Su Sky Arte: il documentario ispirato all’Italia del clubbing
I luoghi cult della scena clubbing italiana sono protagonisti del documentario “Disco Ruin”, in onda su Sky Arte domenica 24 aprile
“Questa storia parte dagli albori, dalle balere, dai night degli anni ’60, dalle prime discoteche degli anni ’70, per poi focalizzarsi sugli anni ’80 e i ’90. Nessun altro luogo riesce meglio a concentrare più arti insieme: le discoteche calamitavano e lanciavano tutte le nuove tendenze. Tra le mura di ogni discoteca storica c’è un mondo da raccontare. Una parabola che attraversa il costume e la vita delle generazioni che si sono succedute sulle piste”. Con queste parole, affidate alle note di regia, Lisa Bosi e Francesca Zerbetti hanno raccontato la genesi e lo sviluppo di Disco Ruin, il film documentario da loro scritto e diretto in onda su Sky Arte domenica 24 aprile.
Con la partecipazione di testimoni a vario titolo dell’Italia del clubbing, appartenenti a più generazioni e con formazioni eterogenee – fra loro Albertino, Claudio Coccoluto, Ralf, Ugo La Pietra, Lele Sacchi, Pierfrancesco Pacoda e molti altri ancora –, l’opera ricostruisce quattro decenni di storia del Paese, intrecciando musica, arte, moda, società.
Ripercorrendo l’ascesa e il declino di luoghi cult come il Piper, il Cocoricò, il Tenax, il film disegna un peculiare ritratto della storia nazionale, puntando i riflettori su “luoghi magici e di perdizione, di alienazione, in cui attraverso liturgie di gruppo si animavano e celebravano riti collettivi quasi tribali risvegliando istinti primordiali: la danza, la musica, l’incontro tra i sessi”, come sottolineato da Bosi e Zerbetti.
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