Dancing Studies
Programma di performance inedite dei coreografi William Forsythe, Lenio Kaklea, Ralph Lemon e Pam Tanowitz ispirate alla mostra “Bruce Nauman: Contrapposto Studies” presentata a Punta della Dogana.
Comunicato stampa
Programma di performance inedite dei coreografi William Forsythe, Lenio Kaklea, Ralph Lemon e Pam Tanowitz ispirate alla mostra “Bruce Nauman: Contrapposto Studies” presentata a Punta della Dogana sino al 27 novembre 2022.
Curatori del programma di performance e della mostra “Bruce Nauman: Contrapposto Studies”: Carlos Basualdo e Caroline Bourgeois
PROGRAMMA
2 - 3 aprile 2022, “MANUAL LABORS” selezione di William Forsythe
Teatrino di Palazzo Grassi – auditorium: proiezione di una selezione di “52 Portraits”, Francesca Fargion, Hugo Glendinning, Jonathan Burrows e Matteo Fargion
Teatrino di Palazzo Grassi – foyer: performance live di “Both sitting Duet”, Jonathan Burrows e Matteo Fargion e di “Table Music” di Thierry de Mey, eseguita da Les Percussions de Strasbourg.
Punta della Dogana: “PARAPHRASE” di William Forsythe
Dal 7 al 10 aprile 2022, torna la proiezione di “52 Portraits” nell’auditorium, nel foyer proiezioni delle performance “Table Music” di Thierry de Mey e “Hands” di Jonathan Burrows.
Punta della Dogana: “PARAPHRASE” di William Forsythe
22 – 23 aprile 2022 “Sonatas and Interludes” di Lenio Kaklea
Atrio di Palazzo Grassi
1 – 5 maggio 2022, “Dancing the Studio” di Pam Tanowitz
Teatrino di Palazzo Grassi
16 – 19 giugno 2022: “In Proximity” Ralph Lemon
Chiesa dei Santi Damiano e Cosma – Fabbrica H3, Giudecca
Una parte dei costumi della performance di Lenio Kaklea e i costumi per le performance di Pam Tanowitz sono realizzati da Matthieu Blazy per Bottega Veneta che accompagna Palazzo Grassi – Punta della Dogana nella realizzazione di questo importante ciclo di appuntamenti.
Ad eccezione degli spettacoli del 22 e 23 aprile, per cui è necessaria la prenotazione, tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero sino a esaurimento posti.
Palazzo Grassi – Punta della Dogana presenta da aprile a giugno 2022 “Dancing Studies”, un ciclo di performance inedite, firmate da importanti coreografi internazionali, invitati da Carlos Basualdo e Caroline Bourgeois, curatori della mostra “Bruce Nauman: Contrapposto Studies” in corso a Punta della Dogana, a sviluppare un progetto ad hoc in dialogo con l’opera di Bruce Nauman.
William Forsythe, Lenio Kaklea, Ralph Lemon e Pam Tanowitz hanno progettato quattro azioni performative che si svolgeranno in diversi spazi della Pinault Collection a Venezia e alla Chiesa dei Santi Damiano e Cosma – Fabbrica H3 con il coinvolgimento di sound designer e performer.
La mostra “Bruce Nauman. Contrapposto Sudies”, in corso a Punta della Dogana fino al 27 novembre, pone al centro del percorso espositivo la ricerca che Bruce Nauman ha dedicato al corpo attraverso l’uso pioneristico della performance, la sperimentazione sonora e l’uso di nuovi media, a partire dalla rivisitazione di un suo celebre lavoro del 1968, “Walk with Contrapposto”, che lo ritraeva avanzare lungo un corridoio di legno allestito nel suo studio mentre si sforzava di mantenere la posa chiastica.
Ad aprire il programma sabato 2 e domenica 3 aprile 2022 è il coreografo di origini americane, William Forsythe, Leone d’oro alla Biennale Danza nel 2010, che cura e presenta “MANUAL LABORS”, un intervento articolato in più parti su due sedi: il Teatrino di Palazzo Grassi e Punta della Dogana.
Due live performance accoglieranno il pubblico nel Foyer del Teatrino “Both sitting Duet” di Jonathan Burrows su musiche di Matteo Fargion e, a seguire, “Table Music” di Thierry de Mey, eseguita da Les Percussions de Strasbourg, mentre in auditorium verrà proiettata una selezione dei “52 Portraits” di Francesca Fargion, Hugo Glendinning, Jonathan Burrows e Matteo Fargion.
Contestualmente un’azione sviluppata da William Forsythe appositamente per questa occasione si sviluppa nelle sale di Punta della Dogana, si tratta di “PARAPHRASE”.
Le proiezioni tornano anche nei giorni dal 7 al 10 aprile 2022 con i video delle performance “Table Music” di Thierry de Mey e “Hands” di Jonathan Burrows.
Venerdì 22 e sabato 23 aprile 2022, in occasione delle giornate di anteprima della Biennale Arte 2022, l’appuntamento con “Dancing Studies” continua con la partecipazione di Lenio Kaklea che torna in Italia dopo il premio conferitole da Hermès Italia Foundation e Triennale di Milano nel 2020.
La ballerina, coreografa e scrittrice greca di base a Parigi, si esibirà nell’atrio di Palazzo Grassi in un duetto con il pianista Orlando Baas, su una delle opere considerate tra le più significative di John Cage, “Sonatas and Interludes”, su cui lavora a partire dal 2019. Si tratta di un ciclo di venti pezzi per piano preparato in cui si riversa tutta l’influenza esercitata dalla filosofia orientale e la ricerca di nuove fonti sonore che caratterizzano la produzione del compositore alla fine degli anni Quaranta.
