Bae Bien-U – Light of Grey

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE WILMOTTE - GALLERIA DI VENEZIA
Fondamenta dell’Abbazia Cannaregio 3560 – 30121, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Apertura : 10h00 -13h30 14h00-18h00
Chiuso il lunedi e i giorni di festa

Vernissage
20/04/2022

ore 18.30

Artisti
Bae Bien-U
Generi
fotografia, personale

La Fondazione Wilmotte, in collaborazione con la Galerie RX di Parigi presenta, in concomitanza con la 59ª Biennale Arte 2022, “Light of Grey”, una serie di quindici fotografie firmate da Bae Bien-U, uno dei più affermati artisti coreani contemporanei.

Comunicato stampa

La Fondazione Wilmotte, in collaborazione con la Galerie RX di Parigi presenta, in concomitanza con la 59ª Biennale Arte 2022, "Light of Grey", una serie di quindici fotografie firmate da Bae Bien-U, uno dei più affermati artisti coreani contemporanei. Per questa occasione l'Arch. Jean Michel Wilmotte ricorda l'impegno del fotografo a favore di un'arte che ripensa e reinventa ciò che è considerato come acquisito.
Le opere di Bae Bien-U illustrano una profonda relazione tra l'uomo e la natura, tra il sondabile e l'insondabile. Egli realizza la sua fotografia intorno alla mitologia coreana, nella quale si considera che i bambini coreani nascano sugli alberi e creano così un rapporto unico con la natura in una dimensione mistica dove l'uomo e l'albero sono una cosa sola.
Bae Bien-U nasce nel 1950 in Seoul dove espone per la prima volta nel 1982. Artista di fama mondiale, lo vediamo esposto prima in Francia presso la Galerie RX che lo rappresenta, poi in varie istituzioni come il Domaine de Chambord, il Museo d'Arte Moderna di Saint Étienne, il Victoria and Albert Muséum in Inghilterra e la Biennale di Venezia del 2015. È presente in grandi collezioni come il National Museum of Modern Art di Tokyo e al Contemporary Arts Museum di Houston.
Le isole veneziane rappresentano "una sfida orizzontale attraverso le paludi" che Bae Bien-U, anche dopo trent'anni, ha continuato a sviluppare secondo la sua interpretazione. Per questa collaborazione con la Fondazione Wilmotte egli ha voluto cogliere la città nella sua antichità con più di dieci secoli di storia. "Venezia oltre che ospitare straordinari monumenti, è sempre stata un rifugio per la gente".
Il suo lavoro fotografico si sviluppa intorno al concetto di un passaggio tra l'essere, il suo corpo e il suo mondo in una realtà poetica e paesaggistica che si offre a lui. La verticalità degli alberi di pino è un esempio della relazione tra se stesso e il cielo, noi con l'infinito. Questi alberi sono il simbolo della nascita della longevità e dell'universalità dei suoi soggetti che costruiscono simbolicamente e materialmente la sua esistenza e quella degli altri. Se i suoi spazi cambiano a seconda della natura, l'oggetto fotografico è sempre trattato con lo stesso sguardo, la stessa attenzione e intenzione, la stessa distanza e vicinanza. Questa natura imponente e silenziosa, quasi dormiente, risuona come un richiamo alla meditazione. Tutta la spiritualità che ne scaturisce offre a chi li guarda una forza tranquilla, un respiro di fronte all'immensità della natura. La mistificazione delle sue opere intreccia dei legami tra le radici e il cielo e congela questo magico spirito contemplativo, senza la presenza umana, in una calma assoluta. La forza vitale delle opere si avverte nella grandezza dei tronchi e dei rami, come una natura che sussurra all'uomo di venire a comunicare con essa.
Bae Bien-U continua a utilizzare una macchina fotografica analogica per realizzare le sue fotografie e svilupparle con il metodo tradizionale della camera oscura, riducendo al minimo l’uso del ritocco digitale. Tutte le fotografie esposte sono realizzate nello stesso modo e con lo stesso spirito, grazie all’aiuto di tecnici esperti. Questa materialità della fotografia non solo riflette la realtà della rappresentazione spaziale ed estetica, ma sottolinea anche la proiezione sull'altrove, che va oltre i limiti del proprio orizzonte culturale. Il suo “desiderio è quello di riuscire a catturare con la [sua] macchina fotografica il calore oscuro della natura attraverso i sentieri paludosi e le colonne d'acqua che guidano le traiettorie della laguna. In ogni angolo e tra le calli di queste isole si trovano famiglie che trasmettono affetto e tenerezza”, questa è la Venezia che Bae Bien-U “può immaginare e rappresentare”.
L'inaugurazione della mostra si terrà il 20 aprile 2022 alle 18h30 alla presenza del fotografo.

