Stolen Focus
una mostra che porta l’avanguardia europea in Italia, la quale sarà capace di trasmettere al pubblico un nuovo modo di approcciarsi alla tecnologia e agli oggetti tecnologici, in un’ottica più riflessiva e consapevole del loro impatto.
Comunicato stampa
Stolen Focus, interactive, exibhition, electronic
Kollage Kollectiv, Cristiano Petrucci, Lino Strangis, Ohii Katya
A cura Takeawaygallery, Pietro Tornesello e Giacomo Barrano
6-7-8 aprile 2022, ore 21.00/02.00
Caffè delle Esposizioni, Via Nazionale 194a, Roma
A seguire Djset con Giovannino, Giulio Mirone, MelaQ e Jesooria
Dopo Iperione è la volta adesso di Stolen Focus, una mostra che porta l'avanguardia europea in Italia, la quale sarà capace di trasmettere al pubblico un nuovo modo di approcciarsi alla tecnologia e agli oggetti tecnologici, in un'ottica più riflessiva e consapevole del loro impatto. Takeawaygallery, Pietro Tornesello e Giacomo Barrano presentano installazioni e video che interagiscono con il pubblico presente.
Kollage Kollectiv in tour i Italia, che dopo le tappe a Palermo e Catania saranno presenti a Roma presso il Caffè delle Esposizioni e continueranno dopo con altre 2 tappe a Bologna e Milano. Il collettivo berlinese che presenta spazi interattivi costruiti con strumenti dell’arte digitale, la produzione di video modulari, cabine telefoniche ecc... Un collettivo composto da esploratori multimediali di formazione autodidatta. Kollage Kollectiv è nato con un'etica basata sul concetto di riuso ed è cresciuto all'interno di container dismessi con l'obbiettivo di dare forma ad un nuovo spazio realizzato con materiali site-specific. Il collettivo berlinese punta a demistificare il modello consumista basato su un progresso economico e tecnologico che da tempo, troppo ormai, ignora l'impatto che ha sul nostro pianeta.
I lavori di Cristiano Petrucci (Roma, 1974) evocano regolarità, vincoli strutturali, singolarità, contingenza, imprevedibilità. Evocano le forze contrastanti che organizzano la materia, quell’entità che, tutt’altro che ferma e immobile, viene arricchita di nuove proprietà dal nostro stesso sguardo, in un incessante avvicendarsi di particelle in movimento che comunicano viaggiando tra soggetti e oggetti di percezione. Se la scienza cerca di conoscere e dominare le dinamiche organizzative della materia, l’arte pone di fronte a noi le “cose” di cui siamo costituiti, insieme al nostro narcisistico tentativo di comprenderle. Costruisce un ponte tra istanze conoscitive, tra arte e scienza, tra analisi e interpretazione, e ne sfuma il confine di separazione. Le sue opere ci pongono di fronte alla cruda stupidità e all’inesorabile potenza delle particelle, proprio come un microscopio o una teca. Le sue opere ci rammentano come dall’idea di DNA siamo usciti quasi illesi, ma ancora una volta illusi
Lino Strangis è un artista intermediale, musicista e regista nato a Lamezia Terme nel 1981. Con i suoi corti di videoarte (più di 50) partecipa a festival e mostre collettive di richiamo internazionale. Ha tenuto diverse mostre personali e ha esposto le sue videoinstallazioni in molti spazi pubblici e privati in Italia e all'estero. Nell'ultimo periodo è dedicato prevalentemente ad installazioni audio- video interattive realizzate con tecniche provenienti dal mondo dei videogames, la realtà virtuale, le intelligenze artificiali. Impegnato anche come direttore artistico e docente ha ideato vari eventi
vari eventi artistici e insegnato in diverse istituzioni universitarie e di alta formazione artistica. Attualmente è professore di Installazioni Multimediali presso l'Accademia di belle arti di Venezia.
Ohii Katya (Kharkiv, 1993) vive e lavora a Roma, è un'artista multidisciplinare autodidatta che si occupa principalmente di scultura, fotografia e pittura.
Ohii ha trasformato la sua formazione professionale in ingegneria e animazione 3D in una pratica artistica che esamina il processo incessante di trasformazione spirituale e fisica interpretando mitologia e archetipi attraverso una moderna lente culturale.