Segno d’oro 2022 – Marinella Senatore
Venerdì 1 aprile, a Milano nello stand della galleria Mazzoleni al Miart, verrà consegnato a Marinella Senatore il Segno d’oro. L’artista campana sarà la terza artista a ricevere il premio ideato nel 2007 dall’Associazione Culturale Segno.
Comunicato stampa
Venerdì 1 aprile, a Milano nello stand della galleria Mazzoleni al Miart, verrà consegnato a Marinella Senatore il Segno d’oro. L’artista campana sarà la terza artista a ricevere il premio ideato nel 2007 dall’Associazione Culturale Segno.
A partire dal traguardo dei trenta anni dalla pubblicazione del primo numero della Rivista Segno – raggiunto nel 2007 – l’Associazione Culturale Segno, nella figura del Presidente Umberto Sala e della redazione diretta da Lucia Spadano, hanno istituito il Premio Segno d’oro: un manufatto originale e appositamente realizzato, periodicamente assegnato ad un artista contemporaneo in attività che si è distinto per particolari meriti artistici e per l’impegno nel suo lavoro internazionalmente riconosciuto. L’assegnazione del Premio Segno d’oro viene decretata in virtù di particolari meriti artistici, individuati dal Presidente, coadiuvato da una Commissione di soci e critici tra i più esperti dell’Associazione Culturale Segno. L’artista vincitore si rende disponibile alla elaborazione del successivo manufatto in due copie originali: un esemplare da assegnare al futuro vincitore e un esemplare da conservare nella raccolta di opere della Associazione Segno.
Il primo manufatto è stato elaborato in 3 copie dall’artista Luigi Ontani che nella sua generosa disponibilità ha interpretato il trofeo come una allegoria delle arti, così descrivendolo: “C’è la tavolozza da pittore, d’oro (con otto colori all’infinito come se fossero altrettanti occhi colorati), che sostiene una macchina fotografica digitale nel cui schermo visivo c’è il mio autoritratto come San Luca, il pittore della Vergine, d’apres Guercino, che a sua volta ha in mano una tavolozza, e che io feci a Madras negli anni ’70 con un fotografo che si chiamava Krisnam e che aveva un giovane assistente cieco. La macchina fotografica è sormontata da una mano, la mano del pittore, in cui il dito indice diventa un pennello e il pollice una foglia di ontano, l’Alnus, come fosse un’allusione al mito di Dafne, mentre sull’apice del pennello sta un arcobaleno in cui c’è un piccolo volto come se fosse un mio autoritratto, la mia maschera miniaturizzata con un anello che lo sostiene”.
Nel 2007 la Commissione dei soci, sentito il parere di critici ed esperti, ha conferito il primo Segno d’oro all’artista greco Costas Varotsos (Atene 1955) con la seguente motivazione: “Per aver rinnovato il linguaggio della scultura, approdando alla grande dimensione dell’arte pubblica con originali interventi in varie nazioni europee e americane. In Italia ha realizzato opere ambientali a Roccascalegna (Ch) con una straordinaria opera tra le montagne de La Morgia; a Padula (Sa) nell’ambito della Rassegna “Fresco Bosco” a cura di Achille Bonito Oliva; a Casacalenda (Cb) nella manifestazione Kalenarte; a Torino con la Fontana a Piazza Benefica; a Gibellina (Tp) con un paesaggio artificiale realizzato con le rovine del terremoto.”
L’assegnazione del Premio Segno d’oro conferito all’artista vincitore Costas Varotsos ha avuto luogo nell’ambito di ArteFiera a Bologna, il 25 gennaio 2008.
Nel 2012 il secondo Premio “Segno d’oro”, realizzato da Luigi Ontani, è stato conferito all’artista Nunzio Di Stefano (1954 Cagnano Amiterno, Aq) in occasione di ArteFiera a Bologna nel gennaio 2012, con la seguente motivazione proposta da Francesco Moschini e Lucia Spadano: “Per il rinnovato linguaggio della scultura, creando opere sempre legate ad una relazione fisica con la materia generatrice di seduzioni, oscillante tra memoria arcaica e metamorfica e con idee che non sono quasi mai oggettualità definite. Il suo lavoro ci restituisce raffinate visioni nella padronanza e nell’utilizzo dei legni bruciati, piombo, gessi, bronzi e ruggine, in eleganti contrappunti chiaroscurali e affascinanti relazioni tra architettura e natura”.
Il 1 aprile 2022 a Milano nell’ambito di MiArt, verrà conferito il Premio Segno d’oro 2022 a Marinella Senatore (1977 Cava dei Tirreni, Sa), artista designata vincitrice dal presidente dell’Associazione Culturale Segno e dal direttore Lucia Spadano, coadiuvati da una commissione di esperti redattori, fotografi e critici d’arte (Maila Buglioni, Roberto Sala e Pietro Marino).
Molto apprezzata in recensioni critiche su molteplici pubblicazioni nazionali ed estere, Marinella Senatore è una riconosciuta artista, musicista e storica filmmaker, che offre sempre spunti di qualità, anche per la sua più recente svolta concettuale e scelta estetica, che per la prima volta si esprime attraverso le più tradizionali forme, con tele e pittura, proponendo anche autoritratti e temi di riflessione sul corpo e nei dettagli fisici del femminile. “Marinella – scrive Pietro Marino – mette allo scoperto il piacere manuale della pittura, nutrita di amori per la luce che dal Rinascimento veneto vanno al moderno colour field americano-romano. Rilancia il disegno come medium realista pertinente alla evocazione di avventure degli umili, degli emarginati, degli oppressi. Gioca su materie lucenti e persino preziose.”
Come da tradizione il premio che verrà consegnato a Marinella Senatore è stato realizzato dal primo artista vincitore Costas Varotsos, e sarà a sua volta la stessa artista a compiere in un circolo virtuoso la realizzazione del trofeo da assegnare nella prossima edizione del Premio Segno d’oro.
Sul numero 285 della rivista Segno, marzo-aprile 2022, Pietro Marino esplora con il suo testo intitolato Le luci nel labirinto, la poetica di una delle artiste italiane più famose a livello internazionale, mentre nell’intervista raccolta da Elisa Cescon Tedesco, Marinella Senatore ci racconta il suo percorso artistico.