Quando si dice che di “Milano ce n’è una sola” è vero. Infatti, oltre a essere una città al passo con i tempi e costantemente pronta a nuove sfide, il capoluogo lombardo porta con sé una storia e un patrimonio artistico di rilievo custodito nelle tantissime chiese disseminate per la città.
‒ Valentina Muzi
DUOMO DI MILANO
I lavori per la realizzazione del Duomo di Milano iniziarono nel 1386, quando lo stile gotico delle cattedrali era all’apice del suo sviluppo. Nel 1387, sotto la spinta del Signore di Milano, Gian Galeazzo Visconti, nacque la Veneranda Fabbrica del Duomo, con l’obiettivo di portare avanti la progettazione e la costruzione del grande complesso religioso. Rispetto alle altre chiese meneghine contraddistinte dal rossiccio mattone lombardo, il Duomo è interamente rivestito di marmo di Candoglia, una scelta fatta dal Visconti che ha segnato una svolta nello stile gotico portando alla ricerca di ingegneri, lapidari, architetti e scultori da tutta Europa. Così facendo, il cantiere del Duomo divenne un crocevia di maestranze culturali che hanno caratterizzato l’intero edificio. Purtroppo, con il susseguirsi di architetti e ingegneri a capo dell’impresa, oggi risulta complicato risalire alla paternità del progetto, ma possiamo dire che alla fine del Quattrocento i più grandi artisti del tempo, come Leonardo da Vinci, si adoperarono per il completamento del Tiburio che, però, avvenne solo nel 1774, con la gran guglia e l’iconica Madonnina a opera di Giuseppe Perego. Mentre la facciata venne completata intorno ai primi anni dell’Ottocento. Al suo interno i giochi di luce delle vetrate istoriate animano l’intera chiesa, arricchita dall’organo più grande d’Italia e secondo in Europa dopo quello del Duomo di Passau in Germania. Infine, per poter approfondire i capolavori custoditi nella Veneranda Fabbrica del Duomo, basterà far visita al Museo del Duomo di Milano presso il Palazzo Reale.
Piazza Duomo
https://www.duomomilano.it/
BASILICA DI SAN CARLO AL CORSO
Rimanendo in centro e attraversando Corso Vittorio Emanuele II si giunge in Piazza San Carlo, dove l’omonima Basilica è protagonista con la sua imponente struttura circolare, costruita nel 1839 su progetto dell’architetto Carlo Amati nell’area dove nel 1317 era sita la storica chiesa di Santa Maria de’ Servi. Considerata come l’opera conclusiva del movimento neoclassico non solo nel Nord Italia, ma in tutta la Penisola, la Basilica di San Carlo al Corso è una delle chiese più importanti da visitare a Milano per la sua evidente somiglianza con il Pantheon di Roma. Infatti, a richiamare il celebre monumento capitolino non è solo l’ampia cupola che si espande coprendo tutto il perimetro della basilica, ma anche le numerose esedre che ne decorano la struttura interna, nonché le 36 colonne monolitiche di granito Baveno che delimitano la piazza antistante. Situata nel convento dei Servi di Maria, adiacente alla Basilica troviamo la ricchissima Biblioteca dei Servi in Milano dove sono conservati più di 25mila volumi teologico-religiosi, suddivisi in sezioni tematiche, passando dalla teologia alla patrologia, dalla filosofia alla storia di Milano, fino ad arrivare all’arte e al cinema (infatti, negli spazi del Convento di San Carlo si trova l’omonimo Cineforum).
