Paolo Ventura – Short stories

Informazioni Evento

Luogo
BAGNI MISTERIOSI
Via Carlo Botta 18, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

sab 2 Aprile h 11.30 – 20.00
dom 3 Aprile h 10.00 – 17.00
dal 4 al 15 Aprile:
lun > sab h 18.00 – 21.00
dom h 14.30 – 17.30

Vernissage
01/04/2022

ore 18

Contatti
Telefono: ore 18
Sito web: http://www.teatrofrancoparenti.com
Biglietti

Ingresso cortesia 3,50€ Per il pubblico del Teatro Franco Parenti: ingresso libero in mostra, presentando all’ingresso di Via Botta il biglietto dello spettacolo.

Artisti
Paolo Ventura
Generi
fotografia, personale

il Teatro Parenti dedica una mostra personale all’artista.

Comunicato stampa

Continua la collaborazione tra il Teatro Parenti e l’artista Paolo Ventura.

Dopo il curioso intervento nella scenografia dello spettacolo Il delitto di via dell’Orsina di Eugène Labiche, andato in scena al Teatro Franco Parenti di Milano dal 9 al 23 Dicembre 2021, con regia e adattamento di Andrée Ruth Shammah, dove era proprio lui, Paolo Ventura, con le sue opere ingigantite a dimensione umana, a salire sul palco nella scenografia disegnata da Margherita Palli, il Teatro Parenti dedica una mostra personale all’artista.
Dal 1 al 15 aprile, infatti, nella palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti, Paolo Ventura esporrà oltre alle sagome della scenografia dello spettacolo, alcune Short Stories e i fondali utilizzati per realizzarle.
Le Short Stories sono un ciclo di opere che Paolo Ventura ha realizzato al ritorno da New York, tra il 2012 e il 2015 nel suo studio di Anghiari, un paesino della Toscana, dove l’artista ha passato molta parte della sua infanzia. In un angolo dello studio, situato in un vecchio granaio, l’artista ha costruito un piccolo palcoscenico, con diversi fondali da lui dipinti e lì ha iniziato a fabbricare brevi e poetiche storie per immagini.
Le scenografie sono diventate veri set fotografici dove l’artista è entrato a far parte di mondi fantastici ritraendo dapprima sé stesso, poi coinvolgendo il figlio Primo, la moglie Kim e il fratello gemello Andrea, come interpreti delle storie che andava a costruire. Sono piccoli racconti di guerra, di magia, di abbandono, dove si evince la passione dell’artista per i costumi, il travestimento, il circo e il teatro. Pagliaccio, mago, soldato, cacciatore e giocoliere, sono i personaggi che Paolo Ventura interpreta nel mondo suggestivo e senza tempo, che non di rado strappa un sorriso. In occasione dell’esposizione ai Bagni Misteriosi alcune di queste Short Stories: The birdwatcher/The vanishing man/The magician/The juggler/The man in the suitcase/Homage a Saul Steinberg, verranno rieditate in una dimensione inconsueta di cm 100 x 70.
Paolo Ventura nasce a Milano nel 1968, il padre Pietro è stato un famoso illustratore di libri per bambini negli anni settanta e ottanta. Si forma all’Accademia di Belle Arti di Brera e lavora come fotografo di moda negli anni 80, collaborando con riviste acclamate come Elle, Marie Claire e Vogue prima di trasferirsi a New York, dove inizia il suo lavoro di artista. Rientra in Italia nel 2011, dove lavora tra Milano e Anghiari.
Ventura, ama molto il mondo dell’opera e del teatro in generale e non è nuovo a felici incursioni in questo mondo.

Paolo Ventura è nato a Milano nel 1968. Nei primi anni ’90 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera che lascia quasi subito per interessarsi di fotografia. Nei successivi dieci anni, è fotografo di moda, di design e di paesaggio ma decide di abbandonare la fotografia commerciale e di trasferirsi a New York. In un piccolissimo studio a Brooklyn, quasi uno sgabuzzino inizia a ricostruire dei diorami relativi alla Seconda Guerra Mondiale in Italia, basandosi sui ricordi e le storie raccontate dalla nonna materna. Nel 2006 pubblica “War Souvenir”, il lavoro è un enorme successo al quale seguono numerose mostre in tutto il mondo. Negli anni successivi continua la sua ricerca artistica creando molti altri lavori tra cui “Winter Stories”, “The Automaton”, “Short Stories” e “Quarantine Diary”. Il suo lavoro è stato inoltre d’ispirazione per la realizzazione di scenografie e costumi per diverse opere del Lyric Opera of Chicago e del Teatro Regio di Torino. Le sue opere fanno parte di importanti istituzioni pubbliche e private tra cui il Boston Museum of Fine Arts, il MAXXI di Roma e la Maison Européen de la Photographie di Parigi.