Pavel Büchler – Level
Level è il titolo del progetto che l’artista, originario di Praga e che vive e insegna a Manchester, ha concepito appositamente per lo spazio di Firenze.
Comunicato stampa
Base / Progetti per l'arte di Firenze presenta giovedì 14 aprile 2022, dalle ore 17:00 alle ore 20:00 la mostra site specific di Pavel Büchler. Level è il titolo del progetto che l'artista, originario di Praga e che vive e insegna a Manchester, ha concepito appositamente per lo spazio di Firenze.
La mostra Level nasce dalle riflessioni che Pavel Büchler ha affrontato negli ultimi due anni attorno al concetto di “pausa”. La personale – che sarà fruibile soltanto per mezzo della luce naturale che filtra dalla porta a vetri dell'ingresso dello spazio- è costituita da vari elementi appartenenti alla quotidianità come degli orologi a parete, delle lampade e due secchi di metallo. Il loro uso trascende il concetto di semplice ready-made ed esplora non soltanto quale dovrebbe essere, in un mondo post-internet, il ruolo dell'opera d'arte, ma anche quello dello spettatore consapevole. Inoltre, il significato di questi elementi è influenzato dalla presenza di un libro, da tempo presenza costante nella vita dell'artista: un'edizione di Dialoghi sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo Galilei.
Büchler nel commentare il suo progetto di Firenze specifica che: “Non dovrebbero volerci più di due minuti dopo essere entrati a Base per passare dalla prima stanza alla seconda. Due orologi a parete sorvegliano questa operazione oltre a determinare un'idea di pausa.” L'artista poi continua descrivendo così: “Lì, nell'angolo più lontano della seconda stanza, troverai una serie di scaffali con pubblicazioni sull'arte contemporanea. Da qualche parte tra questi ci sarà un'edizione moderna del grande libro di Galileo Galilei dal titolo Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. In esso troverai tutto ciò di cui potresti aver bisogno per rendere la tua visita allo spazio non profit di Firenze degna di nota.” Il progetto in questo modo si propone non tanto come l'esposizione di opere o di oggetti, bensì come condizione di misurazione e perdita del tempo, connesso con la memoria, la storia e l'affidabilità dei processi scientifici. La domanda che sempre l'artista – per mezzo delle parole di Galileo - ci pone come in uno squarcio di silenzio è: "ma supponiamo di dover determinare un'altezza - per esempio: quanto è alta questa piattaforma dal marciapiede laggiù..."
Pavel Büchler (Praga, 1952; vive e lavora a Manchester) è artista, scrittore, conferenziere e vincitore del Northern Art Prize 2010. Büchler lascia Praga per Cambridge nel 1981 dove è diventato co-direttore della Cambridge Darkroom, per poi andare a Glasgow, dove è stato Direttore della Scuola di Belle Arti (1992-96). I suoi lavori spaziano da installazioni su larga scala che utilizzano la tecnologia audiovisiva analogica ad opere con dei testi minimali. Passa dal realizzare meticolosi disegni concettuali a creare sottili interventi, come un video messo in pausa per un anno su uno schermo televisivo. La sua pratica può essere riassunta nel costante interrogare il gesto artistico sulla sua stessa ragione d'essere senza incedere nella pratica tautologia, bensì, facendo implodere, quest'ultima, dall'interno. Passa così da istallazioni sonore, usando vecchi altoparlanti, ad esporre dei quadri apparentemente astratti e realizzati acquistando nei mercatini delle pulci delle tele figurative per poi destinarle all'azione del lavaggio in lavatrice. Con le sue opere, da sempre, Buchler punta ad attirare l'attenzione sull'ovvio per rivelarlo in quanto elemento estraneo. Tale condizione, che insinua nel processo cognitivo della realtà, è per lui necessario al fine di alzare il livello di attenzione dello spettatore in quanto immagine di scambio sociale, dimensione contemplativa, fino a visualizzare spazi interstiziali della produzione artistica. Tra le molte mostre personali che le istituzioni museali hanno dedicato al lavoro di Büchler sono da citare: Moravian Gallery, Brno, 2021; Sprengel Museum, Hannover, 2016; Ikon, Birmingham, 2015. Inoltre tra le innumerevoli partecipazioni a mostre collettive di livello internazionale sono da ricordare quelle al: Museum of Art, Olomouc, 2021; National Gallery, Praga, 2019; Fondazione Prada, Milano, 2018; Kunstmuseum Bern, Bern, 2017; Palazzo Fortuny, Venezia, 2016; Rudolfinum, Praga, 2016; K21, Düsseldorf, 2015.
BASE / Progetti per l’arte è un’idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell’arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di presentare a Firenze alcuni aspetti, tra i più interessanti dell’arte del duemila. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / Progetti per l’arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Vittorio Cavallini, Yuki Ichihashi, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori, Enrico Vezzi. Fino adesso si sono tenute a BASE mostre di Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov e Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Kogler, Carsten Nicolai, Surasi Kusulwong, Franz West, Tino Sehgal, Nico Dockx, Grazia Toderi, Armin Linke, Davide Bertocchi, Pierre Bismuth, Olivier Mosset, Stefano Arienti, Erwin Wurm, Thomas Bayrle, Hans Schabus, Maurizio Mochetti, Lawrence Weiner, BASETALKS(!) (Gum Studio, Brown Project Space, 26cc, Sottobosco, Trastevere 259), Amedeo Martegani, Gianni Caravaggio, Piero Golia, David Tremlett, Franco Vaccari, RADICALTOOLS (UFO, Gianni Pettena, Archizoom, Zziggurat, Remo Buti, 9999, Superstudio), Koo Jeong-A, Christian Jankowski, Giuseppe Gabellone, Martin Creed, Ken Lum, BASEOPEN (Margherita Moscardini, Francesco Fonassi, Giuseppe Stampone, Giulio Delvé, Gaia Geraci, Marcello Spada, Jacopo Miliani, Riccardo Giacconi, Jaya Cozzani/Marco Andrea Magni/Agostino Osio), Jirí Kovanda, Nicole Miller, Luca Trevisani, Richard Long, Roman Ondak, Ryan Gander, Gerhard Merz, Ian Kiaer, vedovamazzei, Karin Sander, Francesco Arena, Michael Snow, Cesare Viel, Patrick Tuttofuoco, Jose Dávila, Deimantas Narkevičius, Francesco Iodice, che hanno presentato progetti inediti pensati per lo spazio di BASE. Prossime mostre: Stephen Willats, Loris Gréaud, Mai-Thu Perret, Dara Birnbaum, Simon Fujiwara, Ceal Floyer, Rosa Barba, Gabriel Kuri, Saadane Afif, Cerith Wyn Evans ....
BASE / Progetti per l’arte, Via di San Niccolò 18r, 50125 Firenze, è uno spazio non profit la cui attività, coordinata da Lorenzo Bruni, è promossa e sostenuta dagli artisti fondatori con il contributo del Comune di Firenze e dell’Associazione BASExBASE.