Piazza San Carlo
http://www.sancarloalcorso.it
LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Un’altra chiesa molto importante da visitare a Milano è Santa Maria delle Grazie, situata proprio nel cuore della città. La basilica e santuario meneghino, appartenente all’ordine dei Domenicani, racchiude al suo interno opere di inestimabile valore tanto da essere stata inserita nella prestigiosa World Heritage List dell’Unesco nel 1980. Ma quali tesori nasconde la maestosa chiesa? In primis, il celeberrimo Cenacolo di Leonardo da Vinci, situato nel refettorio del convento. L’attenzione degli storici dell’arte e la cura dei restauratori hanno restituito al pubblico una delle opere più importanti della storia dell’arte italiana. Infine, la tribuna interna della chiesa realizzata tra il 1492 e il 1493 per volere del Duca di Milano, Ludovico il Moro, è da definirsi una delle più alte realizzazioni del Rinascimento dell’Italia Settentrionale.
Piazza di Santa Maria delle Grazie
https://legraziemilano.it
BASILICA DI SANT’AMBROGIO
A pochi minuti da Piazza Santa Maria delle Grazie si giunge davanti a una delle più antiche chiese dell’ordine cristiano, ovvero la Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. La grande chiesa, edificata nel IV secolo per volere del Vescovo Ambrogio, è uno dei complessi religiosi da visitare a Milano proprio per la particolarità della struttura. Ad esempio? Il caratteristico quadriportico, da cui si ha un panorama chiarissimo della rossiccia facciata a capanna e dei due campanili, detti “dei Monaci” e “dei Canonici”. Inoltre, è possibile vedere il famoso Altare d’oro di Vuolvino coperto dal ciborio intorno al IX secolo. A sinistra del portico, invece, si trova la cosiddetta colonna del diavolo, contraddistinta da due fori. La leggenda vuole che in un combattimento tra Sant’Ambrogio e il demonio, questi vi conficcò le infernali corna. Una storia che non trova alcun appiglio per poter sopravvivere, proprio perché è ben noto che i fori erano necessari per la chiusura del cancello che delimitava il complesso.
Piazza Sant’Ambrogio 15
http://www.basilicasantambrogio.it
BASILICA DI SAN LORENZO MAGGIORE
Realizzata nel IV secolo all’esterno delle mura cittadine e più precisamente lungo via Ticinensis, la strada di accesso principale alla città, la Basilica di San Lorenzo Maggiore a Milano è una delle chiese più importanti da visitare. Perché? In primo luogo, per il modello architettonico che diverge dagli altri complessi religiosi presenti sul territorio, per la sua struttura “a doppio guscio”, per il rimpiego di materiali edilizi che probabilmente provenivano dal vicino anfiteatro, e per le colonne. Quest’ultime, infatti, sono di marmo di Musso – Olgiasca erano già in loco, contestualmente alla Basilica, come potenziale ingresso per un quadriportico tardo antico. Oggi, l’iconico colonnato meneghino – proveniente da un edificio del II secolo d.C. – appoggia su un basamento medievale dopo un rimaneggiamento avvenuto tra l’XI e il XII secolo.
Secondo alcune indagini condotte nei primi anni del 2000, gli esperti sostengono che la datazione reale della costruzione della Basilica si aggiri tra l’ultimo decennio del IV e l’inizio del V, proprio durante il regno imperiale di Teodosio e il periodo di Onorio e Stilicone, quindi in epoca imperiale, affermando la stabilità della dinastia regnante. A oggi, dopo aver goduto di importanti opere di restauro, la chiesa si staglia su Corso di Porta Ticinese incorniciata da un bellissimo colonnato e al suo interno sono visibili gli affreschi di anonimi artisti locali, databili nel XV secolo, che ornano la prestigiosa Cappella di Sant’Aquilino.
