Second life: tutto torna
Torna la mostra dedicata al rapporto tra arte, bellezza e sostenibilità ambientale che espone al pubblico le opere vincitrici del concorso indetto da Alia Servizi Ambientali S.p.A.
Comunicato stampa
Dal 2 al 29 aprile 2022, a Pistoia, nel chiostro interno del Palazzo Comunale, il trecentesco Palazzo degli Anziani, si terrà la mostra “Second life: tutto torna”, dedicata al rapporto tra arte, bellezza e sostenibilità ambientale che espone al pubblico le opere vincitrici del concorso indetto da Alia Servizi Ambientali S.p.A.
“Second life: tutto torna” nasce da una call lanciata da Alia Servizi Ambientali S.p.A. nei mesi scorsi - un progetto a cura di Marco Meneguzzo, docente di storia dell’Arte all'Accademia di Brera - e rivolta a giovani artiste e artisti sotto i 29 anni, chiamati a confrontarsi, utilizzando qualsiasi tipo di materiale e di supporto, con i temi molto sentiti e dibattuti della sostenibilità ambientale, del recupero e riciclo della materia.
Tra le circa trenta opere in mostra, selezionate come finaliste del concorso tra quasi cento progetti, spiccano le tre vincitrici, scelte da una giuria di affermati critici, storici e direttori delle principali istituzioni toscane. No one should die for fashion, realizzato con la pratica del ricamo su una camicia e un paio di jeans, è il progetto che si è aggiudicato il primo premio, firmato dalla giovanissima Mariarita Ferronetti, classe 2000. È un grido d’allarme sull’impatto del fast fashion, facendo riferimento in particolare al disastroso crollo del Rana Plaza in Bangladesh, edificio commerciale di otto piani in cui persero la vita 1129 persone. I capi di cui si compone questo lavoro infatti provengono dal Bangladesh e sono stati prodotti nello stesso anno del crollo. L’autrice è stata premiata per aver saputo interpretare con una sintesi efficace, semplice, forte e immediata le implicazioni non solo ambientali, ma anche sociali della tematica proposta.
Sub Respiro (2020), seconda opera classificata, è un progetto video di Miriana di Martino che chiama a riflettere sull’impatto degli imballaggi nell’ambiente. Realizzato durante il periodo del lockdown, porta lo spettatore ad immergersi in un fondale marino pieno di rifiuti: il suo respiro, simulato nella parte sonora del video, diventa sempre più affannoso man mano che i rifiuti aumentano, poiché ormai si trova intrappolato e impossibilitato nelle sue azioni, senza nessuna via d’uscita. Tensioni attive, installazione di Alice Bertolasi, realizzata attraverso reazioni chimiche, è invece la terza classificata, selezionata in quanto mostra tangibilmente e senza inutili abbellimenti il processo di degrado degli elementi della vita quotidiana.
Tre anche le opere esposte che hanno ricevuto dalla giuria del concorso una menzione speciale. Esse sono: Global Warming, che si pone come un monito per l’umanità verso gli effetti del riscaldamento globale, realizzato da G.RIOT (un gruppo di giovani artiste: Rellini, Fontani, Socci, Pedrone) usando tecniche pittoriche 3D e incisioni su calce minerale con stilo metallico in acciaio-titanio, pitture ad olio e spray su compensato a fondo calce; Abbandonatamente di Noemi Ferrari, opera realizzata con stampa a secco su carta cotone Hahnemühle e pastelli e la coppia di immagini fotografiche Avrei voluto saper cucir, tu sai farlo? di Ilaria Feoli.
Gli altri artisti selezionati che troviamo in mostra sono: Alessandro Armetta, Susanna Bagdzinska Mierzejewska, Dalila Boualoua, Laura Cescon, Gaia D’inzeo, Andrea Di Giovenale, Ilaria Feoli, Noemi Ferrari, Lisa Fornaroli, G. Riot (Gruppo: Rellini, Fontani, Socci, Pedrone), Andrea Gianfanti, Greta Gibilisco, Ambra Grassi (Ember), Giulio Locatelli, Natalia March, Linda Mauri, Matteo Moni, Elisa Pietracito, Roksolana Rogovska, Giacomo Sala, Sara Santarelli, Matilda Stefanini, Lorenzo Temussi, Alice Terragni, Domenico Vandai , Matilda Vit, Zhang Yu.
Quella pistoiese è la terza tappa di “Second life: tutto torna” che ha già toccato tra dicembre 2021 e febbraio 2022 le città di Firenze e Prato. La mostra, corredata da un catalogo ufficiale pubblicato da Mandragora, sarà allestita successivamente in altri territori serviti da Alia Servizi Ambientali S.p.A., per concludere il tour – a fine settembre 2022 – a Firenze, nel cortile di Michelozzo a Palazzo Vecchio.
Il progetto, ideato e promosso da Alia, vuole diventare una tappa fissa annuale. Partner dell’iniziativa sono Maggio Musicale Fiorentino, Palazzo Strozzi, MAD Murate art district, Centro Pecci, Pistoia Musei, Officina Giovani, Evolve Marie Tecnimont Foundation, Fondazione CR Firenze, Belvedere Spa, Revet e Scapigliato. La giuria che ha selezionato le opere vincitrici è formata da: Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Valentina Gensini, Direttore Artistico centro Murate Art District, Elena Magini, curatrice del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Chiara Banchini, Direttore Tecnico del Maggio Musicale Fiorentino, Monica Preti, direttrice di Pistoia Musei e Sergio Risaliti, Direttore Artistico Museo Novecento Firenze.