Steve McCurry – Icons
A Riccione arriva la grande mostra ‘Steve McCurry Icons’, oltre 70 scatti del celebre fotografo americano.
Comunicato stampa
La mostra “Steve McCurry Icons” il 14 aprile apre al pubblico a Villa Mussolini. Oltre
70 fotografie saranno esposte fino al 18 settembre per ammirare l’insieme e il meglio della vasta produzione
del grande fotografo statunitense. Steve McCurry è una delle figure più iconiche e uno dei più grandi maestri
della fotografia contemporanea. Punto di riferimento per un larghissimo pubblico che nelle sue fotografie
riconosce un modo di guardare il nostro tempo, a Villa Mussolini il visitatore potrà ripercorere un viaggio
simbolico nel complesso universo di esperienze e di emozioni che caratterizza le sue celebri immagini. A
partire dagli scatti, gli unici in bianco e nero, realizzati tra il 1979 e il 1980 nel suo primo reportage in
Afghanistan, paese in cui entrò dopo aver attraversato il confine con il Pakistan per trascorrervi diversi mesi in
abiti tradizionali insieme ai mujaheddin in conflitto contro l’avanzata russa. Un reportage che gli avvalse il
premio Robert Capa Gold Medal for Best Photographic Reporting from Abroad, ambito riconoscimento
assegnato a fotografi distintisi per eccezionale coraggio e per le loro imprese. Quelle immagini furono tra le
prime a mostrare il conflitto al mondo intero.
E il ritratto più famoso di McCurry, ‘Ragazza afghana’ fu scattato in un campo profughi vicino a Peshawar
in Pakistan. Lo scatto di Sharbat Gula, divenuta una icona assoluta della fotografia mondiale, è stato
nominato come "la fotografia più riconosciuta" nella storia della rivista National Geographic. Il suo volto è
diventato famoso ed è ora ricordato come "la foto di copertina di giugno 1985". L'identità della "Ragazza
afghana" è rimasta sconosciuta per oltre 17 anni finché McCurry ed un team del National Geographic
ritrovarono la donna nel 2002. Nel 2021 l’afghana Sharbat Gula, nota come la "ragazza dagli occhi verdi" è
stata trasferita in Italia nell’ambito del programma di evacuazione dei cittadini afghani e del piano del
governo per la loro accoglienza e integrazione.
La mostra di Riccione inizia con una straordinaria serie di ritratti e si sviluppa tra immagini di guerra e di
poesia, di sofferenza e di gioia, di stupore e di ironia. Il visitatore seguirà idealmente McCurry nei suoi viaggi
attraversando India, Birmania, Giappone, Africa fino al Brasile. Con le sue fotografie il fotografo pone a
contatto le etnie più lontane attraverso le condizioni sociali più disparate, mettendo in evidenza una
condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità. Un
viaggio ideale che consente di attraversare le frontiere e di conoscere da vicino un mondo destinato a grandi
cambiamenti.
“Siamo orgogliosi nell’anno del Centenario di ospitare a Riccione una retrospettiva che raccoglie gli scatti più
celebri del famoso fotografo americano. Noto in tutto il mondo per le sue immagini di alto valore artistico e
documentaristico – dichiara l’assessore a Turismo Cultura Eventi, Stefano Caldari – sono certo che la scelta di
un grande artista internazionale sarà di forte richiamo per i turisti, anche stranieri, che potranno scegliere
Riccione anche per la rilevante proposta culturale offerta”.
In una audioguida disponibile gratuitamente per tutti i visitatori, Steve McCurry racconta in prima persona
molte delle foto esposte, e in un video di 12 minuti, racconta la sua lunga carriera e soprattutto il suo modo di
intendere la fotografia.
Steve McCurry / Icons è anche il titolo di una pubblicazione curata da Biba Giacchetti, che costituisce il
catalogo della mostra.