Corso di Porta Ticinese 35
http://www.sanlorenzomaggiore.com
CHIESA DI SAN BERNARDINO ALLE OSSA
Contraddistinta da un fascino tanto lugubre quanto intrigante, la Chiesa di San Bernardino alle Ossa a Milano merita di essere visitata. La particolarità? L’ossario! Definito dai milanesi “degli Innocenti”, le ossa raccolte dal cimitero costruito davanti la Basilica di Santo Stefano, in verità, altro non erano che le ultime tracce di persone povere e inferme, carcerati defunti, e priori o fratelli della Confraternita dei Disciplini che lo dirigevano. La venerazione verso il luogo fece crescere in maniera esponenziale il numero di fedeli, tanto che la Confraternita decise di stabilire l’Ossario in una chiesa più ampia, ecco infatti che venne costruita a metà del Settecento quella che oggi conosciamo come San Bernardino alle Ossa. La chiesa e l’ossario sono stati completamente restaurati tra il 1998 e il 2002 grazie all’impegno del comitato “progetto San Bernardino”, del Rettore del Santuario e dei suoi collaboratori.
Piazza Santo Stefano
https://www.sanbernardinoalleossa.it
CHIESA DI SAN MAURIZIO AL MONASTERO MAGGIORE
Chi dice che la Cappella Sistina esiste solo a Roma ha torto. Infatti, tra le chiese più importanti da visitare a Milano c’è quella di San Maurizio al Monastero Maggiore, considerata da tutti la Cappella Sistina meneghina. La struttura architettonica e la raffinatezza delle maestranze che hanno dato vita al ricco ciclo decorativo commissionato da Ippolita Sforza e suo marito – nonché influente politico del tempo- Alessandro Bentivoglio, provengono dalla scuola leonardesca, ed è da considerarsi una delle più complete testimonianze di pittura cinquecentesca conservata a Milano. Gran parte del lavoro venne portato avanti da Bernardino Luini e dalla sua bottega, Boltraffio allievo di Leonardo, Vincenzo Foppa, dai fratelli Campi e da Simone Peterzano, maestro di Caravaggio. L’esterno, contraddistinto dalla pietra grigia di Ornavasso, rimase incompiuta fino al 1574, quando la concluse l’ingegnere Francesco Pirovano. Con la soppressione degli ordini monastici alla fine del Settecento la chiesa si distaccò dal Monastero femminile benedettino in cui era annessa, il quale fu adibito a numerose altre funzioni fino a diventare sede del Museo Archeologico di Milano dal 1964-65.
Corso Magenta 15
https://www.museoarcheologicomilano.it/oltre-il-museo/la-chiesa-s.-maurizio-al-monastero-maggiore
CHIESA DI SANTA MARIA PRESSO SAN SATIRO
Percorrendo Via Torino ci troviamo davanti alla Chiesa di Santa Maria presso San Satiro a Milano, dalla struttura apparentemente unitaria e omogenea. Cosa vuol dire? Come succede a molti edifici di ordine religioso, anche Santa Maria presso San Satiro è stata soggetta a numerosi rimaneggiamenti nel corso della sua storia. Infatti, tra il IX e l’XI secolo si pensa che si fosse costruita una piccola chiesa di cui oggi resta solo il campanile dalle forme preromaniche che ricordano quelle “dei monaci” di Sant’Ambrogio. Ma, la figura di spicco che emerge nel 1482 con l’apertura del cantiere per la nuova chiesa dedicata alla Vergine è quella di Donato Bramante, il quale ha posto le basi per la svolta nell’architettura milanese con forti richiami tanto a Leon Battista Alberti che a Brunelleschi. Infatti, Santa Maria presso San Satiro è una delle chiese più importanti da visitare a Milano perché al suo interno è custodita una delle illusioni ottiche più celebri realizzate dal Bramante per ovviare alle limitazioni spaziali date dalla pianta a T della chiesa. La realizzazione del finto coro “rompe” i confini strutturali realizzando una vera e propria abside, con tanto di volta cassettonata che incornicia una grande lunetta dove è dipinto il miracolo della Vergine pugnalata da Massanzio, e tre campate con pilastri e archi che simulano la presenza di navate minori laterali. Infine, sebbene la struttura appaia di forte stampo bramantesco rimangono ancora diversi interrogativi rispetto alla ricostruzione delle diverse fasi di sviluppo del cantiere, aggravati anche dagli interventi integrativi realizzati nell’Ottocento, nella prima metà ad opera di Felice Pizzogalli e nella seconda metà da Vadoni.
