La Quadreria del Castello. 400 anni di pittura emiliana in mostra a Bologna

Camillo Procaccini, Simone Cantarini, le tele di Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani e Lucia Casalini Torelli: la pittura emiliana va in mostra a Palazzo Fava con “La Quadreria del Castello. Pittura emiliana dalla Collezione di Michelangelo Poletti”, visitabile fino al 24 luglio 2022

La pittura emiliana è al centro della mostra di Palazzo Fava a Bologna, con un excursus che va dalla fine del ‘400 fino al primo ‘800 e importanti opere mai esposte al pubblico prima d’ora. Organizzata da Genus Bononiae. Musei nella Città e curata da Angelo Mazza, La Quadreria del Castello. Pittura emiliana dalla Collezione di Michelangelo Poletti si compone di ottantacinque opere che coprono quattro secoli, mettendo in evidenza relazioni e connessioni tra i dipinti e la storia di committenza del luogo che le ospita. La mostra, visitabile dal 7 aprile al 24 luglio 2022, è accompagnata da un catalogo edito da Bologna University Press con un’intervista a Michelangelo Poletti e scritti di Carlo Cipolli, Filippo Sassoli de Bianchi, Fabio Roversi-Monaco, Antonio Paolucci, Angelo Mazza, Francesco Ceccarelli e Paola Foschi. 

LA PITTURA EMILIANA A PALAZZO FAVA DI BOLOGNA  

La Quadreria del Castello. Pittura emiliana dalla Collezione di Michelangelo Poletti mette al centro la collezione creata dall’imprenditore filantropo Michelangelo Poletti nel suggestivo Castello di San Martino in Soverzano, nella pianura bolognese, una ricca raccolta di opere composta negli ultimi trent’anni. Tra le opere in mostra si segnalano la Madonna con il Bambino in trono e i santi Pietro, Paolo, Francesco d’Assisi e Antonio da Padova, capolavoro del Maestro dei Baldraccani, personalità ricostruita da Federico Zeri attiva a Forlì alla fine del XV secolo, Santa con croce e libro, splendida piccola tavola di Boccaccio Boccaccino (Ferrara prima del 1466 – Cremona 1525); del secondo Cinquecento Camillo Procaccini con una giovanile Testa di carattere e con un Sacrificio di Isacco del periodo milanese, Denys Calvaert, il pittore di Anversa stabilitosi a Bologna, con un San Giovanni evangelista e un rametto con la Sacra Famiglia e san Giovannino 

Palazzo Fava

Palazzo Fava

LA PITTURA EMILIANA A PALAZZO FAVA DI BOLOGNA: LE OPERE IN MOSTRA  

Si passa poi alle opere del Seicento e del Settecento, con un’appendice ottocentesca: in questa sezione troviamo Filosofo con il compasso, forse Euclide, opera in parte abbozzata di Simone Cantarini, oltre a un modelletto di Pelagio Palagi raffigurante Isabella d’Aragona chiede protezione a Carlo VIII in visita al duca morente, legato alla grande grande tela del Museo civico di Lodi con la quale l’artista prese parte all’esposizione di Brera nel 1822. Presenti anche importanti figure di pittrici, con due ritratti di Lavinia Fontana, tre tele di Elisabetta Sirani e due di Lucia Casalini Torelli. “La collezione che Michelangelo Poletti ha formato attraverso la frequentazione delle gallerie degli antiquari e la partecipazione alle aste italiane, europee e americane, costituisce un episodio in controtendenza rispetto alla storia di dispersioni e di dissoluzione delle collezioni storiche bolognesi proseguita in tutto il Novecento”, spiega il curatore Angelo Mazza, “collezioni che erano mete ambite dei viaggiatori europei e vanto della città di Bologna fino a tutto il Settecento”. 

– Giulia Ronchi 

La Quadreria del Castello. Pittura emiliana nella Collezione di Michelangelo Poletti
a cura di Angelo Mazza
7 aprile – 24 luglio 2022
Palazzo Fava
Via Manzoni, 2 | Bologna
[email protected]
https://genusbononiae.it/

 

 

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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