Luciano Rossi e Sergio Sarri
Con la doppia mostra di Luciano Rossi e Sergio Sarri inaugura il centro culturale “Carlo Giornelli”
Comunicato stampa
Riprende “la rotta” delle terre lambite dall’arte, quella che si nutriva della vita sociale e delle atmosfere di paesaggi paralleli, dalle calde campagne dell’immediato entroterra, alle solari infinità del mare.
Con un tocco di classe retró anni ‘70, per prospettive contemporanee, inaugura nei giorni del 24, 25, 26 e 27 marzo 2022, a San Vincenzo (LI), in via Vittorio Emanuele II, n.105, la sala mostre e circolo culturale “Carlo Giornelli”.
Intitolata al cortonese colto, per molti anni frequentatore di Venturina Terme e di San Vincenzo, cultore dell’arte italiana, dal Rinascimento alla modernità, e collezionista della pittura macchiaiola, la nuova sede, nel fermento del pieno centro della zona pedonale, intende rianimare lo spirito artistico di un territorio dalla lunga, peculiare e intensa tradizione espressiva.
Un’inaugurazione estesa per ben quattro giorni (orario 17-20), per poter fruire “in distanziamento” del primo evento: la doppia mostra personale di pittura di due autori che dalla modernità scivolano oltre, con originali esiti di sintesi. Luciano Rossi, l’“indigeno” piombinese, residente a Riotorto, che esporta nel mondo la sua terra “sintetizzata”, ed il toscano-friulano Sergio Sarri, nipote di Carlo Giornelli, grafico e fumettista dalla lunga e importante carriera, dal nord Italia alla Spagna.
Sospinge l’impasto materico di colore e luce nelle prospettive estese fino alla proto-astrazione, Luciano Rossi, l’artista che sa restituire la poesia di ambientazioni calde e bellissime, e lo spettacolo unico della sua terra, a pieno titolo in un linguaggio pittorico contemporaneo che sconfina talvolta nel concettuale.
Nei lavori recenti di Sergio Sarri, si manifestano come dietro seducenti e morbidi tessuti, ma in realtà è l’illusionismo magistrale di un tratteggio d’autore, quello che imbriglia in colori eleganti o in toni di calde luci e ombre, silhouette e volumi di barche in approdo o in lenta navigazione, sdraie e ombrelloni crepuscolari, le Cinquecento pop e melanconiche, fino al mistero esoterico di simboli e volti, tutti rigorosamente, protagonisti solitari.
Così la sala e nuovo polo culturale ideato dai due artisti, in prima esposizione, intende aprire a qualsiasi forma d’arte e forse in un certo senso ri-animare lo spirito e il sentimento della cultura, che nella continuità ideale che va da Livorno a Piombino, fino alle propaggini grossetane della Maremma, è in parte venuto meno anche per la scomparsa di importanti autori, e il venire meno di associazioni, circoli e gallerie.
Un’elegante e accogliente sede che si illumina di espressività libera e di cultura, per il trionfo delle ragioni dell’anima e della bellezza, in un’epoca improvvisamente troppo oscura.
Nel rispetto delle vigenti disposizioni di sicurezza e delle regole di distanziamento per pandemia da Covid-19, la mostra di Luciano Rossi e Sergio Sarri, sarà in corso dal 24 marzo al 30 aprile 2022, nell’orario orario 17-20.
Info: 347 4848636.