Via Torino
https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00013/
CHIESA DI SANT’ALESSANDRO IN ZEBEDIA
Tra piazza Missori e via Torino si trova una piccola piazza dove si staglia con le sue forme baroccheggianti la Chiesa di Sant’Alessandro in Zebedia a Milano. La chiesa è caratterizzata da una ampia scalinata dove si radunano diversi studenti e turisti. Ma qual è l’origine del nome Zebedia? Ebbene, questo era il nome delle carceri romane che si trovavano proprio dove oggi è situata la chiesa, in cui – secondo la tradizione – fu rinchiuso il martire Alessandro. Questa è da considerare una delle chiese più importanti da visitare a Milano per la ricchezza dei particolari dell’intero complesso, progettato e costruito da Lorenzo Binago nel 1590. Esternamente la facciata impera con forme voluttuose, due campanili laterali e una grande cupola che ricopre il corpo centrale della pianta a croce greca dell’edificio. Internamente, un autentico tripudio di affreschi, stucchi, dorature e bassorilievi accoglie il visitatore e adornano le zone del coro, del presbiterio e della navata realizzati da importanti artisti dell’epoca.
Piazza Sant’Alessandro
https://www.chiesadimilano.it
BASILICA DI SANTA MARIA DELLA PASSIONE
Austera, solenne e rinascimentale, la Basilica di Santa Maria della Passione è uno dei luoghi sacri più importanti da visitare a Milano. La storia che avvolge questa chiesa è complessa e la sua costruzione iniziò alla fine del XV secolo per concludersi tre secoli dopo.
Con gli innumerevoli capolavori firmati da Giulio Cesare Procaccini, Ambrogio Borgognone, Carlo Urbino e Daniele Crespi. Di quest’ultimi si ricordano le decorazioni sulle ante dei due organi antichi, tutt’oggi visibili e utilizzati, mentre sono firmati solo da Urbino le opere che ornano la Cappella Taverna. Di fronte a questi artisti altisonanti, potremmo quasi parlare di una pinacoteca piuttosto che di chiesa e, ad aggiungersi alla ricca carrellata di opere presenti arriva anche il venerabile affresco della Madonna di Caravaggio proveniente dall’omonimo santuario in Monforte, costruito intorno al Seicento in seguito ad una serie di miracoli derivati proprio dall’affresco nel muretto di una casa privata.
Via Vincenzo Bellini 2
https://www.santiprofeti.it/basilica-di-santa-maria-della-passione/
CHIESA DI SANTA MARIA ANNUNCIATA IN CHIESA ROSSA
La chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa a Milano è una delle chiese più importanti da visitare a Milano perché porta la firma inconfondibile dell’architetto Giovanni Muzio. A differenza degli edifici religiosi che vi abbiamo elencato fino adesso, la Chiesa Rossa terminata negli Trenta del Novecento, diverge per la sua assenza di orpelli decorativi. Un susseguirsi di pareti lisce definiscono il perimetro interno della pianta a croce latina, ospitando opere d’arte contemporanea degne di nota, come ad esempio Untitled prodotta dall’artista minimalista Dan Flavin, che entra in dialogo con lo spazio attraverso la componente illuministico. Un intervento che non intende snaturare l’identità dell’edificio, bensì coinvolgere lo spettatore attraverso un’opera site specific che permea l’intero spazio attraverso diverse tonalità di luce, dal verde al blu, dal rosa al dorato, fino all’ultravioletto, suggerendo la progressiva intensità di luce tra la notte, l’alba e il giorno. Un’opera importante che vede il coinvolgimento di Fondazione Prada di Milano, del Dia Center for the Arts di New York e del Dan Flavin Estate.
