Prova generale

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO LABORATORIO - EX MANIFATTURA TABACCHI
vico Lupinato 1 - 65013, Città Sant Angelo , Italia
Date
Dal al

da giovedì a sabato: 17:00-21:00; domenica 10:00-14:00 (possono variare verificare via telefono o mail)

Vernissage
02/04/2022

ore 18.30

Curatori
Enzo De Leonibus
Generi
arte contemporanea, collettiva
Loading…

Mostra collettiva.

Comunicato stampa

Sabato 2 Aprile 2022 presso il Museo Laboratorio Ex Manifattura Tabacchi si inaugura il secondo appuntamento di “PROVA GENERALE”, a cura di Enzo De Leonibus. In questo divenire del progetto, all’opera installativa di Gino Sabatini Odoardi altri spazi accolgono le opere di tre artisti invitati: Lino Capra Vaccina, Stefano Ventilii e Valerio De Iorio. Le opere presentate, pur nella loro eterogeneità hanno una caratteristica comune: quella di indurre lo sguardo, il corpo e i sensi in una totale condizione immersiva e contemplativa. Con questo appuntamento la collezione del Museo Laboratorio si arricchisce anche di una straordinaria opera fortemente voluta e desiderata, segno dell’interesse del Museo verso una ricerca espansa dei linguaggi dell’arte: “COSTELLAZIONI” Suite in sei Movimenti per il Museo Laboratorio, di Lino Capra Vaccina
Quando mi è stato chiesto dal Direttore del Museo Laboratorio Enzo de Leonibus, di comporre la musica che accoglie il pubblico alle Mostre, Esposizioni, Installazioni, ho pensato di creare una musica con una "Spazialità Sonora" che desse la sensazione di "ambienti" vari, e che avesse tre dimensioni percettive, una quella di provenire, un'altra di soffermarsi, e l'altra di defluire/dissolversi, in forma ciclica, e in continuo divenire. Una esperienza uditiva che accompagna e introduce al percorso di esposizione/i, dove si aggiunge l'esperienza visiva.

Stefano Ventilii si muove tra segni e linee che definiscono spazi consegnati o da ridisegnare o ripensare sulla base di un viaggio fisico o mentale, vissuto o sognato che nella pratica della libertà annulla le ragioni della geopolitica
Diventiamo terreni isolati, separati. Diventiamo isole in un mare che ci ha allargati. Gettiamo però a volte ponti tra di noi, consentiamo transiti sulle nostre terre all'altro. Siamo isole, zattere in mezzo al mare. Abbiamo costruito su di esse le nostre città, le nostre strade, le nostre vite. Questo mare della nostra vita ci lambisce i bordi, ci manda alla deriva. Siamo tutti in balia di questi flutti che a volte ci avvicinano e a volte ci allontanano. Cerchiamo nella notte del mondo approdi possibili su cui naufragare, timidi segni di fuochi, luci di fari lontani. Indicatori al contempo di porti e marcatori di bordi..

Valerio De Iorio ci propone e ci avvolge in una condizione di mimesi “rovesciata”, l’elemento generatore, una foto della venere capitolina o, se si vuole, forse la regina Cleopatra è già storicamente nella definizione aristotelica. L’opera “Mimesi” contiene al tempo stesso una visione statica e un movimento temporale di riappropriazione e negazione, un azzeramento del tempo ove tutto è possibile, la cosa torna carne e di nuovo sua perenne rappresentazione. Felice la collaborazione con L. Capra Vaccina che con il brano “Lo spazio trascendente” sposta ulteriormente l’opera verso profondità e lontananze che De Iorio, credo, cercasse nella sua visionarietà, nella sua opera.

Il tableaux vivant, attraverso la “stillness performed” analizza l’interazione tra l’immagine fissa e l’immagine vivida, palpitante in dissolvenza continua

Enzo De Leonibus