La coreografa si focalizza su uno degli aspetti marginali della genesi di questo ciclo, cioè il legame tra Cage e le danzatrici afro-americane Syvilla Fort e Pearl Primus a lui coeve per cui realizzava composizioni sonore per pianoforte preparato. Attraverso questa lettura alternativa, Lenio Kaklea offre in realtà una prospettiva inedita della propria produzione, caratterizzata dall’utilizzo di media diversi su cui intervengono influenze provenienti dalla teoria femminista e la critica istituzionale, rivelando gli spazi più intimi in cui si forma l’identità individuale.
Da domenica 1 a giovedì 5 maggio 2022, Pam Tanowitz, conosciuta per il suo approccio astratto alle idee classiche e contemporanee sul movimento, presenterà una nuova istallazione di danza, “Dancing the Studio”. Ispirata all’opera “Mapping the Studio” di Bruce Nauman e all’enfasi che mette sul processo più che sul risultato, “Dancing the Studio” fa scomparire i confini tra il processo e l’opera. I momenti di prove e la performance diventano un’unica cosa.
La coreografa americana trasforma il foyer del Teatrino in una scuola di danza con “Dancing the Studio” dove collabora con sei dei suoi ballerini (Christine Flores, Zachary Gonder, Lindsey Jones, Brian Lawson, Victor Lozano e Melissa Toogood) e il designer Jeremy Jacob per dare vita a una coreografia che prende forma davanti al pubblico nel corso di cinque giorni di lavoro. Ogni giornata si configura come è una conversazione intima tra Pam Tanowitz e i suoi danzatori, fatta di un lavoro lento che svela i meccanismi interni al suo processo creativo.
L’allestimento di “Dancing the Studio” include una serie di proiezioni video disegnate dall’artista e designer Jeremy Jacob che esplorano il tema del ‘Contrapposto’ includendo due film realizzati in collaborazione con Tanowitz: “David” e “I was waiting for the echo of a better day”.
L’ultimo appuntamento con “Dancing Studies” è con Ralph Lemon, da giovedì 16 a domenica 19 giugno 2022 presso la Chiesa dei Santi Damiano e Cosma – Fabbrica H3, Giudecca.
Il coreografo, teorico e artista visivo americano ha immaginato un lavoro che si compone di più frammenti elaborati nel corso di tanti anni di ricerca sul movimento, il testo e il suono. Dunque non un processo di riattivazione delle performance di Bruce Nauman, né tantomeno di emulazione, ma un insieme di azioni che possano richiamare alla memoria alcune delle opere in mostra a Punta della Dogana creando inedite connessioni, inserite entro una scenografia con un forte impatto visivo e un complesso paesaggio sonoro.
“Dancing Studies” si inserisce nel programma di iniziative ideate e rivolte ad approfondire l’opera di uno degli artisti più importanti della scena contemporanea internazionale.
In questo ambito, Palazzo Grassi – Punta della Dogana ha presentato il ciclo “Bruce Nauman Archive for the Future”: 11 video conversazioni condotte da Carlos Basualdo e Caroline Bourgeois, che indagava l’influenza che l’artista americano ha esercitato sul lavoro di artisti, danzatori, storici dell’arte, performer, musicisti internazionali. Le interviste disponibili sul sito palazzograssi.it hanno coinvolto Philippe Parreno (artista), Anne Imhof (artista), Boris Charmatz (ballerino e coreografo), Paul Maheke (performer), Élisabeth Lebovici (storica dell’arte), Ralph Lemon (performer), Tatiana Trouvé (artista), Teodor Currentzis (direttore d’orchestra), Lenio Kaklea (ballerina e coreografa), Elisabetta Benassi (artista) e Nairy Baghramian (artista).
Come dichiarano i curatori Carlos Basualdo e Caroline Bourgeois: «L’idea di “Dancing Studies” è emersa durante una conversazione con Philippe Parreno nell’ambito del progetto di interviste “Nauman Archive for the Future” dedicato alla mostra di Bruce Nauman “Contrapposto Studies” a Punta della Dogana e realizzato prima della sua apertura al pubblico. Mentre parlavamo del progetto espositivo, ci è apparso evidente che questa serie di conversazioni era non tanto un commento sulla mostra che non aveva ancora aperto al pubblico, quanto un tentativo di estenderla in modo discorsivo, o per le meno di sondare i suoi limiti. Se, come ha detto Marcel Duchamp, “lo spettatore completa l’opera d’arte”, è possibile dire che una mostra finisce nello spazio demarcato dalla sua presentazione fisica? O è possibile concepire una sua potenziale estensione nel tempo e nello spazio, attraverso l’esperienza del visitatore, o forse più distintamente, attraverso la potenziale conversazione che la mostra potrebbe suscitare e, infine, attraverso la produzione di altre opere d’arte che potrebbe essere in parte o interamente influenzate dall’esposizione?
La premessa di “Dancing Studies” è di estendere la mostra in corso a Punta della Dogana con un ciclo di performance e installazioni che si svolgeranno a Venezia da marzo a giugno 2022. Le performance sono eseguite da un gruppo di coreografi che lavorano in Europa e negli Stati Uniti, tra i più celebrati di oggi: William Forsythe, Lenio Kaklea, Ralph Lemon e Pam Tanowitz. Alcune delle performance presentate costituiscono risposte dirette a “Contrapposto Studies” o al lavoro di Nauman in generale (Forsythe, Lemon e Tanowitz). Altre sono state scelte specificatamente dagli artisti per stabilire un dialogo con l’esposizione (Kaklea). Nell’insieme il programma rappresenta una controparte e un completamento di “Nauman Archive for the Future”, ma anche una potenziale sviluppo della mostra a Punta della Dogana.».