Via Neera 24
http://www.parrocchiachiesarossa.net
CHIESA DI SAN FEDELE
I confessionali lignei e il grande pulpito arredano gli ampi spazi della Chiesa di San Fedele a Milano, progettata nel Cinquecento da Pellegrino Tibaldi, l’architetto prediletto da Carlo Borromeo e tra gli architetti della Veneranda Fabbrica del Duomo. La chiesa si annovera tra le più importanti da visitare a Milano perché al suo interno sono esposte diverse opere di arte contemporanea firmate dai più grandi autori del panorama artistico internazionale, come: Lucio Fontana, David Simpson, Claudio Parmeggiani, Jannis Kounellis e Mimmo Paladino. Le opere riflettono sul grande intricato rapporto tra arte e fede, creando uno spazio espositivo – o per meglio dire, museale – capace di sposarsi con gli ambienti della storica chiesa gesuita.
Piazza San Fedele 4
https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00026/
CHIESA DI SAN BERNARDINO ALLE MONACHE
Fiore all’occhiello del Rinascimento lombardo, la Chiesa di San Bernardino alle Monache a Milano è davvero imperdibile. A pochissimi passi dalla Basilica di Sant’Ambrogio e dall’Università Cattolica, la Chiesa di San Bernardino presenta un’architettura imponente, semplice ed elegante, caratterizzata dal tipico color rossiccio dei laterizi lombardi. La chiesa fu eretta intorno alla metà del Quattrocento e dedicato al predicatore francescano San Bernardino da Siena, del quale sono presenti delle reliquie, ma le sue origini sono ancor più remote, tanto da risalire sul calar del XIII secolo. Il suo interno è ricco di affreschi prodotti dalle maestranze locali risalenti al ‘400 e il ‘500, infatti nella seconda campata a sinistra si trova una Madonna con Bambino e sant’Agnese che, data l’impostazione, rimanda al linguaggio del bresciano Vincenzo Foppa, invece il San Francesco che riceve le stimmate a sinistra del presbiterio sembra avvicinarsi più ai “toni” del Borgognone.
Via Lanzone 13
https://www.chiesadimilano.it/news/arte-cultura/gli-affreschi-ritrovati-di-san-bernardino-alle-monache-142119.html
ABBAZIA DI CHIARAVALLE
Fondata nel 1135 da San Bernardo di Clairvaux, l’Abbazia di Chiaravalle è una delle chiese più importanti da visitare a Milano. Situata all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, la prestigiosa Abbazia è un’attrazione imperdibile sia per i milanesi che per i turisti. La struttura si componeva di una torre campanaria – la cosiddetta “Ciribiciaccola”, la sala capitolare che include dei graffiti attribuiti alla scuola del Bramante e al quale fu attribuito anche il progetto per la realizzazione del grande chiostro che poi venne distrutto. Spostandoci all’interno, numerosi affreschi databili tra il Cinquecento e il Settecento – tra cui spiccano i nomi di Bernardino Luini ed i fratelli Fiammenghini ‒ accolgono il fruitore in quello che era uno dei complessi monastici più importanti d’Italia. Infine, è curioso vedere la relazione che unisce l’Abbazia di Chiaravalle e il famoso prodotto locale, il Grana Padano DOP. La storia racconta che proprio in queste mura, intorno all’anno Mille, i monaci cistercensi misero a punto la ricetta per lavorare quello che chiamavano, “caseus vetus” ‒ che lo distingueva dai formaggi a pasta molle ‒ per poter ovviare all’eccedenza di latte prodotta dal bestiame. Successivamente, il nome venne prontamente sostituito dalla comunità con il termine di “grana” che iniziò a diventare famoso sia nelle cucine nobiliari che in quelle più povere.
