Lucas Memmola – Trinity site
una riflessione sulla condizione fisica e psicologica dell’essere umano, situato in un contesto ipogeo che da un lato protegge e ripara, dall’altro inevitabilmente isola e disorienta.
Comunicato stampa
Con la mostra TRINITY SITE di Lucas Memmola (Bari, 1994), a cura di Fabio Avella e Lara Gaeta, dal 1 aprile al 9 giugno la sede milanese della galleria aA29 Project Room propone una riflessione sulla condizione fisica e psicologica dell’essere umano, situato in un contesto ipogeo che da un lato protegge e ripara, dall’altro inevitabilmente isola e disorienta.
TRINITY SITE non è solo il titolo della mostra, ma un toponimo che si identifica con lo spazio stesso della galleria che per l’occasione cambia aspetto, presentandosi come un rifugio sotterraneo.È letteralmente un sito tripartito dove ad ogni spazio corrisponde un estratto poetico del vissuto di un essere umano sospeso tra la vita, la sopravvivenza e la trasformazione.
Quando si varca la soglia il visitatore ha dunque la sensazione di trovarsi in un momento epocale di passaggio, che mette insieme, al contempo, passato e futuro. In TRINITY SITE si sperimenta una sensazione di mancanza, di solitudine e di adattamento, è un luogo dove i modi di vita e le abitudini dell’essere umano vengono messe in discussione.
Con questa opera site specific l’artista crea un parallelismo verticale, in cui l’ambiente fisico rappresenta il possibile futuro catastrofico della civiltà che è strettamente connesso a una condizione esistenziale dell’animo umano.
L’artista individua nella trasformazione spirituale il punto di partenza per attuare un cambiamento sul piano fisico, attraversando un inevitabile momento di transizione.
TRINITY SITE è una metanarrazione concreta che gravita intorno alle tracce di un uomo che, come una crisalide, si evolve lentamente, mettendo in luce la volontà della specie umana di tendere sempre e comunque verso la vita.
Le opere dell’artista sono state realizzate grazie al supporto tecnico di Fabrizio Romano Genovese.