Rosa Mundi – Forest Lux

Informazioni Evento

Luogo
EX CHIESA SAN VINCENZO FERRERI
Via Giardino 8 , Ragusa, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 21.00.

Dal 5 maggio al 15 giugno 2022 l’installazione sarà accolta nella corte interna del Castello di Donnafugata ed inserita nel relativo percorso di visita (dal martedì alla domenica, orario 09.00-19.00).

Vernissage
20/04/2022

ore 18

Artisti
Rosa Mundi, Mario Bajardi
Curatori
Andrea Guastella
Generi
arte contemporanea

Forest Lux, installazione artistica di Rosa Mundi con musiche di Mario Bajardi, a cura di Andrea Guastella.

Comunicato stampa

Mercoledì 20 aprile 2022, alle ore 18.00, nello spazio espositivo dell’Auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa Ibla, si inaugura Forest Lux, installazione artistica di Rosa Mundi con musiche di Mario Bajardi, a cura di Andrea Guastella. All’inaugurazione saranno presenti il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì, l’assessore alla Cultura Clorinda Arezzo e il curatore Andrea Guastella.

Dopo l’esposizione al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Riso a Palermo, Forest Lux approda anche a Ragusa con le sue sfere armillari che hanno accompagnato lo scorso anno le Olimpiadi invernali di Cortina. La mostra si terrà all’Auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa Ibla dal 20 aprile al 3 maggio, con ingresso libero tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 21.00.

Dal 5 maggio al 15 giugno 2022 l’installazione sarà accolta nella corte interna del Castello di Donnafugata ed inserita nel relativo percorso di visita (dal martedì alla domenica, orario 09.00-19.00).

“Una mostra – dichiara l’Assessore Arezzo – che inaugura un lungo e corposo calendario di momenti d’arte, di fotografia e di design che vedrà il nostro Auditorium S. V. Ferreri, perno dell’accoglienza culturale. Abbiamo voluto inaugurare questo ciclo con una mostra che si contestualizza bene nella location in cui sarà ospitata per il doppio aspetto, estetico e scientifico, cui le sfere armillari si prestano. Il collegamento fortemente voluto fra l’Auditorium di Ragusa Ibla e il Castello di Donnafugata, dove la mostra si sposterà, vuole avvicinare la città al suo territorio, contrastando l’idea che i due poli non possano comunicare in maniera fluida e diretta, con un conseguente vantaggio reciproco.”

Prima di Galileo, si credeva che la terra fosse il centro dell'universo e che i pianeti le girassero intorno. Per stabilire la loro posizione, si utilizzava la sfera armillare, uno strumento inventato dall’astronomo greco Eratostene che aveva al centro una sfera, a rappresentare il nostro pianeta, circondato da quattro anelli circolari: un primo individua l’orizzonte che divide il globo in due emisferi; un secondo, collocato perpendicolare al primo, segna il meridiano; infine i due anelli rimanenti indicano la latitudine e la longitudine. La mostra Forest Lux è l’occasione perfetta per avvicinarsi, anche attraverso le suggestioni dell’artista, a un meccanismo complesso e affascinante quale appunto la sfera armillare.

La collaborazione tra Rosa Mundi e il compositore Mario Bajardi, andata infittendosi nella serie The box e in Tamburi, rivela in queste ultime sculture la sua massima coesione. In Forest Lux le visioni si spogliano, sulle ali della musica, di ogni esplicito riferimento figurale, racchiudendo, tra un “rosone” e un apocalittico “giudizio”, il cammino dell’uomo. E se i tre cerchi delle armille costruite dall’artista con le antiche botti di vino del ‘400 tratteggiano una immaginaria sfera ellittica che divide in sezioni i dodici segni dello zodiaco, le note stridule e apparentemente dissonanti di Bajardi accompagnano l’inizio e la fine del pensiero umano nella sua trasformazione da verbo a immagine, da racconto a ricordo, da sinfonia a memoria.

Dal testo in catalogo di Andrea Guastella, Lo specchio e il giardino: “Una volta entrati nella foresta, tanto le immagini quanto i suoni susciteranno negli ignari (e fortunati) visitatori un senso di spaesamento che potrà sì indurli a cercare appiglio in qualche dato positivo, ma potrà anche liberarli, indirizzandoli a percorrere un sentiero personale.

E se pure, a dispetto dell’evidenza, le sfere armillari li convincessero dell’esistenza di un percorso preordinato – la vista, si sa, è stata sempre ritenuta un prolungamento del cervello, come la visione fotografica è stata scambiata, quando non lo è affatto, per un’affidabile copia del reale – la musica, con le sue apparenti incertezze, i suoi abbandoni, i suoi stridori e dissonanze, svelerà loro che le immagini, come Rosa Mundi sa benissimo, dipendono solo dal Punto di vista.”.

Rosa Mundi è uno degli otto artisti di Postumano Metamorfico, Padiglione della Repubblica di San Marino per la cinquantanovesima Biennale di Venezia.