Via Sant’Arialdo 102
https://www.monasterochiaravalle.it
CHIESA DI SAN PIETRO IN GESSATE
Il complesso dei Santi Pietro e Paolo “in Glaxiate”, appartenente all’ordine degli Umiliati, risale al XIII secolo, proprio come attesta una delle principali documentazioni storiche del Duecento firmata da Goffredo da Bussero. Purtroppo non è possibile sapere che tipo di aspetto avesse l’antico monastero, eppure il fascino della Chiesa di San Pietro in Gessate è ancora vivo, tanto da essere una delle chiese più importanti da visitare a Milano. Come ogni domus che si rispetti, ogni monastero era il centro nevralgico della vita degli ordini religiosi, e in questo caso degli Umiliati. Questa comunità era contraddistinta dalla sua natura eterogenea – infatti, coabitavano assieme laici, religiosi, donne e uomini ‒ nonché dai proventi del lavoro che li rendevano autonomi. Anche se non ci sono testimonianze che documentino la vita quotidiana all’interno del monastero, è probabile che la comunità si dedicasse alla produzione e alla commercializzazione della lana tanto fiorente da accrescere la diffusione dell’ordine, fino al suo declino nel XV secolo.
Piazza di San Pietro in Gessate
https://www.santiprofeti.it/la-chiesa-di-san-pietro-in-gessate/
BASILICA DI SANT’EUSTORGIO
Se ci si sposta dal centro storico e ci si dirige verso la Piazza di Sant’Eustorgio arriveremo alla sua omonima e grande Basilica, una delle più belle e importanti chiese da visitare a Milano. La fondazione della grande chiesa prende il nome dal vescovo di Milano, Eustorgio I, e sorge su un vecchio cimitero che, come la storia narra, coincideva con il luogo in cui l’apostolo Barnaba avesse battezzato i primi cristiani. I resti della prima chiesa di epoca paleocristiana è possibile vederli sotto l’abside, con tanto di trasformazioni avvenute in età romanica. Diversi furono gli interventi apportati alla struttura nel corso degli anni, e soprattutto intorno al XIII secolo che trasformarono radicalmente lo spazio preesistente con l’aggiunta del transetto, del pulpito, del campanile e delle cappelle. Nel Quattrocento, invece, venne promossa la costruzione del refettorio e del chiostro grande e in questo stesso periodo diverse famiglie nobiliari influenti commissionavano monumenti funebri, che poi venivano arbitrariamente scomposti e rimodulati. Tra il XVI e il XVII secolo diverse maestranze lombarde iniziarono ad operare all’interno della basilica, e stiamo parlando di artisti importanti come Daniele Crespi, Giovanni Mauro della Rovere, detto il Fiammenghino, e Federico Bianchi. Il patrimonio pittorico venne arricchito grazie al lascito di un cospicuo numero di opere su tela di Giovanni Battista Marone.
Piazza Sant’Eustorgio
http://www.santeustorgio.it/storia_della_basilica.html
BASILICA DI SANTO STEFANO MAGGIORE
Un’altra chiesa degna di nota e da non perdere a Milano è la Basilica di Santo Stefano Maggiore che domina la sua omonima piazza. C’è da dire che, in un primo momento, la Basilica fu dedicata al profeta San Zaccaria e, solo nel X secolo, fu ribattezzata col nome di Santo Stefano. Nel corso degli anni ha subito diverse trasformazioni, tra interventi di restauro e ampliamenti. La basilica conosciuta anche come Santo Stefano in Brolo –riprendendo il nome storico dell’area sulla quale sorge – o Santo Stefano alla Porta – riferendosi alla “pusterla” non più esistente- racchiude al suo interno diverse opere imperdibili, come il Noli me tangere di Fede Galizia del primo ‘600 e la Trasfigurazione di Giuliano Cesare Procaccini. Inoltre, ad aumentare l’eco della storica basilica meneghina c’è il battesimo del celebre pittore Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, avvenuto nel 1571. Nonché per l’assassinio del Duca di Milano, Galeazzo Maria Sforza, nel 1476.
Piazza Santo Stefano
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati