editoria per altri artisti e a progetti speciali di design applicato all’editoria. Nel 2017 la sua prima mostra personale alla Galleria Macca, ha partecipato a varie mostre collettive. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni istituzionali e private, italiane ed internazionali.