Biografia Bae Bien-U

Bae Bien-U è riconosciuto come uno dei più grandi artisti contemporanei della Corea del Sud. Nato nel 1950, si è specializzato nella pittura e nel design. Ha iniziato a fotografare durante il suo primo anno di università nel 1970, incoraggiato da un amico. Da quel momento in poi fino ad oggi, egli continua a scattare foto. Noto per la sua serie di alberi di pino, le sue opere vanno dalle isole di Tahiti, ai templi coreani, al Domaine de Chambord e all'Alhambra Palace.
Bar Bien-U è rappresentato dalla Galleria RX
16 Rue des Quatre Fils
75003 Paris, Francia
www.galerierx.com /www.bbuart.com

Selezione di mostre personali

2021 Guangzhou Iamge Triennal, Musée de la Mer (Sea museum), Cannes, Francia.
2020 Fondation Fernet-Branca, Francia.
2019 Chaumont-Photo-sur-Loire: Orums, Francia.
2019 Into the Woods: Trees in Photography
2018 Baltimore Museum of Art
2017 V&A Into the Woods
2016 L’Esprit du Lieu, Musée de la Mer (Sea museum), Cannes, Francia.
2015 D’une forêt à l’autre, Domaine National de Chambord, Francia.
2015 Dans le paysage, Museo d’Arte Moderna, Saint-Etienne, Francia.
2015 Bae Bien-U: Between Island and Forest, Gwangju Museum of Art, Corea del Sud.
2011 Art Sonje Museum, Gyeongju, Corea del Sud.
2010 Where God and Man Collide, The House for Mozart, Salzburg Festival,
Salzburg, Austria.
2009 Soul Garden, National Museum of Contemporary Art, Deoksugung, Seoul,
Corea del Sud.
Soul Garden, Museum de Bellas Artes de Granada, Palacio de Carlos V. La
Alhambra, Grenade, Spagna.
2008 Timeless Photography, Bozar Center for Fine Arts, Bruxelles, Belgio.
2006 Thyssen Museum, Madrid, Spagna.
2002 Bae Bien-U, Art Sonje Center, Seoul, Corea del Sud.
2001 Bae Bien-U, ISE Cultural Foundation, New York, USA.

Selezione di mostre collettive

2017 Into the Woods: Trees in Photography, Victoria and Albert Museum, Londra, UK.
2016 Public to Private: Korean Contemporary Photography since 1989, National Museum of Modern and Contemporary Art, Seoul, Corea del Sud.
2015 Proportio, Palazzo Fortuny, Venezia.
2011 TRA: Edge of Becoming, Palazzo Fortuny, Venezia.
2009 INFINITUM, Palazzo Fortuny, The 53rd Venice Biennale, Venezia.
2008 Bozar Festival: Made in Korea, Bozar Center for Fine Arts, Brussels, Belgio.
2006 Simply Beautiful, Centre PasquArt, Biel, Svizzera; Le Grand Jardin, Joinville,
Francia.
1998 Alienation and Assimilation, The Museum of Contemporary Photography, Chicago,
USA.
Contemporary Art from Korea, Haus der Kulturen der Welt, Berlino, Germania.
1997 Fast Forward, The Power Plant, Toronto, Canada.
Inside Out, ICA, Philadelphie, USA.
1996 An Aspect of Korean Art in 1990’s, The National Museum of Modern Art, Tokyo, Giappone.

Pubblicazioni

2017 Et les pins brodaient le ciel # And pines embroidered the sky, Arnaud Bizalion
Editeur, Francia.
2015 Bae Bien-U, D’une forêt l’autre, Somogy Editions d’art, Francia.
2014 Elements between the sea and the sky of Jeju, P.I.E. Books, Giappone.
2011 Windscape, Hatje Cantz Verlag, Germania.
Baram, Hangilart, Corea.
2010 Painting with Light, Culturebooks, Corea.
2009 Changdeokgung, Seoul, Culturebooks, Corea.
Alhambra, Jardín del Alma – Soul Garden, Patronage of Alhambra and Generalife, Spagna.
2008 Sacred Wood, Hatje Cantz Verlag, Germania.
2005 The Beauty of Korea, Youlhwadang Publishers, Corea.
Bae Bien-U, Hong Design, Corea.
1999 Horizon, Hong Design, Corea.
1998 Chongmyo Royal Ancestral Shrine of the Chosun Dynasty, Samsung Foundation of
Culture, Corea.
1995 Art Vivant-Bae Bien-U’s Works, Sigongsa, Corea.
1993 Sonamu, Ahn Graphics and Books, Corea.
1985 Marado, Ahn Graphics and Books, Corea.
1982 Works - Bae Bien-U, Madang Publishing Company, Corea.

Fondazione Wilmotte

La Fondazione d’Impresa Wilmotte è stata fondata nel 2005 in occasione dei trent’anni dello studio di architettura Wilmotte & Associés. L’obiettivo della Fondazione d’Impresa Wilmotte è quello di scoprire i giovani talenti, aiutare a diffondere la cultura architettonica e favorire i legami tra architettura, patrimonio e arte contemporanea. La Fondazione d’Impresa Wilmotte è stata inaugurata nell’ agosto del 2012, ed è situata nel cuore della Venezia autentica, al Fondaco degli Angeli nel sestiere di Cannaregio. Grazie alla sua continua ricerca, questo spazio tipicamente veneziano consente la divulgazione a favore della cultura architettonica e della salvaguardia del patrimonio. Lo scopo principale della Fondazione è quello di sensibilizzare i giovani architetti sulla conservazione e il recupero degli edifici storici e di sostenerli nei primi passi della loro carriera. Il Premio W è un concorso europeo rivolto all’architettura, organizzato ogni due anni, che consiste nel far rivivere un fabbricato o un gruppo di edifici di pregio grazie ad un intervento contemporaneo che preserva il patrimonio esistente, conferendogli una nuova destinazione d’uso. I migliori progetti sono premiati ed esposti durante la Biennale d’Architettura di Venezia e pubblicati in un libro a cura della Fondazione.
Venezia, per la sua bellezza e per il patrimonio culturale ereditato è considerata un luogo privilegiato per esplorare il rapporto tra l’arte e il suo paesaggio urbano. La Fondazione Wilmotte commissiona regolarmente a dei fotografi internazionali un lavoro sulla loro visione soggettiva della città.